Elena Fabbri a Radio Vulcano

“Note di Sport” ha ospitato il 12 novembre Elena Fabbri, playmaker della Rainbow Catania. In attesa della prima parte dell’intervista, pubblichiamo la seconda.

Emanuele Urz: Abbiamo riso tanto a microfoni spenti grazie alla simpatia trascinante, coinvolgente di Elena Fabbri che alla faccia della timidezza! Si era presentata cos, timidina

Elena Fabbri: Non vero!

Emanuele Urz: Ci ha raccontato un sacco di storielle e ci ha fatto veramente divertire Io direi che merita di essere riportata la storia della tua comparsata in trasmissione televisiva in quel di Rimini in occasione del carnevale. Vorrei che lo riraccontassi cos ci sciogliamo ancora di pi.

Elena Fabbri: A me non piace n parlare ai microfoni n tanto meno trovarmi davanti ad una telecamera, per per sdrammatizzare il tutto era il giorno di carnevale e mi sono presentata in trasmissione vestita da angelo con queste ali tutte pelose, bianche, pennute e lui s messo talmente a ridere che mi ha detto: Va bene, fai la trasmissione vestita cos! E quindi abbiamo riso su questa cosa qua. Certo, lho raccontata in toni un pochettino pi scherzosi che ci hanno fatto ridere!

Emanuele Urz: Ho in testa limmagine dellangelo

Elena Fabbri: Avevo anche laureola! tutto un dire!

Emanuele Urz: Con quali compagne della squadra hai stretto di pi? Immagino ci sia un bel gruppo, ma nel processo di integrazione nella squadra chi ti ha aiutato in modo particolare?

Elena Fabbri: Tutte sono molto legate a me. Loro appena mi hanno visto, quando sono venuta qua a Catania il presidente Ferlito non voleva assolutamente far sapere che venivo qua a giocare e quindi sono stata la sorpresa dellallenamento il giorno che sono arrivata. Quando mi hanno visto, gi mi avevano visto a Priolo, subito hanno detto: Viene dallA1, dobbiamo essere serie Invece io sono peggio di loro! E quindi mi piace molto scherzare, ridere, e subito c stata la chimica. Anche quando ritorno a Siracusa, perch ho la casa a Siracusa e nel fine settimana torno a casa mia, anche se sono della Romagna, quando ritorno a casa mi arrivano tutti i messaggi delle mie compagne con i buonanotte e i buongiorno. Questo il mio risveglio e il mio andare a letto.

Emanuele Urz: Roberto, conosciamo meglio la Rainbow nella figura dei tecnici e lorganico in generale.

Roberto Quartarone: Intanto possiamo dire che da poco la Rainbow ha cambiato allenatrice: prima avevamo Gabriella Di Piazza, ora c Pino Proietto. Ne approfitto per chiedere ad Elena Fabbri se ha notato una differenza e cosa ne pensa delluna e dellaltro.

Elena Fabbri: Questa domanda veramente tosta. Io sono una giocatrice, ho sempre pensato che alla fine in campo ci sono i giocatori, non gli allenatori. Non posso assolutamente dire, come ho sempre detto, posso avere allenatori bravi posso avere allenatori che non funzionano, per alla fine in campo ci sono io. ovvio che quando succedono queste cose, se arrivano cambiamenti nella squadra, giocatori, allenatori, c chi va c chi viene, lunica cosa che posso dire che mi trovavo molto bene con Di Piazza e mi trovo molto bene con Pino, quindi per me tranquilla la cosa, si pu fare. Sono tranquilla, non devo dire niente!

Roberto Quartarone: Abbiamo parlato a microfoni spenti di un piccolo problema che hai: gli infortuni! Potresti raccontarci qualcosa a proposito di questargomento?

Elena Fabbri: Gioco con la mia sfiga! Negli sport di squadra che ti mettono a scontrarti con altri giocatori ovvio che si finisce sempre con un infortunio, ci sono. Ne ho avuti tanti, quando me lo chiedono dico sempre: Si sieda, che cos facciamo passare il tempo per fare una chiacchierata molto molto lunga! Ne ho avuti tanti, per non mi hanno mai fermato e per il mio modo di essere quando mi succede un infortunio lo prendo sempre in modo molto positivo, perch ci stanno, non giocherei la pallacanestro.

Roberto Quartarone: Il pubblico? Cosa ne pensi di qua a Catania?

Elena Fabbri: Allora, diciamo in Sicilia, ho visto diverse partite, sia maschili che femminili, cos come di pallavolo, pallacanestro, qualsiasi sport, li ho visti tutti. C differenza. Come parlavamo prima delle grandi piazze come Faenza, che una nota societ sportiva con storia, l ho visto il pubblico veramente. Per lanno che ho giocato a Faenza, incontrare squadre tipo Como che stata campione dItalia e dEuropa e trovare poco pubblico Il problema che qua in Sicilia molto seguito lo sport, e ci sono dei campioni. A Catania in qualsiasi sport c sempre un campione, come nellatletica. Da noi pi difficile. Tranne le piazze vecchie, Faenza una delle poche piazze dove c ancora tanto pubblico.

Roberto Quartarone: Abbiamo parlato di Serie A1, di squadre che hanno vinto in Italia e in Europa. Lavversaria pi forte?

Elena Fabbri: Susanna Bonfiglio! la mia preferita!

Roberto Quartarone: Raccontiamo qualcosa di Susanna Bonfiglio: una giocatrice di Priolo che ha giocato tantissimi anni, da almeno quindici anni capitano della squadra, e ha giocato anche a Catania agli inizi degli anni novanta.

Elena Fabbri: Per una volta posso dire che abbiamo una cosa in comune: Gabriella Di Piazza, i primi passi di Susanna li ha fatti qui nella pallacanestro siciliana. Io con Susanna, sarebbe da scriverne un libro! Adesso sta tornando da un infortunio molto particolare, un infortunio che diciamo che non doveva pi giocare a pallacanestro invece la vediamo in campo. Fino a luned scorso lho vista in campo a Priolo. Non ce n! Di Susanna una su un milione! Ancora un’altra non l’hanno inventata. Per me, come giocatrice non ce n’ a livello italiano forte quanto lei.

[…]

Emanuele Urz: La nostra Elena Fabbri ha un piccolo sogno nel cassetto: quello di poter andare a vedere Catania-Juventus magari in un giorno in cui la sua squadra, la Rainbow, non impegnata in campionato. Quindi lei di Cervia che tifa per la Juventus… Ce la devi spiegare!

Elena Fabbri: Io sono tifosissima, del calcio, di qualsiasi sport. La Juve da quando ero piccolina che la seguo, sempre in televisione, sono finita una volta con uno striscione in curva… Un ragazzo di Cervia era innamorato di me e mi aveva fatto uno striscione gigante, per tutta la curva… E c’era scritto: “Pollon” con la sua faccia accanto “Sposami!” Perch tutti a casa mia mi chiamano Pollon, come il cartone animato, Pollon combinaguai…! E insomma sono finita nei quarti di Champions, penso. Avr l’occasione di andare, sempre se il tempo delle partite ce lo permette.

Emanuele Urz: Non stiamo evitando la domanda: il giocatore preferito del basket catanese e della pallacanestro nazionale.

Elena Fabbri: Ho seguito poco la pallacanestro catanese, sempre per il fatto che le nostre partite coincidono con quelle del basket catanese. Penso che sia una bellissima squadra, ci incontriamo sempre il marted e il gioved in palestra per fare pesi, un pochettino si parla, i risultati, come va. Come nomi ci sono ottimi giocatori e come i giornali ci fanno notare penso che Trevisan uno dei giocatori di spicco.

Emanuele Urz: E a livello nazionale?

Elena Fabbri: Danilo Gallinari.

Emanuele Urz: Che ha spiccato il volo per la NBA.

Elena Fabbri: un giocatore interessante. Quand’ero a Cervia allenavo squadre di bambini, quindi sono sempre stata nella pallacanestro anche come allenatrice e adoro questo fatto che si rinnova e penso che un giocatore come Gallinari ha dimostrato di essere molto forte. E poi giovane, quindi ci si pu aspettare molto da lui.

Emanuele Urz: La terrei per tutta la trasmissione!

[…]

Roberto Quartarone: Qual il tuo obiettivo personale per questa stagione? Sappiamo l’obiettivo della squadra che la Serie A2, ma Elena Fabbri cosa vuole?

Elena Fabbri: Crescere con questa squadra, io se sono venuta qua voglio un pochettino migliorare, anche se ho 33 anni non li sento, io mi sento molto giovane. Vorrei far crescere questa squadra come mentalit, questo contraddistingue le squadre che vogliono fare il salto di qualit. A me piacerebbe. Dopo la squadra stata messa per vincere il campionato, io sono qua perch voglio vincere il campionato e come ho detto non sar uno scudetto ma per me sempre un successo. ovvio che abbiamo avuto dei piccoli incidenti di percorso, per sono una persona molto tranquilla e alla fine il tempo aiuter a migliorare le cose.

Emanuele Urz: Fino a che et vuoi giocare? Visto che insisti sempre su questi trentatr! Fra dieci anni in campo?

Elena Fabbri: S, s, s! Fisico permettendo!

[…]

Emanuele Urz: Un saluto finale, per dieci secondi ti lascio il microfono.

Elena Fabbri: Ringrazio tutti, c’ bisogno di tifo al Cus! […] Buonasera a tutti e grazie!

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