C2: Gad Etna-Atmosphere 63-75

Gad senza sei uomini fondamentali… Ottavio Spina, 8 punti all’esordio… Saccà e Testa fanno quello che possono… Fuori Cavarra, Messina vince da tre punti…

Gad Etna-Atmosphere 63-75
Leonardo da Vinci di Catania, 23 gennaio, 17:30

Gad Etna Catania: Pennisi © ne, Borzì 6, Saccà 11, Testa 13, Licandro 9, Pardo 3, Stimolo 6, Panebianco ne, Agrifoglio, Spina 8, Petrone, Cavalli 7. All.: Guadalupi.
Atmosphere Milazzo Messina: Pati 11, Tramaglino, Cammaroto 9, Donia 6, Clemente 16, Saccà M. © 6, Lotti 5, Magno 2, Cavarra 2, Saccà F., Trimarchi, Calderazzo 17. All.: Zanghì.
Arbitri: Costa e Massari di Ragusa.
Progressivo: 22-15, 15-19; 16-22, 10-19.

testa

CONCENTRATO. Gianluca Testa, 23 anni, è stato il topscorer del Gad Etna, qui in una foto d’archivio [Basket Catanese].

Quando ti trovi fuori per i motivi più disparati almeno sei uomini fondamentali (a memoria Anselmi, Pennisi, Mauceri, Caltabiano, Santonocito, Livera…), c’è ben poco da fare. I ragazzi che si sono ritrovati a portare la croce del Gad Etna sono pieni di potenzialità e buona volontà, ma poco altro. L’ultimo arrivato è Ottavio Spina, lo scorso anno 15,3 punti di media con il CUS e reduce da sei mesi d’inattività. L’esperienza si vede, ma si vede anche che deve rientrare in ritmo partita e allenarsi un po’ al tiro. Gli altri fanno quello che possono, con il terzo dei Saccà che ci mette la velocità e qualche buon tiro e Testa che gioca concentrato e preciso sotto canestro.

Gli altri sono da rimandare. Tengono tutti bene il campo per 25’, sempre avanti di poco ma tenendo bene a bada le iniziative dei messinesi. Sembra mettersi tutto in discesa quando Francesco Cavarra, proveniente dall’Amatori (6 partite e appena 3’ di media in C Dil.), si fa buttare fuori per aver risposto malissimo ad un arbitro che gli aveva appena dato un tecnico. E invece al modesto Basket School riescono tre tiri dai 6,25 che portano al primo sorpasso inatteso. Clemente da lontano e Calderazzo sotto canestro si prendono tutti gli spazi che servono, aiutati da una difesa latitante, e per il Gad è il buio, oltre che il concreto rischio di trovarsi invischiato nella lotta per non retrocedere.

Roberto Quartarone

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