White man can jump

Basket, la giornata dei rimbalzisti vincenti: Agosta a quota 14 (più 30 punti) con Siracusa, Gambolati uno in più e tutti i canestri decisivi con Catania. E Barcellona le prende a Trapani dalla sporca mezza dozzina

Il bello e il brutto del basket siciliano nell’ultima giornata di campionato.

AGOSTA (Siracusa, B dilettanti) – Ancora un canestro e fregava Corvino. Solo 30 punti contro i 31 del suo mostruoso playmaker, ma un leggendario 46 di valutazione che ricava con i 14 rimbalzi (7 in attacco e 7 in difesa, manco fosse Duncan) e i 10 falli subiti. Per Martina Franca è davvero troppo.
GAMBOLATI (Catania, B dilettanti) – Risolve problemi come Wolf di Pulp fiction, ma a settimane alternate e con una chiara propensione casalinga. A dargli del sesto uomo si potrebbe offendere, se non ci fosse gente come Ginobili che parte dalla panca. Il Gambo entra dopo l’infortunio di Trevisan e il cazziatone di coach Borzì, quando potrebbe scattare il panico, e non esce più: nella sua ubiquità ne segna 19, imbavaglia André e Ancellotti (non proprio Cip e Ciop) ma soprattutto arraffa rimbalzi direttamente dal ferro (15 totali) come fosse un piatto a tavola. Pozzuoli si vede rimontare dal 10-17 e non ci capisce più granché.
CIROV (Priolo, A1 femminile) – La telegenia di Priolo è comprovata. Meglio delle veline, le ragazze di Santino Coppa quando c’è la partita in tv su Raisat non ne sbagliano una. Como non è esattamente Fort Apache come un tempo, ma dopo un fragoroso 19-37 la partita a un certo punto si stava complicando maledettamente: Tanja le rimette il guinzaglio (i 23 punti sono la seconda prestazione di giornata in A1) con la complicità di Haynie (15) e Pascalau (13).

BUCCI (Barcellona, A dilettanti) – E’ esagerato addossargli la sconfitta a Trapani solo perché sbaglia il tiro del pareggio, ma lo prendiamo in rappresentanza di una squadra probabilmente troppo sicura di sé. Sempre a rincorrere, Barcellona si fa fregare come fosse l’omonima spagnola nella bolgia di Belgrado, dove i super blaugrana hanno perso l’imbattibilità in Eurolega contro il piccolo Partizan. Quella sporca mezza dozzina di Benedetto (“Abbiamo giocato in sei, ma sono stati tutti perfetti”) adesso è lì a mezza dozzina di punti dai conterranei in cima alla classifica.

Emanuele Grosso