C2: Giarre-San Luigi 70-64

La previsione di Massimo… Messina, Vetrano e Prudente in difficoltà… Giarre: grande prova corale… Le triple di Torrisi… La rimonta… Messina alla Sakuragi…

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Giarre-San Luigi 70-64
PalaJungo di Giarre, 20 febbraio, 19:00

Basket Giarre: Antronaco 15, Catalano 14, Castorina ne, Ciaurella 3, Torrisi 10, An. Spadaro ©, Marzo 13, Caminiti ne, Scudero 4, Cutuli 6, Barretto ne, Quattropani 5. All.: D’Angelo.
San Luigi Acireale: Mussini 16, Cantone 7, Molino ne, Prudente 6, Messina 10, Fichera ne, Mazzerbo 6, Riolo ne, Al. Spadaro 16, Guadalupi ne, Vetrano © 3, Privitera. All.: Nicolosi.
Arbitri: Alcoraci e Comito di Priolo Gargallo.
Parziali: 12-17, 13-13; 14-17, 31-17.

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RIMONTA. Mariano Torrisi ha segnato i punti della rimonta [Basket Catanese].

Massimo, primo tifoso del Giarre, lo diceva ad Alessandro Vigo, ex capitano del San Luigi: «Vinciamo noi al 90%!» Vigo se la ride, mentre il San Luigi continua a prendere quota. I biancazzurri non fanno nulla di trascendentale: chi di solito va in doppia cifra con facilità (Messina, Vetrano e Prudente) prende dei tiri forzati che immancabilmente sbaglia. Appaiono in forma il solito Mussini e l’ex di turno Alfio Spadaro che, come all’andata, ingaggia un duello con il fratello Antonio. Cantone e Mazzerbo ci sono e conducono gli acesi fino al +10 di metà secondo periodo. Giarre soffre, si muove molto bene in difesa, ma in attacco stenta a trovare l’equilibrio giusto e si permette il lusso di segnare 3 (tre!) punti tra il 5’ e il 15’.

La squadra di Carmelo Nicolosi può fare un solo boccone degli avversari. Ma la difesa giarrese obbliga gli avversari a tirare da fuori e con conclusioni forzate. Scudero guida molto bene i suoi compagni in attacco e l’ingresso di Alberto Marzo dà un’ulteriore spinta per giungere al 25-30. Il punteggio si mantiene basso nel terzo periodo, quando gli ottimi Antronaco e Mussini sotto canestro lottano all’ultimo sangue per rimbalzi e tiri. Un break di Cutuli riapre la rimonta giarrese fino al 34-36, ma alla fine sono i sanluigini ad aumentare il vantaggio fino al +9.

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PLAYvsPLAY. Renato Catalano, ex di turno, difende su Damiano Cantone [Basket Catanese].

Partita finita? Tutt’altro. Giarre pesca dalla panchina l’ex Basket Acireale Mariano Torrisi, che non s’è visto molto. La guardia si piazza nell’angolo destro, riceve e realizza due triple consecutive che valgono il 52-53; poi fa allargare la difesa e Catalano può subire un fallo che lo manda in lunetta per il 54-53. Mussini riaccende la luce degli ospiti, poi un contropiede frutta il 56-55 di Torrisi. Tocca a Quattropani aumentare il vantaggio fino al +5 (65-60 dall’ennesima superiorità numerica in attacco). Nicolosi chiama timeout, si dovrebbe iniziare a pressare un po’ più i portatori di palla. Privitera, il difensore per eccellenza, rimane in panca; i titolari dovrebbero risolvere la partita. Invece Giarre gioca le ultime azioni per 24” senza subir fallo o perdere palla e Marzo può anche tagliare la difesa e segnare il 68-61. A 7” dalla sirena, sul 68-63, c’è spazio anche per un’azione alla “Slam Dunk”: Ivan Messina è in lunetta, segna il primo libero, tira il secondo alla Sakuragi, diretto al ferro, recupera il rimbalzo e si fionda sul perimetro per tentare la tripla…che finisce però dietro al tabellone. E Massimo gioisce con metà degli spettatori.

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FESTA. Abbracci e baci tra i giarresi dopo la sirena; Giarre si conferma un’ammazza-grandi [Basket Catanese].

«Abbiamo fatto una buona partita in difesa – esulta Ignazio D’Angelo, allenatore del Giarre –. Torrisi, Scudero e Catalano si sono alternati su Messina e lo hanno annullato; su Mussini abbiamo difeso bene; Marzo è un giocatore d’altra categoria. In attacco è stata una gara discreta. Abbiamo lavorato bene in settimana e siamo riusciti a fare quello che volevamo. È comunque difficile trovare un protagonista, a risaltare è la prova corale, tutti hanno aiutato i compagni. Siamo stati bravi ad avere pazienza e a recuperare piano piano. E per la prima volta quest’anno ho sentito il pubblico a Giarre. Siamo alla seconda capolista battuta!»

Il San Luigi ha perso dopo solo una giornata la vetta solitaria ma, quel che è peggio, sembra aver perso la continuità in questo girone di ritorno. La volata a tre con la Mia e il Cocuzza potrebbe concludersi anche con le tre vedette a pari punti e l’ultimo scontro diretto (il 10 aprile, Mia-San Luigi) diventa fondamentale. Giarre è una squadra operaia dove tutti lavorano bene e al massimo delle possibilità. Il quinto posto è un obiettivo più che realistico e quando rientrerà Caminiti sarà una formazione ancora più competitiva.

Roberto Quartarone

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