Evangelisti sbanca il suo palazzo

Basket: primo turno di play off, la guardia trascina Trapani nel palasport che si chiama come lui. Barcellona con l’affanno, fallisce la sicilian connection Patti-Catania

Il bello e il brutto del basket siciliano nell’ultima giornata di campionato.

EVANGELISTI (Trapani, A dilettanti) – Perugia incautamente lo fa giocare in un palasport che si chiama come lui: il risultato è un ventottello con 9/15 al tiro, 4 rimbalzi, 3 assist e 7 falli subiti in 40′ filati. Sullo stesso parquet pochi giorni prima Trapani aveva perso in campionato, bruciando un terzo posto che poteva fare molto comodo: in gara uno del primo turno di play off non ci è cascata due volte, grazie anche ai 19 punti + 8 rimbalzi di Santarossa e all’8-17 del secondo quarto.
BUCCI (Barcellona, A dilettanti) – La ripetività delle sue prestazioni da mvp si nota di più in una partita tirata di play off. Sant’Antimo fa come quei cowboy che resistono un bel po’ di tempo prima di farsi disarcionare dal puledro incazzoso, poi Barcellona si agita così tanto che lo fa cadere. E nel 6-2 finale che schioda la parità (65-65) di gara uno, c’è lo zoccolo di Ryan.
LA DIFESA DI PATTI (B dilettanti) – “Noi ci mettiamo il campo, voi la vittoria”. Nella sicilian-connection che doveva portare Catania al quinto posto con la complicità di Patti, costretta a giocare al PalaArcidiacono per la squalifica del suo parquet, la squadra di Sidoti il suo ce lo mette. Come aveva fatto con Massafra a domicilio, rattrappisce l’attacco di Reggio Calabria fino a concederle la micragnosa quota di 57 punti (7 nel secondo quarto, 12 nel terzo). E ora, ufficializzato il quarto posto a suon di partitoni difensivi, aspetta Martina Franca nel primo turno di play off.

LA PANCHINA DI CATANIA (B dilettanti) – Chi non rispetta i Patti è la Virauto, ma sarebbe stato troppo chiederle di sbancare Corato senza Trevisan e Confente (infortunio dell’ultimo secondo, il milionesimo della stagione catanese) e con una panchina che produce come sempre il minimo sindacale. Sbatacchiata nemmeno tanto di brutto (-9 alla fine), la banda Borzì si piazza sesta e nella post-season si accoppia proprio alla stessa Viola che voleva scippare.

Emanuele Grosso