U15 Eccellenza. Il Cus Catania sconfitto dalla Mia Messina

Basta il primo quarto alla Mia per costruire la vittoria contro il Cus… I catanesi ben figurano per i restanti 40″ di gioco, ma non riescono a colmare il margine di distanza dai locali

Mia Messina:Bartilotti 4, Cordaro, Casile 21, Calarco 3, Abate 3, Antonazzo ne, Postorino 2, Bellomo 29 e Inferrera 11.
All. Restanti

Cus Catania: Ferrara 8, Pennisi 5, Comis 5, Sigillo 4, Puleio 2, Cannizzo, Gambino 2, Persano 24 e Ronza 2.
All. Laudani – Malagò

Parziali: 28-15; 18-12; 14-11; 13-14

Nell’ultima giornata di calendario del campionato di under 15 d’eccellenza, si decide nel primo tempo il match del Palarussello tra la Mia ed il Cus. Con le posizioni di classifica ormai cristallizzate ai fini dei playoff, le squadre non avevamo molto da chiedere all’incontro odierno e sguardi, dunque, già rivolti alla fase finale ma con prospettive diametralmente opposte. I messinesi possono infatti nutrire più di una speranza per centrare almeno l’obiettivo dell’interzona, che li porterebbe alle finali nazionali. Per gli etnei, invece, il quarto di finale contro la Pallacanestro Bagheria sarà con tutta probabilità solo un modo per prolungare la stagione di altre due gare.
Premesse queste che autorizzavano ad ipotizzare un match a viso aperto, giocato nella massima tranquillità da entrambe le compagini. Affermazione vera solo per metà. La metà che riguarda i peloritani. Per gli ospiti, di contro, per quasi due quarti si è trattato di un incubo, che ha avuto termine solo a ridosso dell’intervallo lungo, quando ormai la Mia aveva scavato un solco difficilmente recuperabile.
Primo quarto che in avvio mostra squadre dal gioco speculare, impostato su penetrazioni e scarichi. Medesimo motivo tattico ma risultati ben diversi per i quintetti in campo. Senz’altro efficace quello guidato da coach Restanti, quasi per niente quello catanese, complice una percentuale al tiro del tutto insufficiente. Non meno evidenti le difficoltà degli ospiti in fase di contenimento. Dopo soli 3’ di gioco il Cus ha già speso il bonus di falli. Al quinto minuto, complice l’asfissiante e sistematica zone-press portata dalla Mia e quando il risultato cominciava ad assumere tutti i contorni di una disfatta (15-2), gli etnei sembrano riaversi e l’ingresso di Comis apporta maggiore velocità al loro attacco. Anche la difesa appare meglio registrata ma non riesce tuttavia ad arginare la netta ed efficace propensione dei locali al tiro da tre punti. A fine gara, oltre il 40% dei punti messinesi saranno frutto di tiri dalla lunga distanza, con Bellomo autore di ben sette delle dieci “bombe” messe a segno in totale. La seconda frazione non inverte la tendenza del match. Gli ospiti passano a zona ma la Mia continua pressare con successo il loro portatore di palla e a bombardare da oltre la linea dei tre punti. Nonostante la fiammata dei catanesi in chiusura di quarto, alla pausa lunga le squadre sono divise da 19 lunghezze.
Due buone penetrazioni del Cus aprono la terza frazione. Il match è ora decisamente più equilibrato, anche se i locali restano saldamente in vantaggio. La chiave del ritrovato equilibrio sembra potersi individuare nella zona mista adesso operata dagli etnei, che sacrificano un uomo sul cecchino Bellomo che, marcato ora da Comis ora da Ronza, negli ultimi due quarti metterà solo una tripla contro le sei della prima metà di gara. Grazie proprio all’ultima “bomba” di Bellomo la Mia si aggiudica il terzo parziale. L’ultimo periodo vede le squadre equivalersi nel gioco e nel punteggio. I locali mostrano di soffrire gli accorgimenti difensivi dei catanesi ma non per questo rinunciano ai loro schemi d’attacco. Circolazione di palla da un esterno all’altro e costante ricorso al blocco sono le contromisure adottate per finalizzare col tiro dalla lunga distanza, autentico marchio di fabbrica dei messinesi. Per i cusini sono ancora le penetrazioni ad incrementare lo score, soprattutto quando riescono a portarle in velocità, più che le azioni manovrate. L’ultimo parziale è così appannaggio dei catanesi che escono dal Palarussello a testa alta.
Autori di una vera e propria falsa partenza, gli etnei hanno impiegato ben due quarti per adeguarsi all’avversario, senza tuttavia riuscire a ricucire lo strappo creato. Per loro resta il rimpianto di aver adottato tardivamente efficaci contromisure che, prese prima, avrebbero forse dato ben altra impronta alla gara. La Mia è apparsa in buona forma ed ha avuto il merito di partire molto bene disorientando l’avversario. Questo e l’ottima vena dei suoi tiratori le hanno consentito di aggiudicarsi la sfida odierna. La formazione messinese non è tuttavia apparsa irresistibile, allorchè i catanesi hanno adottato gli opportuni anche se tardivi correttivi. Ai playoff l’ardua sentenza!

G. Ronza
Addetto Stampa Cus Catania