Il cammino delle catanesi nei play off. I verdetti delle semifinali

Esplode la gioia di Basket Club Paternò e Sport Club Gravina vittoriose in semifinale… Ufficialmente fuori dai giochi il super favorito Gad Etna… Il Presidente De Fino sulla futura finale del girone B “Vedo favorita la mia formazione”…

E’ stato un urlo di gioia la comune linea sottile che ha unito Basket Club Paternò e Sport Club Gravina al suono della sirena finale di gara 2 dei play off del girone B 2010/2011.
Paternò non ha deluso le aspettitive di chi lo aveva già immaginato determinato e cinico tra le mura casalinghe, al Gad Etna non è riuscito il difficile compito di rimandare al Pala Cus la serie, Gravina ha invece lasciato assolutamente a bocca aperta la decina di sostenitori che lo hanno accompagnato sino al Pala Melilli, portando a casa una partita che per tre dei suoi quarti è stata assolutamente in mano all’ Aretusa Group trascinato da Ivan Messina.
Ed invece sono state profetiche le parole di chi, proprio tra il pubblico catanese in trasferta, aveva prospettato un calo d’intensità dei padroni di casa al quarto quarto. Un vaticinio.

Giunge dunque al capo line l’annata del Gad Etna, squadra che dopo aver centrato un campionato praticamente perfetto ha steccato l’appuntamento più importante della stagione, infrangendosi contro la determinazione ed il cinismo di un Paternò sorprendentemente vincitore sia ai quarti che in semifinale.
Sospinto ancora una volta da un pubblico straordinario i padroni di casa hanno fatto un sol boccone degli ospiti per tre quarti, rischiando di farsi sfuggire, dopo averlo dominato, l’intero incontro durante gli ultimi dieci minuti, quando una super difesa della squadra di Marchesano ha costretto i paternesi ad un magro parziale di soli 6 punti.
Un risveglio tardivo quello ospite. Grande il sacrificio nel quarto quarto, ma la realtà parla di una sconfitta che ha riportato bruscamente alla realtà un roster dal grande potenziale come quello del presidente Motta.
I catanesi hanno dimostrato che si può peccare di troppo agonismo se dietro un attacco grintoso non si compensa con una difesa intensa.
Così come in gara 1, l’assenza della difesa si è trasformata in un vantaggio per gli avversari, certamente di grande esperienza, ma non così irresistibili se messi in difficoltà da quella caratteristica aggressività mostrata in questo settore dai gaddini.
La formazione di Marchesano ha risentito della cattiva giornata del pivot Scarpa, innervosito dalle marcature di Duscio e Grasso ed infine sostiuito da rientrante Marletta. Paternò non ha potuto apprezzare lo stesso Rao di gara 1, ma ha ugualmente potuto contare su Famà e ancora Grasso.
Tra le fila ospiti ultimo ad arrendersi è stato Roberto Saccà, autore di una nuova importante prestazione insieme a Massimiliano Porto, sugli scudi nell’ultimo quarto.
Bravi loro” conferma il dirigente Carmelo Carbone. ” Siamo stati troppo proiettati in attacco, dedicandoci troppo tardi alla difesa.
Se avessimo avuto a disposione anche 15″ secondi in più forse avremmo raccontato un’altra partita, ed il rammarico non è indifferente se guardiamo a quanto abbiamo costruito in questa stagione in cui siamo stati protagonisti“.
Affronterà dunque in semifinale Paternò un Gravina autore probabilmente della prestazione peggiore della stagione, ma comunque corsaro in gara 2 e vittorioso con il punteggio 59-58 sul Melilli di Gino Coppa.
Come già detto per tre dei quarto quarti la formazione di Minnella ha subito il gioco avverario, subito proiettato in attacco dopo la palla a due, con il primo della successione di canestri di Ivan Messina. Inibito da una zona 2-3 che ha neutralizzato praticamente ogni attacco ospite, lo Sport Club si è affacciato per la prima volta a canestro solo a 5.28″ con il tiro di Salvo Gulinello a sugellare il parziale di 9-2.
I padroni di casa non hanno ceduto un centimetro in campo. Distratto Gravina ha perso palla addirittura su rimessa da canestro subito, errore sfruttato da un rapace Mazzerbo che ha depositato il pallone in fondo alla retina.
17-7 il primo parziale di gioco.
Il secondo tempino si riapre sugli stessi accordi. Gravina non esce dal guscio, Melilli è reattivo ed aggressivo e beneficia anche di una buona dose di sfortuna al tiro della formazione in bianco-rosso. L’atmosfera diventa tesa; i contatti si fanno più duri, lo Sport Club imbastisce la prima buona azione, ma sono ancora troppi i secondi tiri concessi agli avversari.
Ad 1.49 dall’intervallo arriva il fallo tecnico ad Ivan Messina, reo d’aver beffardamente “dedicato” una delle sue marcature ai sostenitori gravinese. Davide Cavazza, sin’ora fermo in panchina, rilancia i suoi con una bel tiro dai 7,25 ma la frazione si chiude su un poco rassicurante 24-37.
Terzo quarto e qualcosa sembra cambiare. Le squadre paiono mentalmente più distese ed il gioco di Gravina acquista continuità. Con Sortino e Cavazza in regia i catanesi riescono nuovamente a farsi sotto. Passano tra le mani dei lunghi Vetrano e Ganci i palloni che riportano Gravina in partita, ma il punteggio dei penultimi 40″ vedono ancora Melilli sul +10 dopo l’antisportivo fischiato a Barbera.
All’apertura dell’ultima frazione Gravina non cala l’intensità. Stavolta sarà Melilli a concretizzar meno, mentre gli ospiti ritrovano finalmente una discreta percentuale al tiro. Vetrano, un pò minavagante in questa frazione, forza i propri attacchi avventurandosi sul fondo marcato da ben tre avversari, ma dove manca il lungo ex S. Luigi rimediano Ganci e Verzì.
A 5.53 la partita è ufficilamente riaperta. Verzì con un’inchiodata porta i suoi al -2. Santaera, con la tripla, ricaccia Gravina sul 53-58, ma Verzì non ci sta.
Sul tiro si va nuovamante al -2, ma sulla nuova schiacciata del lungo gravinese arriva il primo, unico ma determinante sorpasso nel match dello Sport Club a 20:59″ dalla fine. Melilli, con un attacco a disposione affida tutto nelle mani del sino ad allora cecchino Messina, ma il tiro è troppo corto. Gravina si proietta in attacco procurandosi due tiri liberi.
IL capitano Cavazza, uscito nuovamente dalla panca, fallisce entrambi i tentativi concessi ma è troppo tardi. 7″ secondi non bastano all’ Aretusa per superare la metà campo e provare il tiro; Gravina vince ed elimina un Melilli sfortunato.
E’ stata una partita difficile tatticamente” ha commentato a caldo il presidente dello Sport Club Natale De Fino. “Come squadra non amiamo attaccare la zona ed in partita ne abbiamo evidentemente risentito. Melilli ha dei giocatori di grande esperienza, ma sia noi che loro in campo ci siamo equivalsi.
Quella di oggi è stata ua vittoria molto importante, ed aver conquistato la finale è un obiettivo positivo che si aggiunge a quello del nostro settore giovanile U15 Eccellenza, che andrà a giocarsi tutto contro Bagheria.
Dopo il periodo di riposo ci aspetta l’inaspettata finale contro Paternò. Non nascondo di veder favorita la mia formazione
“.

Chiara Borzì