Lo Sport Club Gravina conquista la C Nazionale

Gara 3 è della formazione di Minnella.. I padroni di casa portano a casa la promozione dopo 40 minuti sofferti… Paternò, senza coach De Luca ed il pivot Duscio squalificati, si supera ancora ma non compie l’impresa…

Era l’appuntamento che Catania aspettava da un’intera stagione, lo spareggio per conoscere quale formazione avrebbe meritato un posto tra le grandi della C Dilettanti, nel momento in cui era un fatto chiaro che sarebbero stati due spicchi della stessa terra a contendersi il salto di categoria nella serie finale tra Sport Club Gravina e Basket Club Paternò.

Gara 3 è stata davvero un evento importante, ed oltre questo, una festa.
Festa in tribuna, con un pubblico che è giunto al Pala Arcidiacono anche con un’ora di anticipo per aggiudicarsi un posto a sedere; festa tra le tifoserie dove quella paternese ha letteralmente “divorato” quella di Gravina, sostenendo instancabilmente i propri “eroi” per 40 minuti; festa tra gli sportivissimi giocatori in campo che insieme si sono dati battaglia lealmente e senza mai risparmiarsi.
Un tripudio l’ingresso in campo delle due formazioni, ed adranalina a mille per chi come Sortino, Cavazza, Barbera, Ganci, Vetrano per lo Sport Club e Rao, Castiglione, Fiorito, Famà e Grasso per il Basket Club Paternò, hanno alzato il sipario sullo scontro decisivo di gara 3.

A tradire un pò l’emozione è inizialmente Gravina.
Al primo canestro di Lollo Vetrano reagisce subito Maurizio Grasso. Attacchi aggressivi, ma troppo larghe le maglie della difesa mista di Gravina e Castiglione gela così subito i sostenitori gravinesi con la prima tripla dell’incontro. 5-2 Paternò.
Break di Ganci con canestro ed una palla recuperata del pivot in forza alla formazione di Minnella, ma la prima linea difensiva dei padroni di casa fa ancora acqua ed è stavolta Grasso a punire con la tripla gli avversari.
Vetrano ci mette una pezza, ma Gravina persiste nel suo errore e concede nuovamente un altro tiro e conseguente canestro facile al preciso Maurizio Grasso, per il 6-12 di parziale.
In attacco i padroni di casa stentano e Minnella effettua la prima sostituzione, mandando in panca Cavazza per Gulinello.
Vetrano riporta i suoi al -2, ma è con la “magia” di Barbera che lo Sport Club torna in carregiata. E’ il 12-12.
A 5″ dalla fine bellissima stoppata di Grasso su Gulinello, che in volo letteralmente agguanta il tiro della guardia in maglia blu.
Ultimi minuti della prima frazione ricchi di falli.
Paternò ritrova il vantaggio con Lo Faro, 15-17, ma spedisce in lunetta La Mantia, Cavazza e concede un contropiede molto ben concretizzato ancora dal giovanissimo Giuliano.
Sulla sua realizzazione arriva il suono della prima sirena, 24-17 il primo parziale di gioco.

All’apertura del secondo quarto bastano due azioni ragionate al Paternò per riacciuffare i padroni di casa.
Castiglione porta i suoi sul 24-23, ma Gulinello reagisce e regala nuovamente vantaggio al Gravina.
La formazione di Minnella è però troppo precipitosa in attacco. Gulinello “sfonda” in attacco, Verzì stoppa sul capovolgimento di fronte e sulla nuova azione della sua squadra corregge in schiacchiata una tripla di La Mantia probabilmente già destinata al fondo della retina.
E’ 29-23 dei padroni di casa.
Paternò, in questa frazione è in difficoltà. Risente infatti della panchina corta la squadra di De Luca, costretta a destreggiarsi tra i primi falli in arrivo e l’impossibilità di affettuare un cambio di peso sotto la plance causa l’assenza di Duscio.
Castiglione tiene comunque in gioco i suoi e realizza, con spazio, il 29-25.
La metà del quarto è ancora un botta e risposta incessante tra le due formazioni, ma merita assolutamente una menzione la grandissima forza di volontà e la determinazionemesse in campo dai giovani più interessanti dello Sport Club Gravina, Gianluca Barbera e Giuliano La Mantia.
In collaborazione, i due, hanno collezionato buone occasioni al tiro, tempestivi recuperi difensivi ed in particolare Barbera, un gioco da 4 punti da un peso specifico davvero non indifferente.
Di fronte a tanta buona volontà Paternò ovviamente non ha ceduto. Recupera e passa nuovamente avanti la squadra ospite sul 33-34, ma è un vantaggio che durerà poco.
La seconda frazione si chiuderà infatti sul 42-34 per Gravina.

Al rientro dalla pausa lunga a far da protagonisti sono stati i fischi arbitrali. Frequenti le infrazioni di gioco secondo le intrerpretazioni dei due fischietti provenienti dalla Sicilia Occidentale, ed il gioco è risultato per questo molto spezzettato per abbondanti 3 minuti.
Rotti gli indugi, Paternò è tornato nuovamente in ballo con Tommaso Rao e l’efficace Fiorito, ma il risultato della terza frazione è ancora tutto dalla parte di Gravina grazie a Lorenzo Vetrano. Infallibile al tiro dalla media l’ex giocatore del S. Luigi e grazie a questo i padroni di casa arrivano al +10.
Il quarto di conclude con azione fotocopia di quella che ha consegnato la vittoria a Gravina in gara 1.
Ad 8 secondi dalla fine infatti, Cavazza, palla in mano, scarica alla sua sinistra per Gulinello che non esita un secondo e piazza la stessa tripla che ha fatto saltare panchina e pubblico al Pala Arcidiacono per l’1-0 d’apertura della serie finale.
62-50 con Paternò ancora costretto ad inseguire.

Arrivano gli ultimi, decisivi 10 minuti di gioco.

Di nuovo sul parquet, Gravina si affaccia in attacco con Giacomo Prudente, freddo ed efficace, per il 64-50.
Rao accorcia concretizzando una giocata da tre punti, 64-53. Ganci allunga ancora, recuperando palla in difesa ed andando a concludere in terzo tempo a  sinistra per il 66-53, ma Paternò sente ancora viva la speranza di poter recuperare l’incontro.

Gravina si carica di falli.
Arriva la quarta irregolarità di Vetrano. Grasso, servito da Castiglione, porta i suoi sul 66-58 a metà dell’incontro.
Fiorito segna il -6 Paternò, Castiglione accorcia sino al -3. Gulinello segna per il 69-63, ma con il fallo di Cavazza su Famà, la marcatura dalla lunetta dell’ex Hoyama segna il 69-64. Il capitano viene sostituito da La Mantia.
Fiorito diventa vera spina nel fianco della difesa di Gravina. Il giocatore del Paternò concretizza più del cinquanta percento dei tiri concessi anche a lui dalla lunetta e Gravina vede nero.
Sul 71-66 esce anche Gulinello per Barbera. Arriva il quarto fallo di Ganci e la prima palla persa di La Mantia che riprende la via della panchina sostituito nuovamente da Gulinello.
Un sin’ora silenzioso Dario Sortino mette una tripla che rianima Gravina.
Risponde però Famà per Paternò ed il 77-68 di parziale. Castiglione accorcia ancora sul 77-71.
Ancora Sortino da due e poi ancora Gulinello per l’81-71.
Paternò prova a giocarsi le ultime chance di recupero allungando la difesa. Viene fischiato il quinto fallo ad Enrico Famà, che con la mano si batte il petto, saluta e ringrazia i tifosi che hanno accompagnato la sua uscita dal parquet con un’ovazione.
Su gara 3 scorrono infine i titoli di coda.
Il pubblico di Gravina invoca giustamente l’ingresso in campo del capitano e bandiera della squadra Davide Cavazza, ma il coach non risponde alla richiesta dei tifosi.
In campo, Sortino è spedito più volte in lunetta da Paternò, sino a segnare l’ 83-73 che infine risulterà essere il punteggio che consegnerà alla storia la conclusione di questa stupefacente serie finale tra Sport Club Gravina e Basket Club Paternò, ed allo stesso Gravina la promozione in C Nazionale.

Nella pallacanestro si sà, non si pareggia.
Al suono della sirena il match consegna sempre un vincitore ed un vinto, ma in fondo, come ha afferamato coach De Luca nel suo commento dopo gara 2, Paternò è anch’essa moralmente promossa ad una serie superiore.
Il sorriso dei giocatori di uno Sport Club Gravina, quello del presidente Natale De Fino, che quest’anno ha vissuto una stagione ricca di successi anche a livello giovanile, potrà avere certamente lo stesso sapore dei sorrisi coraggiosamente concessi dai giocatori del Basket Club Paternò, che al di la del dispiacere della sconfitta saranno certamente consapevoli d’aver fatto un piccolo miracolo, superando ogni aspettativa e superando anche lo scoglio di un forse troppo severo giudice sportivo.
Fatto per cui quest’anno, la serie tutta rosso azzurra dei play off del girone B di C regionale, ha una sola promossa..ma due squadre moralmente vincitrici.

Chiara Borzì