Parola a Foti, Minnella e Del Vecchio

Il punto della situazione in DNC visto dai tre allenatori delle squadre etnee…

Le tre truppe etnee di Divisione Nazionale C riprenderanno oggi il loro cammino: c’è l’ultima giornata d’andata da disputare, ovvero San Filippo-Acireale, Gravina-Messina e Canicattì-Paternò. Tutte e tre gli incontri sono fissati per le 20:30 e propongono tre copioni diversi fra loro. Acireale punterà a superare una formazione giovane e sorprendente come il Cocuzza per continuare l’inseguimento a Trapani, Gravina dovrà tener duro contro la solida quarta forza del torneo, Paternò potrà giocarsi la gara contro una parigrado e tentare d’allontanarsi dalla zona play-out. 

«Sarà una trasferta molto difficile – esordisce Peppe Foti, allenatore dell’Acireale –. Loro hanno fatto faticare anche Trapani. Sono una squadra molto aggressiva e quindi dovremo stare attenti a portare avanti il nostro piano partita e non farci coinvolgere in una partita da corri e tira e, invece, fare valere il nostro vantaggio sotto i tabelloni». «Giochiamo con la squadra più in forma del campionato – elogia Carmelo Minnella, allenatore degli etnei –, allenata alla grande da Francesco Anselmo. Ci vorranno cuore e intensità, soprattutto in difesa, per provare a vincere. Ci siamo allenati bene e contiamo di ripartire bene dopo le feste».

È ora di tracciare un primo bilancio, anche per capire come proseguirà il cammino delle etnee nel girone di ritorno. Acireale finora sta mantenendo le promesse: doveva essere l’avversaria più credibile ai trapanesi ed è così, malgrado le due sconfitte impreviste contro Jolly e Paternò. È positivo anche il bilancio di Gravina e Paternò: puntavano alla salvezza e sono nel maxigruppo che ha lo stesso obiettivo; la squadra di Minnella ha perso qualche scontro diretto di troppo, al contrario di quella di Del Vecchio, ma entrambe possono ancora crescere.

«Veniamo da un periodo molto positivo sia di risultati che di gioco – sono le parole di Foti –. Siamo molto più cinici della prima parte di campionato e stiamo cominciando a capire che dobbiamo aggredire subito qualunque avversario, in particolar modo in difesa». E questa attitudine differente si nota anche negli ultimi risultati, leggendo i parziali più omogenei rispetto ad altre partite precedenti. «Provando a fare un bilancio di metà stagione – prosegue Foti –, direi che non ci possiamo lamentare. Magari, due punti in più avrebbero fatto comodo! Le due sconfitte a Paternò e Reggio sono comunque servite, perché poi a Trapani abbiamo giocato una signora partita per 40 minuti, cosa che non ha fatto nessuna altra squadra». Per il prosieguo, molto farà la quantità del roster. «A parte Trapani, siamo noi la squadra più attrezzata a coprire eventuali infortuni. Avere nove giocatori che stanno in campo almeno 19 minuti di media dovrebbe farci arrivare ai momenti decisivi senza avere le gambe troppo pesanti».

Sono differenti le necessità di Gravina. Bisogna trovare il proprio equilibrio malgrado qualche infortunio di troppo e vincere gli scontri diretti. «Il mese di gennaio ci dirà che tipo di campionato faremo – spiega Minnella –: finora abbiamo sofferto e perso con le squadre che si trovano nella stessa posizione di classifica e vinto con quelle che sono in zona play-off. Il confine tra il paradiso (i play-off) e l’inferno è sottile, dipende da noi, cambiare mentalità e ritmo, per decidere da che parte stare. L’infortunio di Gabriele Vitale ci ha rotto degli equilibri che avevamo trovato (anche se Simone Spina, sedicenne, lo ha sostituito alla grande) e anche l’infortunio di Gigi Russo è stata un’assenza importante (ci è mancato per un mese!). Ci aspettano sedici finali, non vediamo l’ora di andare in campo e vivere le emozioni di questo splendido campionato».

«Il bilancio, ad oggi , è estremamente positivo per diversi fattori – esordisce Mike Del Vecchio –. Intanto la crescita tecnico-tattica in molti di noi è evidente ma abbiamo lavorato senza sosta per ottenere miglioramenti significativi. La mentalità, per quanto migliorata anch’essa, è l’aspetto in cui siamo ancora in ritardo, infatti non riusciamo a proporre la stessa concentrazione ed intensità ad ogni appuntamento agonistico». E questo è un grande successo per una squadra formata in maggioranza da esordienti in DNC. «Poi, abbiamo raccolto 10 punti in classifica – prosegue Del Vecchio – difficilmente pronosticabili ad inizio anno. Sì, potevamo averne anche sei in più (per come sono andate alcune contese) ma anche nessuno e quindi il bicchiere  è senza dubbio mezzo pieno. Sappiamo sin da subito che per riuscire a salvare la categoria avremmo dovuto lottare fino all’ultimo istante, contro tutti i team, lavorando ogni singolo allenamento per migliorare noi stessi. I ragazzi non hanno mai mollato il lavoro quotidiano e dopo cinque mesi sono ancora lì ad allenarsi duramente come il primo giorno, dimostrando di avere la consapevolezza di doversi sacrificare molto per conquistare una salvezza che avrebbe del sensazionale qualora riuscissimo ad ottenerla». Il compito per i paternesi sarà duro perché non ci saranno rinforzi, mentre altre concorrenti hanno potuto ritoccare l’organico. «Unica nota negativa è rappresentata dal girone di ritorno che sarà, per noi, ancora più difficile in quanto tutte le squadre hanno migliorato sensibilmente i loro roster mentre noi non abbiamo potuto nemmeno chiuderlo con quell’elemento che, già in estate, ci sarebbe tornato necessario. La società ha provato a reperire i fondi necessari ma è finita con un nulla di fatto. Continuiamo a credere nel lavoro di miglioramento costante -conclude Del Vecchio – augurandoci che sia sufficiente per la permanenza in DNC!»

R.B.C.