Belpasso dà via libera alla capolista Gela

Il divario poteva essere minore… Gara spigolosa… I fratelli Cavallo fanno la differenza… Ambrosio e Famoso costruiscono, ma il ferro respinge le conclusioni…

Belpasso-Gela 46-61
Parziali: 8-12, 20-31 (12-19); 31-46 (11-15), 46-61 (15-15).
Azzurra Onlus Belpasso: Urzì, Cavalli 8, Grasso 2, Famoso 9, Fede, Castro © 7, Ambrosio 13, Sorbello, Mangano, Russo 2, Pappalardo 5, Asero. All.: Lo Faro.
Azzurra 2000 Gela: Emma, Lo Chiano 2, Vella, F. Cavallo 18, S. Cavallo 19, Cacici ne, Nicastro 8, Lo Iacono, La Cognata © 3, Moricca, Burgio 9, Cosimo 2.
Arbitri: Filesi e Spadaro.

L’Azzurra 2000 torna capolista da sola: mentre la Savio Ragusa perdeva ad Acireale, i gelesi di Omar La Cognata violavano il campo di Belpasso al termine di una gara spigolosa e tutt’altro che spettacolare. Il derby delle azzurre è una gara tirata e ricca di falli, in cui gli errori al tiro dei padroni di casa impediscono di ridurre un divario che, se sul piano tecnico è evidente, per ciò che si è visto in campo sarebbe potuto essere minore.

Entrambe le squadre iniziano al rallentatore, non trovando le misure del gioco e tentando di studiarsi a vicenda. Francesco Cavallo rompe l’equilibrio con otto punti nei primi dieci minuti, poi sul finire del tempo il fratello Silvio porta il vantaggio sul +4. Nel secondo quarto è quest’ultimo a fare la differenza: segna da due e da tre, ma soprattutto va spesso e volentieri in lunetta, aumentando il vantaggio. Belpasso risponde giocando di squadra, anche Pappalardo va spesso in lunetta, ma mancano le conclusioni.

Inizia con un certo ritmo il terzo periodo, ma con il passare dei minuti la gara si fa più dura e meno spettacolare. La differenza la fanno sempre i lunghi ospiti (i due Cavallo e Burgio), ma Ambrosio e Famoso costruiscono molto, facendosi respingere troppo spesso le conclusioni dal ferro. Meritatamente, Gela controlla e vince di 15 nel finale, ma nessuno dei due coach sembra particolarmente soddisfatto.

Belpasso rimane quindi solo al penultimo posto, ma non ha sfigurato al cospetto di un Gela che ora dovrà consolidare la vetta per poter arrivare ai play-off nella posizione privilegiata.

Roberto Quartarone