Al termine di una finale vera, Trapani va in DNB
La Venosan Acireale ci crede, ma si ferma sul -7

Ottima prova dell’Acireale, che parte bene… Il break di 11-0… Il ribaltone propiziato da Matías Degregori… L’ultimo tentativo dei fratelli Marzo… Una festa nel finale…


Acireale-Trapani 59-66
Parziali: 13-18; 33-30 (20-12); 42-50 (9-20), 59-66 (17-16).
Venosan Acireale: Marzo P. 8 (3/5, 0/1), Leoncavallo 3 (1/7), Selmi 8 (2/4, 1/5), Doati 2 (1/2, 0/4), Di Dio 5 (1/4), Naso 13 (4/10, 0/2), Paolantonio 7, Marzo A. 9 (3/4, 1/3), Vazzana 4 (2/3, 0/1), Arcidiacono. All. Foti.
Lighthouse Trapani: Virgilio 3 (0/2, 1/5), Svoboda 18 (5/8, 2/8), Imsandt 8 (3/5, 0/2), Meschino 4 (2/4, 0/1), Di Gioia 4 (2/3), Livera 8 (3/5), Costantino 5 (1/5, 1/5), Mollura, Degregori 16 (7/9), Gentile ne. All. Priulla.
Arbitri: Alessandro Guidi di Reggio Emilia e Davide Ciregna di Piacenza.
Note: spettatori 500 circa, di cui 200 da arrivati da Trapani. Tiri liberi Acireale 12/16, Trapani 8/13. Tiri da due punti: Acireale 19/44, Trapani 23/41. Tiri da tre punti: Acireale 3/17, Trapani 4/21.

Alberto Marzo

Lontano da casa ma con il pubblico al fianco, la Pallacanestro Trapani ha conquistato sul campo la promozione in Divisione Nazionale B al termine della partita più difficile della stagione, combattuta fino all’ultimo, di fronte all’avversaria per eccellenza di quest’anno, quel Basket Acireale che a lungo ha creduto di poter concludere la propria stagione a gara-3, ma si è dovuta arrendere con cavalleria nel finale.

Ritmi alti e difese concentrate nei primi minuti, va avanti Acireale con Leoncavallo e Doati, ma Matías Degregori sveglia i suoi e Meschino e Di Gioia confezionano il sorpasso. Si gioca punto a punto, con i trapanesi che acquistano via via fiducia e vanno avanti fino al 10-16. Acireale si riprende, nel secondo periodo mette in campo una difesa a uomo che confonde gli attacchi avversari. La rimonta parte dall’asse Pietro Marzo-Davide Naso, ma si ferma sul 17-18. Degregori rallenta il ritmo, Ariel Svoboda ristabilisce le distanze. Quando Livera si mangia un assist della guardia argentina, Alberto Marzo e Gianluca Selmi si riavvicinano. La superba schiacciata di Paolantonio, dopo una palla rubata, infiamma il PalaVolcan pieno: è 24-23. «Vi vogliamo così» gridano dalla tribuna: Virgilio sbaglia una tripla in transizione,  Selmi completa il break segnando l’11-0. Trapani si riprende e si riavvicina, ma il periodo finisce sul +3.

Pietro Marzo

Si riparte ancora con Acireale concentrato, ma gli errori grossolani di Leoncavallo da sottocanestro impediscono un nuovo break. Ed ecco che sale in cattedra Degregori, che ragiona e segna, mentre le triple di Virgilio e Costantino valgono un ribaltone: 38-40. Il contropiede sbagliato dal pivottone acese è un goal mancato, il goal subito è quello di Degregori per il 38-44. E Trapani continua a crescere, complice la palla rubata di Virgilio, assist per Imsandt che, con una magia, si guadagna due punti e un fallo. Il contropiede di P. Marzo riaccende la luce, ma Trapani ormai ha il pallino del gioco. Nell’ultimo periodo la difesa dei campioni inizia bene e poi si perde, concedendo un antisportivo (2/2 di P. Marzo) e due rimbalzi consecutivi a Vazzana (46-56). Le sofferenze in difesa si tramutano in sorrisi in attacco, il divario rimane sui dieci punti, il tentativo di riscossa dei fratelli Marzo (Alberto da tre, un’azione in tandem che vale il 59-64 a 46″ dal termine) non è abbastanza…

Trapani festeggia, i tifosi invadono pacificamente il campo. Si torna in DNB dopo una stagione di purgatorio dominata in lungo e in largo, conclusa senza conoscere l’onta della sconfitta, raccogliendo complimenti su ogni campo. «Non farò una squadra per perdere, l’anno prossimo giocheremo per vincere!» dichiara alla fine il presidente Basciano: le squadre di quarta serie sono avvertite, i tifosi lo sanno e inneggiano già alla Serie A. Festeggia anche Acireale, che ha concluso dove voleva la stagione, in finale, ha riempito il palazzetto e ha ricevuto anche gli applausi dei suoi numerosi tifosi.

Roberto Quartarone