Final Four U19, i quattro nomi da seguire

L’allenatore dell’Acireale di DNC dà la sua opinione su quattro giovani visti al PalaCus… Persano (Cus Catania), De Lise (Orlandina), Gentile (Trapani) e Carpinteri (Aretusa)…

Guglielmo Persano segna durante la finale.
Guglielmo Persano segna durante la finale.

Peppe Foti, l’allenatore della FormaItalia Acireale di DNC, ha seguito le quattro partite della final four Under-19 al PalaCus di Catania, lunedì e martedì. In una pausa della finale, ci ha dato un’opinione sui quattro giocatori da seguire, uno per squadra.

«In questa final four regionale i piccoli hanno dimostrato di essere più avanti rispetto ai lunghi, ed è normale, a quest’età un esterno è più maturo di chi gioca sotto canestro». Proprio per questo, i nomi che dà sono due guardie e due playmaker: Guglielmo Persano del Cus Catania, Lorenzo De Lise dell’Orlandina, Giorgio Gentile della Polisportiva Trapani, Simone Carpinteri della Polisportiva Aretusa.

Persano, 11 partite finora in DNC con Acireale (6,4’ di media) e altrettante gare in C2 con il Cus Catania (10,8 punti), ha dato la svolta alla finale vinta dai cussini. «Mi ha fatto una discreta impressione – spiega Foti –: ho avuto il piacere di allenarlo in DNC e ho visto che ha fatto dei miglioramenti notevoli da settembre. Gioca con tranquillità, dà serenità alla squadra. Deve migliorare nel portamento di palla, ma al tiro è stato devastante, ha faccia tosta, lui, che è del ’96, riesce a far da leader con i compagni più grandi».

Lorenzo De Lise difende durante la finale
Lorenzo De Lise difende durante la finale

L’orlandino De Lise, napoletano d’origine e con un cognome “pesante”, già under in DNB a Scauri, quest’anno con due partite all’attivo in Legadue e vice miglior marcatore della C2 con l’Agatirno, è stato l’mvp della competizione. «È quello che ha fatto più impressione – prosegue Foti –. In quanto a fisico fa la differenza, non per l’altezza ma per la stazza. Si prende responsabilità, ed è logico che sia così! È più pronto fisicamente rispetto ad altri giocatori».

Giorgio Gentile, granata da una vita, è da tre anni nell’orbita della prima squadra trapanese (due partite in A dil., due in DNC, 10 in DNB), la sua prima esperienza da titolare risale allo scorso anno con la Virtus Trapani in C2. «Lo conosco meglio – afferma Foti –, già l’ho visto l’anno scorso con Trapani. Mi ha fatto una buona impressione, l’anno in C regionale gli ha fatto bene. Ha molta sicurezza, gestisce la squadra, ha la mentalità da playmaker».

Chiudiamo con Carpinteri, che ha giocato solo la semifinale. Ha chiuso la terza stagione da titolare dell’Aretusa (una in C2 da 11 punti di media, una in D, un’altra in C2) con quasi 12 punti di media e nessuna partita saltata. «Mi dicevano fosse molto bravo Alescio, ma mi è piaciuto di più Carpinteri – conclude il coach dell’Acireale –. Dà fiducia la squadra, ha gestito bene i palloni, anche se la squadra l’ha messa sulla frenesia. Era il più lucido in questa “confusione organizzata”».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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