Acireale con il piglio giusto, è finale
Catanzaro nervoso e sempre a inseguire

Primo periodo perfetto: +17 e 58% al tiro… L’effimero recupero e i nervi dei calabresi che cedono… Fall unico pilastro… Naso decisivo, ma gran prova di squadra… CUS Messina in finale…

Acireale – Catanzaro 76-56

Parziali: 29-12, 41-28 (12-16); 62-41 (21-13), 76-56 (14-15).

FormaItalia Acireale: P. Marzo 9, Grosso 12, Padova 16, Polonara 6, Naso 22; Patanè 3, Fiorentino 2, A. Marzo 6, Frison, Persano. All.: Foti.

Assitur Planet Catanzaro: Carpanzano 13, Mercurio 7, Ippolito, Cattani 2, Fall 22; Salvadori 6, Rotundo 4, Palazzo, Cossari 2, Munizzi. All.: Chiarella.

Arbitri: Bergamin e Ghirardini.

Andrea Padova in spaccata (foto Roberto Quartarone)
Andrea Padova in spaccata (foto Roberto Quartarone)

Una FormaItalia superiore da tutti i punti di vista e con il piglio giusto tiene a bada Catanzaro e conquista la finale play-off di DNC, la seconda consecutiva. È stata una gara-3 combattuta sul piano dei nervi ma già decisa nel primo periodo, concluso con ottime percentuali, grande intensità e un solco di 17 punti non più recuperato dai giallorossi. Il perfetto Davide Naso è stato decisivo, ma è stata anche una prova di squadra per i granata.

Al contrario, sin dall’inizio, i catanzaresi si sono affidati al solo Yande Fall. Il pivot d’origine senegalese si prende spazi, rimbalzi e tiri, ma può poco quando gli acesi giocano dal perimetro e tramortiscono la truppa di Chiarella con quattro triple in avvio. Le palle perse dagli ospiti permettono a Pietro Marzo e Andrea Grosso di tracciare il primo solco fino al 15-4. Fall tenta di ricucire, ma la difesa a uomo non consente agli altri molto. L’attempata stella Cattani è fuori dalla manovra, Rotundo si muove molto e conclude poco, Carpanzano prova a cambiare l’inerzia, ma quando le percentuali acesi al tiro sono del 58% (11/19 nei primi dieci minuti) la partita è segnata.

Yande Fall stoppa Polonara (foto Roberto Quartarone)
Yande Fall stoppa Polonara (foto Roberto Quartarone)

L’effimero recupero del secondo periodo, che arriva fino al -7 di inizio terzo quarto, è spento a causa del nervosismo dei calabresi per alcune decisioni arbitrali. I fischietti veneti beccano prima Ippolito, poi Cattani, infine la panchina. Naso ringrazia e dalla lunetta è impeccabile (9/10), Grosso, Andrea Padova e Alberto Marzo ristabiliscono il ventello di distanza. Dopo la schiacciata di Alberto Fiorentino per il +23, quando ormai i nervi sono ceduti del tutto (espulso Rotundo per fallaccio su Pietro Marzo), i due allenatori danno spazio alle seconde linee e c’è gloria per tutti.

La prossima settimana inizierà la serie finale contro la bestia nera CUS Messina, che ha sconfitto gli acesi in tutti i precedenti di questa stagione e viene da una striscia di ventotto vittorie di fila in campionato. Nei play-off, però, nessuno può dirsi vittorioso prima del 40° dell’ultima gara…

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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