Patti, il primo tifoso dell’Acibasket

Si racconta il “direttore”, che segue la squadra dagli anni settanta… «I ricordi più belli le due finali play-off»… «Quando Panebianco e Foti giocavano…»

Ottant’anni e non sentirli: Paolo Patti è sempre presente al PalaVolcan, primo tifoso dell’Acibasket. Il suo grido nei momenti più importanti fa risuonare il palasport e serve a dar la carica all’intera squadra. Considerando che sono quarant’anni che il “direttore” (lo è stato per la posta di Acireale) segue il basket acese, è lui che può inquadrare meglio la squadra che quest’anno partecipa, ringiovanita, alla Serie C.

«Sono tutti giovani – spiega lui –, ragazzi che principalmente mettono molto impegno. L’anno scorso avevamo Pietro Marzo e Moretti e siamo arrivati ai play-off, quest’anno vedremo dove possiamo arrivare, perché sono tutti molto giovani».

I ricordi più belli di Patti sono legati al recente passato della squadra granata, che ha vissuto degli anni ad alta quota in C1 fino a due stagioni fa. «Il ricordo più bello sono le due finali consecutive dei play-off: ce la siamo giocata contro la Pallacanestro Trapani e la soddisfazione che abbiamo avuto due anni fa è aver vinto contro il CUS Messina, perché è stata l’unica sconfitta che hanno subito».

Due dei protagonisti di oggi erano in campo anni fa, quando Paolo Patti si avvicinò alla pallacanestro. «Ho iniziato a seguire la squadra negli anni settanta, al San Luigi. Giocavano anche l’attuale presidente, Paolo Panebianco, e l’allenatore, Peppe Foti. Io ero il primo ultrà. Mio figlio giocava in Serie D e io lo seguivo: a Siracusa, Noto, Caltagirone e Mineo. Venivo dal lavoro e si partiva. Poi sono rimasto al fianco della squadra perché è uno sport appassionante. Lo seguo da più di quarant’anni!»

E tanto è cambiato in questo lungo periodo…. «Panebianco, Foti e compagni al San Luigi giocavano in un campo in cemento, e c’era molto agonismo con Mineo e Siracusa, ci si appassionava moltissimo. Da allora sono cambiate tante cose, ma grazie a Panebianco che ha tanta passione siamo stati in C2, dove si giocavano i derby contro Giarre, e ora in C1. Prima si giocava al Liceo scientifico, e lì c’era una bolgia. Oggi siamo al PalaVolcan e sono qua a tifare, sempre».

E il supporto non manca mai: tra una barzelletta a un incitamento, la squadra dell’Acireale non perde il supporto del suo primo tifoso.

Roberto Quartarone
La Sicilia del 27/11/14, p. 17

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