Spina, l’enfant terrible del Gravina

23 punti fondamentali ad Adrano… «Siamo molto uniti, è migliorato l’umore generale»… «Convivenza meravigliosa con Consoli»… Il guanto di sfida a Spadafora…

Si avvicina alla centesima presenza in maglia gravinese Simone Spina. Playmaker, 19 anni l’altro ieri, ha realizzato 23 fondamentali punti domenica scorsa ad Adrano. È un po’ l’enfant terrible della formazione di Guadalupi: sfrontato e sicuro di sé agli esordi in DNC, oggi più maturo e concreto, finalizzatore e anche buon difensore. Già a 15 anni esordiva in C2 grazie a Carmelo Minnella, oggi (95 partite e 593 punti dopo) può diventare un fattore più.

«Ad Adrano è andata abbastanza bene – spiega lui –, abbiamo giocato di squadra, anche se mancava Gianluca Barbera, che s’è fatto male in allenamento. Abbiamo trovato soluzioni facili e per questo abbiamo vinto».

Dopo la partenza di Ruggero Magrì per Milano, la società ha deciso di affiancargli in regia Marco Consoli, già stella della Virtus Catania in B2 e poi bloccato da tanti infortuni. «Con lui la convivenza è meravigliosa – afferma Simone –, già giocavamo insieme in DNC e quindi lo conosco bene, quando ho saputo del suo arrivo ero felicissimo. Quasi mi prende sotto braccio, mi dà consigli, è più grande e ha più esperienza».

La forza del Gravina è il gruppo, rimasto quasi invariato dalla retrocessione in C2. «Siamo molto uniti – conferma Spina – e si vede in campo: ci cerchiamo, ci conosciamo da anni. Anche con il coach lavoriamo bene, già era con noi due anni fa, ora stiamo lavorando per migliorare. Dopo un inizio incostante, è migliorato anche l’umore generale, abbiamo visto che giochiamo bene insieme e di squadra».

Con la vittoria nello scontro diretto, Gravina ha agganciato Adrano e Santa Croce al secondo posto, alle spalle dell’imbattuto Nuovo Avvenire Spadafora. «Non vedo l’ora di giocare contro la capolista – prosegue il play gravinese – per far capire che possiamo giocarcela con tutti, perché siamo una squadra di buon livello. Vogliamo far capire a tutta la C2 che Spadafora non è impossibile da battere; è vero, hanno giocatori di serie superiore come Contaldo e Stuppia, ma noi ce la possiamo fare».

Il guanto di sfida è gettato, anche se la società di Natale De Fino in estate non ha annunciato alcuna velleità di promozione, avendo rilanciato il progetto giovanile con l’arrivo del dt Mike Del Vecchio. Uno dei suoi più stretti collaboratori è Gianluca Spina, fratello di Simone e vice allenatore della prima squadra.

«Gli do una mano ogni tanto – dice Simone – perché mi piacciono i bambini e l’allenamento potrebbe essere un obiettivo futuro. Per ora vorrei tornare a giocare in C1 con Gravina. Domenica abbiamo giocato contro Dario Sortino, che è cresciuto proprio qui: è al suo livello che vorrei arrivare e magari superarlo, ogni volta che mi confronto con lui do il meglio per batterlo perché ha dimostrato di essere un grande giocatore».

Roberto Quartarone
da La Sicilia del 27/11/14, p. 17

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