Lazùr-Rainbow, echi dal derby stracittadino

Di Piazza: «Tanti giovani sugli spalti, festa di colori e di tifo corretto»… Catanzaro: «Dobbiamo accompagnare anche le altre partite da prestazioni di livello»… Le giovani…

Catania si ricorda di avere due formazioni femminili, la Rainbow e la Lazùr, nel momento in cui la stracittadina serve a designare la capolista del Girone L di Serie C. Sabato scorso lo spettacolo è stato degno delle attese, sicuramente non da Serie C ma da serie superiore, visti i grandi nomi in campo da un lato e dall’altro, e la vittoria della formazione rossazzurra allenata da Gabriella Di Piazza ha incoronato la nuova capolista solitaria.

Non è più l’A2 dell’Olympia, un corpo estraneo mai veramente conosciuto dai tifosi e durato lo spazio di un campionato (benché da record), ma al PalaGalermo c’era oltre il doppio del pubblico medio dello scorso campionato di seconda serie. C’era il tifo, con tamburi e cori, c’è stata emozione in campo e sugli spalti. L’arrivederci a Giuliana Bellomia, che si è arruolata in esercito, ha aumentato le emozioni della serata.

Non sarà un’inversione di tendenza, ma si può sperare nel ritrovato feeling tra il basket femminile e gli appassionati. Considerando che alle spalle di queste due squadre quest’anno ci saranno solo l’Under-19 della Lazùr, l’Under-17, 15 e 13 della Rainbow, l’Under-13 del San Filippo Neri (in collaborazione con L’Elefantino), la ridotta attività femminile giovanile in città guarderà solo alle due vedette di Serie C.

«Il derby è stato molto sentito – afferma Gabriella Di Piazza, coach rainbowiana –, gli appassionati delle due squadre cittadine sono accorsi al PalaGalermo, nella speranza di vedere un bell’incontro dato che le due squadre sono attrezzate anche meglio delle squadre della B dell’anno scorso. Si sono visti tanti giovani sugli spalti, anche dei settori giovanili, ed è stata una festa di colori e di tifo corretto e pulito. Il derby è servito a creare il seguito per le due squadre, ma ora c’è bisogno che si accorra al palazzetto anche se non c’è il derby».

«Entrambe le squadre – replica Gianni Catanzaro, allenatore lazurino – conta su giocatrici che giocavano in tutt’altre categorie: Eric, Seino, Ferretti, Gioia, Villarruel… Lazùr e Rainbow hanno dato vita a un bel derby, daranno tutto fino alla fine. Lo abbiamo dimostrato sabato scorso: erano molti anni che a Catania non c’erano due squadre così competitive. Nel resto del campionato, ci sono altre squadre con cui dovremo lottare, come Cus Unime, Rescifina, Castellammare, ma noi due catanesi abbiamo qualcosina in più. Se accompagniamo le altre partite da prestazioni di livello ci saranno più persone, faremo affezionare le bambine che si appassionano alla pallacanestro femminile».

Le migliori in campo sono state le esperte Deborah Bruni e Marzia Ferlito, ma le giovani avrebbero potuto trovare più spazio?

«Non è questione di farle giocare in partite difficili – pensa Di Piazza –, il derby è una partita a sé e richiede maturità e mentalità. È positivo che Magrì e Bellomia abbiano fatto bene, ma oltre alle Under 15-17 hanno giocato le ventenni come La Manna, Villarruel e Ferretti. Quando si sono strette le maglie difensive su Ferretti e Villarruel, si sono liberati gli spazi su Ferlito e Bruni, che hanno avuto la libertà emozionale di segnare e far segnare».

«Ho mantenuto in campo le veterane – conferma Catanzaro –, come ha fatto Gabriella, perché il derby è a parte. A Riposto ho giocato le ragazzine, Eric e Gioia hanno giocato dieci minuti in due: mi riservo le altre partite del campionato per mettere dentro le giovani. Per le partite più complicate le giovani che hanno meno esperienza hanno meno spazio. Nel derby ho messo Pistritto, che ha giocato bene 2-3 minuti, ma ha fatto un piccolo errore, ed è uscita, ma ci sta nella sua crescita, ma è di ottimo auspicio per il futuro. L’unica giovane cui do molta fiducia nelle partite complicate è Licciardello, che ha qualche trascorso in più rispetto alle altre. Da qua al derby di ritorno, comunque, qualcun’altra avrà maturato più esperienza e avrà più spazio».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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