Gravina torna in Serie C: diamo le pagelle

Ecco il pagellone della stagione del Gravina, promosso in Serie C nazionale e secondo alle spalle del Nuovo Avvenire Spadafora…

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Marco Consoli: 9
20 presenze, 253 punti, 12,65 di media
Vi ricordate la grande promessa del basket etneo, il play che aveva incantato con la Virtus? Nelle ultime stagioni si era perso, ma a Gravina è tornato. È il leader, chi mette ordine, chi entra e dà la spinta per vincere. Ritorna a schiacciare, a difendere come sa lui, accede la luce e delizia il pubblico. Figliol prodigo.

Simone Spina: 9
22 presenze, 256 punti, 11,64 di media
È il campionato della sua definitiva maturazione. Era da sgrezzare quando faceva vedere dei numeri interessanti in Serie C1, ora si ripresenterà nella categoria con mente lucida, potrà dimostrare tutte le sue qualità in velocità e in costruzione, tagliando le difese o sfornando assist. (Ex) enfant terrible.

Giuliano La Mantia: 8,5
22 presenze, 222 punti, 10,09 di media
La bravura del “delfino” sta nel farsi trovare sempre pronto: non è più solo specialista da tre, ma è soprattutto il chirurgo che con il bisturi in mano opera con perizia e al momento giusto, senza strafare. I palloni che gioca non li spreca, fa girar la squadra, aiuta i compagni e prosegue in una grande maturazione. La sentenza.

C1, indicano Barbera e Genovesi (foto G. Lazzara)
C1, indicano Barbera e Genovesi (foto G. Lazzara)

Gianluca Barbera: 9
16 presenze, 282 punti, 17,62 di media
Il capitano è diventato il leader dopo tanta gavetta, ottenendo riconoscimenti meritati per le sue indiscusse qualità. Un infortunio lo tiene fuori nel finale, ma una grossa fetta della promozione si deve alla sua difesa e ai suoi tiri pesanti, decisivi nei momenti più difficili. Galvanizza la squadra. Il risolutore.

Enrico Verzì: 7,5
21 presenze, 162 punti, 7,71 di media
Quale allenatore non vorrebbe avere un giocatore così in C2? È fuori categoria, forse l’unico “5” puro della C2 siciliana, a volte si perde, ma si fa perdonare quando decide da solo le partite, soprattutto quelle decisive, occupando l’area, segnando e conquistando tutti i rimbalzi. La muraglia.

Alberto Genovesi: 7
22 presenze, 115 punti, 5,23 di media
Non sempre ha lo spazio per farsi notare, ma la solidità, la mano dalla distanza e la versatilità che gli permette di giocare in più posizioni lo rendono comunque sempre utile. La roccia.

Raphael Crisafi: 7
19 presenze, 87 punti, 4,58 di media
Ha responsabilità in crescita rispetto al passato, quando entra si destreggia facendo rifiatare chi gioca sull’ala e lanciandosi a canestro. Grande apporto nelle ultime partite. La freccia.

Marco Minardi: 6,5
17 presenze, 59 punti, 3,47 di media
Dopo l’esperienza di spessore a Giarre, fa il suo quando gli tocca sostituire Verzì sotto canestro, con grande cuore e grinta, anche se con un minutaggio ridotto. Orgoglio gravinese.

Gabriele Paglia: 6,5
16 presenze, 30 punti, 1,87 di media
Non ha messo su il fisicaccio da pivottone, ma con l’altezza compensa: Guadalupi lo manda in campo e lui ripaga con prestazioni lineari e facendo ciò che gli si chiede. Il totemino.

Peppe Guadalupi, grandi meriti nella promozione (foto G. Lazzara)
Peppe Guadalupi, grandi meriti nella promozione (foto G. Lazzara)

Tiziano Burgio: 7,5
12 presenze, 71 punti, 5,92 di media
È arrivato in punta di piedi e in breve è diventato un elemento importante del quintetto, come ala grande duttile. Si integra bene e con grande professionalità. Lo straniero di casa.

Gli under

Mattia Nicolosi (8 pr., 11 pt., 1,37 media), Riccardo Duscio (5, 13, 2.6) e Riccardo La Mantia (5, 4, 0.8) 7: speranze per il futuro, grandi qualità dimostrate con l’Under-17 d’Eccellenza, al servizio della prima squadra. Rosario Maugeri (1, 4, 4), Alessandro Tolace (4, 29, 7.25) e Gabriele Frazzetto (6, 27, 4.5) sv: bene all’inizio, poi i primi due s’infortunano, il terzo decide d’andare alla PGS Sales. La Spina (2), Angirello (2, 3, 1.5), Chillemi (1), Tanassi (1) e Fisichella (1): le risorse del futuro, presto sui teleschermi gravinesi.

L’allenatore

Giuseppe Guadalupi: 9
Da un punto di vista è l’emblema della società, perché non dovete chiedetegli proclami: non ne farà. La squadra gioca, lui raccoglie il testimone lasciato da Minnella con professionalità e ottiene un risultato storico con una formazione praticamente fatta in casa. Gran bel lavoro! Con lui, anche l’ottimo lavoro di Gianluca Spina è stato premiato (sempre pronto a dar consigli durante le partite, costante presenza agli allenamenti) e di tutto lo staff dei dirigenti.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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