Alessio Boschi: «Faremo sudare Paternò»

Prima della gara-1 della finale play-off di Promozione, la guardia-ala del Tremestieri presenta la sfida e parla della stagione… «Il gruppo di amici rimarrà al di là del campionato»…

Potrebbe essere vista come una matricola terribile, la novità che sbalordisce tutti e al primo anno d’attività senior arriva fino in finale di Promozione. Non è così: Tremestieri nasce prima, dal lavoro giovanile delle società dell’hinterland catanese, che hanno svezzato quei giocatori che si sono ritrovati sotto un’unica bandiera, guidati da Carmelo Gullotti. Una piccola McLaren che è riuscita a divertirsi e a conquistare la finale.

«Paternò parte con i favori del pronostico – spiega Alessio Boschi, guardia-ala casertana ormai a Catania da un decennio e protagonista di anni memorabili in C2 e D –, a prescindere dal fattore campo. Molti elementi hanno giocato in C1, sotto canestro hanno Asero ed Emanuele che sono fuori categoria per la Promozione. Però sicuramente cercheremo di fargliela sudare, ce la metteremo tutta. Vogliamo chiudere in un certo modo, festeggiando al PalaGalermo e coronando la stagione».

Boschi è l’elemento di maggiore esperienza in una squadra di giocatori nati a cavallo del 1990: «Avevo deciso di smettere dopo gli anni con Mascalucia – oltre mille punti nelle sue sei stagioni con la Mens Sana –. Dopo la prima partita Melo Gullotti, a cui avevo già detto di no, ha toccato delle corde che mi hanno fatto optare per tornare in campo. È stato tutto una rivelazione, perché non conoscevo la maggior parte dei ragazzi e la cosa più bella è la creazione del gruppo. Abbiamo iniziato il campionato senza pensare di fare questo percorso. Sapevamo che eravamo una buona squadra, ma tutto è andato al di là e rimarrà anche oltre il rapporto fra noi».

La forza del Progetto Basket Tremestieri sta nel gruppo. «Lo spirito di gruppo si è ripercosso sulla squadra – riprende Boschi –. Tutti andiamo a referto, non abbiamo una persona che si deve far carico del peso degli altri e tirare avanti la baracca».

I punti di svolta sono stati molti. «La prima sconfitta con Augusta poteva mettere a rischio gli equilibri, poteva minare la serenità perché finché si vince va tutto bene. Ma abbiamo sfruttato l’esito per cambiare registro. Mentre la partita d’andata con Battiati, vinta di un punto dopo la sconfitta con Paternò, ha dato la carica: l’Olimpia era una squadra che non meritava di restare fuori dai play-off». Appuntamento giovedì alle 20 a Paternò per gara-1.

Roberto Quartarone
da La Sicilia

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