La soddisfazione di Giorgio Dore al Trofeo delle Regioni

«Difendere i colori della Sicilia è un’emozione che non avrei mai pensato di provare»… Entusiasta coach Minnella: «Ha un grande futuro davanti»…

Carmelo Minnella e Giorgio Dore con la maglia della rappresentativa siciliana
Carmelo Minnella e Giorgio Dore con la maglia della rappresentativa siciliana

Giorgio Dore, classe 2002, alto 1,92, del San Luigi sarà uno dei giocatori che rappresenterà la Sicilia al prestigioso trofeo delle regioni che si svolgerà a Bologna dal 23 al 29 marzo. La selezione regionale, allenata da Andrea Bianca (assistito da Giovanni Di Bella), è composta da altri tre giocatori che giocano in squadre della provincia di Catania: oltre a Dore, ci sono Ventura (Battiati), Elia (Trecastagni), Saccone (Giarre, appena passato al Trecastagni).

Mossi i primi passi sul parquet del San Luigi, Giorgio ha giocato due stagioni fa nell’Iglesias Cagliari (con Carlo Bonu) dove si era trasferito per motivi familiari. Tornato ad Acireale l’anno scorso, dopo una parentesi all’Acicatena, è passato al San Luigi con coach Carmelo Minnella dove in breve tempio compie grandi miglioramenti fino ad arrivare alla convocazione alla kermesse nazionale che metterà in vetrina i migliori 2002 di tutta Italia.

«La prima cosa che ho provato è stata la soddisfazione – spiega Giorgio -, la soddisfazione di avere raggiunto questo obiettivo per cui io e Carmelo abbiamo lavorato tanto. Difendere i colori della Sicilia è un emozione che due anni fa, quando ho iniziato a giocare non avrei mai pensato di provare e devo ammettere che sono molto soddisfatto. Il mio obiettivo personale è di dimostrare quello che so fare, mentre l’obbiettivo di squadra e di vincere più partite possibili, ma soprattutto di divertirsi».

Dore fa parte della formazione biancazzurra al momento terza nel Girone Catania dell’Under-14, alle spalle di Trecastagni e Giarre. «Quest’anno sono tornato al San Luigi un po’ agitato – ricorda – perché non sapevo cosa aspettarmi dalla squadra e il mio obiettivo principale era di cercare di ambientarmi nella squadra e posso pienamente di esserci riuscito. Il coach Minnella è davvero un ottimo allenatore ed è soprattutto merito suo se sono arrivato qui oggi, ormai con il coach ho instaurato un rapporto di amicizia e rispetto».

Dore e Minnella in partita
Dore e Minnella in partita

Grande soddisfazione della società San Luigi (in particolare del presidente Turi Pennisi e del dirigente responsabile Sandro Pistarà, che sta portando avanti un ambizioso progetto partendo dal minibasket e dalle giovanili), ed entusiasta per la convocazione anche coach Carmelo Minnella, i cui risultati in casa sanluigina (dopo quelli eccellenti a Gravina) cominciano ad essere tangibili: «Giorgio – afferma Minnella –, come tutto il gruppo under 14, ha fatto un lavoro straordinario. Ha grande disponibilità ed enormi potenzialità, fisiche e tecniche e, come ho detto a lui, il torneo delle regioni è solo un punto di partenza e non di arrivo del suo percorso di crescita. Mi hanno fatto molto piacere i complimenti di Andrea Bianca sui miglioramenti che Giorgio ha fatto in pochi mesi, ha lavorato duro e si meritato questa soddisfazione. Io non sono mai tenero in allenamento, esigo molto, ma solo così si è potuto colmare il gap che ad inizio stagione (dove Giorgio non era nemmeno nel folto gruppo dei selezionabili) sembrava abissale. Deve acquisire ancora maggiore durezza mentale ed essere più continuo, ma anche su questi aspetti ha fatto passi da gigante».

Dore si inserisce nella lista di giocatori che prima di andare al Trofeo delle Regioni sono passati dalle mani di Carmelo Minnella: Magrì e Genovesi (classe 1996), Frazzetto (97), Puglisi e Di Mauro (98) e Duscio (99), sono l’espressione dei tanti ottimi giovani del ciclo d’oro del Gravina culminati con tanti titoli provinciali e regionali.

«Ribadisco: non è che coloro che vanno al Trofeo delle regioni diventeranno dei bravi giocatori e gli altri no. Mi piace fare l’esempio di Alessandro Florio (che visse l’anno della consacrazione a livello senior nella stagione 2013/2014 quando proprio Minnella lo lanciò con continuità in campo nella stagione chiusa con l’accesso alla poule promozione) che pur non partecipando al torneo nazionale oggi gioca in serie B a Maddaloni da protagonista. Quando l’estate scorsa mi chiamò Giovanni Monda, coach del Maddaloni, per avere informazioni sulle caratteristiche tecniche di Alessandro non esitai a lodare il suo percorso e la sua crescita che gli avrebbe consentito, così com’è stato, di competere a quei livelli. Stesso discorso vale per Simone Spina che è sempre stato determinante al livello giovanile e che ha debuttato con me in C2 a 15 anni e in C1 a 16 anni: ha solo 20 venti ma già ha disputato 3 campionati di C2 e 2 di DNC ed è un grande agonista con splendida visione di gioco».

Ci sono altri prospetti interessanti al San Luigi oltre a Dore? «Oltre ad altri under 14 che si sono ben comportati, abbiamo avuto dei ragazzi selezionati nelle rappresentative esordienti (Giulia Continella e Nicolas Milone) e aquilotti (Marco Quattrocchi). Non è stato semplice per me ripartire dal basso dopo gli anni entusiasmanti di Gravina (culminati tra l’altro, nella stagione 2012/2013, con la vittoria del girone regionale del campionato under 17 Eccellenza, e dopo aver superato l’interzona, l’accesso alla fase interregionale) ma, al di là della voglia di mettermi in discussione e accettare le sfide, il mio compito è quello di allenare cercando di portare tutti i giocatori al loro massimo livello, provando anche a far crescere la società e il suo livello tecnico. Ci vuole tempo, costanza, abnegazione, ma con il tempo i risultati arrivano. Giorgio ne è una piccola, ma importante, dimostrazione».

R.B.C.

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