La NV Ragusa domina al PalaCus

Cus: 25 punti nel primo quarto, 26 nei restanti 30’… Di Gregorio: «Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, stimoli in più per il prosieguo del campionato»…

Cus Catania-Ragusa 51-77

Cus Catania 2003: Cicero Domina, Vitale 12, Arcidiacono ne, Cantone, Cuccia, Martello, Messina 8, Baldelli, Mazzoleni 2, Fichera, Elia 13, Abramo 16. All.: Guadalupi.

Basket Club Ragusa: L. Gebbia 4, Antoci, Cascone 5, Spatuzza 2, Licitra 8, Iabichella 8, A. Gebbia ne, Chessari 12, Ferlito 4, Mammana 13, Canzonieri 15, Sorrentino 6. All.: Di Gregorio.

Arbitri: Cannata e D’Amore.

Parziali: 25-24, 37-43, 41-67.

I protagonisti della partita: i cussini Elia e Abramo, i ragusani Sorrentino e Chessari (foto R. Quartarone)
I protagonisti della partita: i cussini Elia e Abramo, i ragusani Sorrentino e Chessari (foto R. Quartarone)

Ragusa continua la sua cavalcata in vetta alla classifica: quattro partite, quattro vittorie convincenti, gioco e anche spettacolo: è l’outsider del torneo. Di Gregorio li fa ruotare tutti, ottiene tanto da un grande Chessari e da Canzonieri (sue due delle quattro triple nel terzo periodo), dagli storici veterani e dai tanti giovani. Intanto, lo squalificato Bonaccorsi e gli infortunati Russo e Lo Faro guardano dalla tribuna i compagni del Cus in campo iniziare bene e finire in picchiata: 25 punti nel primo periodo, 26 nei restanti 30’ non sono sufficienti; quanto servirebbero i primi due sotto canestro.

«Abbiamo i piedi per terra – spiega Massimo Di Gregorio –, il calendario ci ha messo davanti le dirette concorrenti e noi abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. Siamo contenti ma c’è uno stimolo in più per andare avanti. Gli U-18 avranno minuti importanti anche nelle partite più difficili, il campionato è lungo e loro sono bravi e s’impegnano. La prossima partenza di Iabichella ci priva di un giocatore dalle qualità tecniche importanti, ma così avranno più spazio gli altri ragazzi, sarà la squadra che dovrà adattarsi alla sua assenza».

Guadalupi non ha niente da rimproverare alla squadra, che ha messo cuore ma ha mezzi fisici che non le permettono di fare di più.

 

Roberto Quartarone

da La Sicilia, p.49

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