Gravina sbatte il muso sul muro ragusano

Netta vittoria degli ospiti al Palazzetto Comunale… Difesa iblea l’elemento di spicco della partita… Di Gregorio: «Abbiamo lavorato molto sulla continuità»…

 Gravina-Ragusa 55-87
Parziali
: 13-17; 22-45 (9-28); 37-67 (15-22); 55-87 (18-20).
Palazzetto di Gravina, 4 dicembre, 17:00

Sport Club Gravina: G. La Mantia 1, Casiraghi 15, Barbera © 1, Verzì ne, Paglia, Spina 2, Ilic 13, Livera 10, Consoli 12. All.: Marchesano. Vice: Gullotti.
Basket Club Ragusa: L. Gebbia 2, Ferrera 12, Antoci 4, Spatuzza, Dinatale, Licitra 3, A. Gebbia 10, Chessari 19, Mammana 15, Canzonieri 7, Sorrentino © 12. All.: Di Gregorio. Vice: Trovato.
Arbitri: Calandra e Miragliotta. Udc: Calcagno, Delle Vergini e Quartarone.

La Nova Virtus Ragusa mette in campo muscoli, corsa e intensità contro un Gravina nervoso e irriconoscibile. Con una grande prestazione difensiva, i biancazzurri vincono raggiungendo anche i 39 punti di vantaggio, annullando il potenziale offensivo dei gravinesi.

L’arma principale di Di Gregorio è il gruppo, che sopperisce a qualche centimetro in meno con atletismo da vendere, e gli uomini più sono Alfonso Gebbia, che si attacca al collo di Marco Consoli e non lo molla un minuto, e Roberto Chessari, massacrante al tiro, in contropiede o piazzato. Marchesano invece è privo di Santonocito e Verzì, affida le chiavi a un Consoli molto concentrato ma che si fa coinvolgere dal clima di nervosismo, dopo alcuni fischi arbitrali; ha Nemo Ilic e Claudio Casiraghi in giornata no al tiro e un buon Orazio Livera che sfrutta il fisico sotto canestro, ma non basta.

Dopo un periodo d’apertura equilibrato, in cui si segnala il duello Mammana-Livera sotto canestro, Ragusa piazza un break spaziale: dal 13-17 al 16-37, completato dal 2+1 dell’ottimo Alessandro Ferrera. Gravina non reagisce (se non quando Consoli spinge) e si innervosisce. Quando dovrebbe rimontare, perde capitan Barbera per doppio antisportivo e poi il dirigente Arena, espulso. Dal 41-80, il divario si assottiglia, ma solo per le statistiche.

Roberto Quartarone
da La Sicilia

Inevitabilmente il morale non era dei migliori, colpa della sconfitta contro Aretusa, subita in casa la scorsa settimana. Ma la Virtus Ragusa ci stupisce sempre, partita dopo partita, rafforzando ogni domenica gioco e personalità, con un unico obiettivo davanti agli occhi: migliorarsi.

Il Gravina conferma il suo andamento altalenante e poco proficuo, presentandosi questo pomeriggio tra le mura amiche, con “in spalla” due sconfitte nelle ultime tre partite.

I virtussini, ospiti al Palazzetto Comunale della provincia catanese, scendono in campo decisi a chiudere la partita sin dal primo periodo. E così avviene.

Sempre in vantaggio, la squadra ragusana non si fa sorprendere dall’avversario, impone un gioco ordinato, preciso ed estremamente attento.

Nel secondo periodo i padroni di casa non riescono a trovare alcun varco per arrivare al ferro, merito di una difesa, quella del Ragusa, che risulta essere l’elemento di spicco di questa partita.

Un match ad unico senso, chiuso ufficilamente dopo l’intervallo lungo: la reazione d’orgoglio catanese nulla può difronte alla precisione offensiva della Virtus, sempre sopra di venti punti.

Il cronometro gira e la situazione peggiora sempre di più per Gravina che subisce il gioco virtuoso di Chessari, miglior realizzatore del match, e compagni, i quali, nonostante l’assenza di Ferlito, out per influenza, mostrano umiltà, sacrificio e passione : ingredienti perfetti per un match perfetto.

“Questa settimana abbiamo lavorato molto sulla continuità e stasera i risultati si sono visti” – soddisfazione nelle parole del coach ragusano, orgoglioso della prestazione della sua squadra che “meritava di ritrovare la vittoria dopo la sconfitta indigesta contro Siracusa”

La photogallery di Giuseppe Lazzara @Facebook

 Marianna Triberio
Ufficio stampa Nova Virtus Ragusa

 

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