Alfa sconfitta a Ragusa, Torrisi contro «i cafoni»
Alessandro Vicari: «Non distogliamoci dalla partita»

Partita dai due volti… Il presidente etneo denuncia insulti, minacce e un’aggressione (senza conseguenze)… La versione del presidente ragusano si scusa ma sottolinea che i fatti non siano così gravi…

Ragusa – Alfa 87-78
Parziali
: 13-30; 27-44 (14-14); 61-57 (34-13); 87-78 (26-21).
PalaPadua di Ragusa, 4 febbraio, 20:00

Nova Virtus Ragusa: Antoci 2, Ferrera 4, Idrissou, Licitra 17, Chessari 20, Ferlito 2, Mammana 8, Canzonieri 31, Sorrentino © n.e. All.: Di Gregorio. Vice: Trovato.

Polisportiva Alfa Catania: Ferraro 11, Gottini 15, Ferrara 3, Signorello ©, Byrd 28, Verzi 2, Famà, Pennisi, Arena 3, Commissaris 15, Abramo 3. All.: Bianca. Vice: Taormina.
Arbitri: Calandra e Di Giorgi.

È stata sfortunata la trasferta ragusana della Polisportiva Alfa, che è stata sconfitta dalla Nova Virtus per 87-78 dopo aver dilapidato un grande vantaggio ottenuto nel primo tempo. La partita però ha avuto una coda per quanto successo in tribuna e di cui ha parlato in un post su Facebook il presidente alfista, Nico Torrisi.

Il presidente affida al social network dunque le sue considerazioni: i complimenti alla squadra ospite per la vittoria e per l’atteggiamento in campo, ma anche denuncia insulti, minacce e un’aggressione. Parla di «cafoni» e di una tesserata avversaria che avrebbe intimato di spostarsi dalla tribunetta per non chiamare le forze dell’ordine. «Anche ai migliori capita di sbagliare, nessun problema», chiude il presidente.

«Ho l’impressione che si voglia distogliere l’attenzione da una partita spettacolare, con un primo quarto giocato in modo esemplare da Catania e un terzo quarto all’opposto – spiega il presidente Alessandro Vicari a “Basket Catanese” -. Non mi risultano fatti così gravi da spostare l’attenzione dal campo alle tribune. Il pubblico ragusano, da sempre, lo dimostra nei fatti, è stato un pubblico anche troppo tranquillo, ma che certamente reagisce alle provocazioni. Se qualcuno ha sbagliato nelle parole o nell’agire mi dispiace e mi scuso a nome della società. Per quanto riguarda la nostra dirigente: le parole possono essere travisate, lei ha detto alla dirigenza ospite di far sistemare i tifosi dietro la loro panchina, una prassi utilizzata per evitare scaramucce e quindi l’eventuale intervento della forza pubblica. Non ha mai minacciato, era un invito per prevenire qualsiasi cosa».

«La partita di ieri è stata ricca di colpi di scena – scrive inoltre in una nota la società ragusana -, molto entusiasmante e ha riscaldato il PalaPadua. Nel corso della partita, ci sono stati effettivamente dei battibecchi verbali, ma non così clamorosi e soprattutto riguardanti il campo, con i più accaniti che si rivolgevano ai giocatori. In tribuna c’è stato sì un battibecco, ancora verbale, ma non abbiamo registrato alcuna minaccia. L’individuo isolato che si sarebbe avvicinato a un catanese è stato allontanato dagli stessi ragusani, che si dissociano da qualsiasi atto di questo tipo. L’adrenalina mista all’agitazione ha influenzato un po’ tutti».

La cosa più importante è che nessuno si sia fatto male davvero e che ci sia stato anche un chiarimento a fine partita tra i coach ragusani e la dirigenza catanese.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

 

Secondo la mitologia antica, la fenice rinasce dalle proprie ceneri… e non si può non ricorrere a quest’immagine, dopo aver visto giocare la Nova Virtus ieri sera, contro l’Alfa Catania.

Si fa fatica anche solo a raccontarla questa partita, incredibilmente soprendente, ricca di colpi di scena che hanno nutrito il pubblico del PalaPadua.

La Partita

Uno degli inizi peggiori di questa stagione, se non addirittura il più buio finora.
Un incubo chiamato Alfa Catania, ha offuscato Ragusa in un primo periodo che merita di essere spedito nel dimenticatoio.
I virtussini subiscono e non riescono a svincolarsi da quell’atteggiamento intimorito che li obbliga ad un parziale di 0-6 a due minuti giocati.
La Virtus perde palla, gioca esclusivamente in copertura, senza riuscire a concludere. Sono i giovanissimi Chessari e Antoci, con l’aiuto prezioso di una pennellata da tre firmata Canzonieri, a chiudere con un magro bottino di punti (solo 13 dopo i primi 10’) e uno spaventoso divario che li separa dagli ospiti.

L’Alfa imposta lo schema di gioco su potenza fisica e dinamicità nello scambio. La palla sfreccia da giocatore in giocatore, Byrd e Arena con una tripla ciascuno oscurano il timido tentativo di risposta dei ragusani.

Tramortiti, impauriti e con un pizzico di sfortuna, i virtussini non vedono la luce.
In panchina le grida del capitano Sorrentino, ancora in fase di recupero dall’infortunio, non riescono ad arrivare ai giocatori, che sembrano intrappolati in una bolla.
La pressione aumenta, così come il vantaggio catanese, la Virtus prova a reagire ma il canestro sembra stregato, impenetrabile.
Abramo spazza via la speranza di un recupero, che sul finale del secondo quarto, sembra davvero un miraggio.

Ma si sa, quando non hai niente da perdere, o stai immobile, fermo nella palude che ti avvolge, oppure reagisci, provando a dare tutto.
Di rientro dall’intervallo lungo, a ricomporre i cocci di una squadra quasi irriconoscibile, ci pensa Licitra, vero regista della partita, che si “appoggia” allo stratosferico Canzonieri, in doppia tripla.
La rinascita ragusana avviene lentamente, e in men che non si dica, nonostante le triple di Byrd che fioccano senza troppe difficoltà, il divario si accorcia fino ad arrivare a 53-57 a due minuti dalla fine del terzo.
È ancora Canzonieri, senza freni, (top scorer del match con ben 33 punti) a mettere freccia e superare l’Alfa, ribaltando le sorti di una partita che sembrava terminata ancor prima di iniziare. Prestazione che difficilmente dimenticherà il giocatore ragusano: sono praticamente tutti suoi i punti del terzo quarto.

Adesso la vista si fa sempre più limpida e il tunnel che aveva intrappolato Ragusa, sembra solo un lontano ricordo.
Gli ultimi dieci minuti di gioco sono da cardiopalma.
Mammana sale con una doppia su rimbalzo, ma Gottini risponde. È scontro fino all’ultimo secondo di respiro. Una perfetta intesa in tap-in di Licitra e Ferlito spingono Ragusa. Copertura impeccabile, ritmo e fluidità sbloccano la squadra di Di Gregorio che ci crede e con il cuore e le poche energie rimaste, (complici anche le assenze importanti di Gebbia A. e Sorrentino) va a prendersi la vittoria, con i denti e con le unghie.
“È stata una vittoria cercata in tutti i modi- questo il commento a caldo di Licitra, che aggiunge- “abbiamo messo l’anima, strappando la vittoria agli avversari”

Ancora incredulo il pubblico ragusano, sostiene una squadra a cui va il merito di non essersi arresa, combattendo fino alla fine e conquistando due punti, frutto dell’amore per questo sport.

Comunicato stampa Basket Club Ragusa

1 commento

  1. Fortunato il tifoso del Ragusa ad essere stato allontanato e poi bravissimo a scappare perché cosciente che le avrebbe prese di santa ragione.

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