U-14, maxi-multa per l’Azzurra

Il giudice sportivo: «Invasione di un individuo con aggressione» all’arbitro Cavallaro… Liguori: «Sanzione esagerata, solo un tentativo: porto avanti la lealtà sportiva»… 

Due giornate di squalifica del campo, commutate in 550€ di multa, sono la sanzione che il giudice sportivo Ottaviano Pavone ha comminato alla Pol. Dil. Azzurra Onlus per i fatti avvenuti nella partita Under-14 tra la squadra di Belpasso e lo Sport Club Gravina. Chi era presente, parla di una partita appassionante, terminata 55-59 per gli ospiti dopo un tempo supplementare, ma rovinata dal comportamento sconsiderato di uno spettatore. Il giudice scrive dell’«invasione del campo di gioco, commessa da un individuo isolato, con aggressione»: al termine della gara, lo spettatore si è diretto verso l’arbitro Damiano Cavallaro, spingendolo: l’intervento del coach di casa Gerardo Liguori e di alcuni sostenitori del Gravina però ha impedito che l’aggressione si completasse.

«Il tentativo c’è stato, non ho visto il contatto – afferma Davide Aretino, coach gravinese – per fortuna i genitori sono intervenuti e hanno bloccato questa persona, che poi se l’è presa pure con loro. Non c’è stato un episodio particolare contestato, per questo non capisco una reazione così esaltata. Durante la partita l’arbitro era intimidito dagli insulti, anche i miei ragazzi erano preoccupati. È un peccato perché è stata una partita bella, al cardiopalma, i ragazzi di Belpasso sono una squadra che mette l’anima e ci hanno messo in grande difficoltà, vorrei che anche i miei giocassero sempre così».

Durante tutta la partita, dunque, una serie di insulti (da qui i 20€ ulteriori di multa) si sono susseguiti all’indirizzo del fischietto di Zafferana Etnea, che arbitrava la sfida da solo. Cavallaro è stato scortato dai sostenitori gravinesi fino alla macchina, visto che lo spettatore belpassese avrebbe continuato a insultarlo anche all’esterno dell’impianto.

«Ho letto la sanzione del giudice – spiega Gerry Liguori, presidente e allenatore dell’Azzurra –, parla di aggressione. Non so cosa ha scritto l’arbitro, ma non c’è stata nessuna aggressione, casomai un tentativo: c’è stato un genitore che entrato a fine partita in campo ed è andato verso l’arbitro inveendo verso di lui, ma è stato fermato subito da me e tutto e finito lì, è tornata la calma, quindi non parlerei di aggressione assolutamente. Il giudice sportivo si è attenuto a quello che ha scritto l’arbitro e mi sembra esagerata la sanzione per una cosa che non è andata così».

Il coach comunque prende le distanze dall’accaduto, aspetto fondamentale per capire che queste persone non hanno un posto riservato in nessun palazzetto del basket. «Come società mi scuso per quello che è successo, queste cose non devono succedere – prosegue Liguori -. Tra l’altro a Belpasso queste cose non sono mai successe, perché è da 15 anni che porto avanti questa società e sanno tutti come la penso e la mia lealtà sportiva che cerco di inculcare ai miei ragazzi e pure ai genitori. Purtroppo è successo questo fatto increscioso, ma ti assicuro che continuerò a portare avanti le mie idee e a farmi conoscere come una delle società della provincia più corrette e sportive, Mi dispiace, ripeto, ma la cosa mi è sembrata un po’ esagerata».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

2 commenti

  1. Si tratta di formazioni di ragazzi dove la correttezza e il buon esempio devono essere i principali valori che le tifoserie dovrebbero dimostrare. Purtroppo questo non è accaduto a Belpasso. Colleghi genitori riflettiamo un poco…..

  2. È assurdo che il Signor Liguori affermi che il suo sostenitore inveiva solamente verso l’arbitro… perchè non parla dello Spintone che ha quasi buttato a terra l’Arbitro ,e le “preghiere” che lo stesso allenatore Belpassese ha fatto a fine gara nei confronti del Signor Cavallaro? Io guardavo allibito la situazione che il povero ragazzo dovevo sopportare, lo ha letteralmente pregato!

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