Capolinea Alfa: il Green passa al Leonardo

Sipario sulla stagione dei catanesi, che si arrende ai verdi palermitani… Tanto agonismo in campo…

Green – Alfa 73–87

Green Basket – Giancarli 16, Gentili 13, A. Lombardo 15, Tagliareni 4, Trevisano 17; G. Lombardo 18, Forzano  2, Biondo 2, Cerasola, Vitale ne, Mantia ne, Tramuto ne. All. Verderosa. Vice: Muratore.
Alfa Catania – Ferrara 2, Gottini 22, Ferraro 23, Famà 2, Verzì 5; Abramo 15, Pennisi, Arena 3, Signorello, Catotti 1, Patanè ne. All. Bianca, Vice: Taormina.
Arbitri – Luca Attard di Priolo Gargallo (SR) e Marco Attard di Cefalù (PA).
Parziali: 18-21, 16-25 (34-46), 20-20 (54-66), 19-21 (73-87).
Uscite per falli: Ferraro, Gottini (Alfa), A. Lombardo (Green). Espulso coach Verderosa (Green) per raggiunto per falli tecnici alla panchina.

Il Green merita la finale play-off di Serie C Silver, espugnando il Leonardo da Vinci (pieno di tifosi etnei e palermitani) e legittimando sul campo la superiorità già dimostrata in gara-1. Grandi percentuali, lucidità nei momenti topici, controllo del campo e giocatori intercambiabili danno ai verdi la possibilità di andare avanti. L’onore delle armi va all’Alfa, che lotta e ci crede fino alla fine, ma va in confusione: l’assenza degli americani pesa.

Il primo strappo lo dà Andrea Lombardo: due triple e il Green va (4-12). Con una zona alta Bianca prova a cambiare le sorti e Mimmo Ferraro, mvp dei suoi, fa il leader (13-12). La partita si riscalda in tribuna (qualche screzio presto sedato) e sul campo: Gottini e la panchina palermitana sono sanzionati con i falli tecnici.

I due Lombardo provano a scappare ancora (18-26), l’Alfa non sfrutta i falli avvarsari e Giancarli ubriaca la difesa alfista con uno slalom magico (19-28). C’è confusione in campo, i fischi dei gemelli Attard si sprecano (24-34). Intanto la sfida tra A. Lombardo e Ferraro è appassionante e Trevisano fa ammattire Verzì. Ancora G. Lombardo dà uno strappo dopo il 20’ (35-54). I due ottimi scambi di assist tra Arena e Abramo e la tripla di Ferraro non limitano un Giancarli ispiratissimo e un G. Lombardo che fa valere la stazza (48-64). Gottini incita, Mimmo Ferraro è caricato di falli, Verderosa viene espulso per somma di falli alla panchina ma il sipario lo cala Gentili rubando palla a metà campo e andando a segnare in solitaria (56-70). Infine, il fallo sistematico non serve: il pubblico applaude.

 

Roberto Quartarone

 

2.000 battute

Istantanee da Catania: il Green fa festa a partita finita. Sul tabellone il punteggio dice 73-87, nella forma la Finale Playoff di C Silver è conquistata, nella sostanza sugli spalti può esplodere la gioia Green, col seguito a festeggiare coi giocatori.

Da Catania i palermitani tornano vincitori, in piedi anche se stremati: giorni di ansie, paure, dubbi, guai fisici scacciati via. Perché il Green, alla battaglia, si presenta in condizioni terribili, con Mantia indisponibile, Trevisano influenzato e Andrea Lombardo tenuto in piedi quasi miracolosamente dallo staff medico in Gara 2. Scorie importanti di Gara 1 a cui vanno aggiunte assenze e acciacchi di lungo termine, che però il Green supera brillantemente: l’inizio è proprio di marca verde con Andrea Lombardo, novello Willis Reed, a mettere otto punti di cui due triple per il 4-12. Alfa risponde presente con Gottini e Ferraro e non esce dalla battaglia, anzi rientro sul 18-21 a fine primo quarto.

Nel secondo periodo, mentre Catania si affida ai due veterani, coach Verderosa sperimenta, cerca soluzioni, ripartisce gli spazi tra i suoi ragazzi. I problemi di falli, che angustiano Gentili e Tagliareni, coincidono con un ampliamento delle rotazioni e l’inserimento di Biondo (buon approccio al match) e super-lavoro per Trevisano e Peppe Lombardo, che fanno tanto a sportellate sottocanestro. C’è spazio anche per il breve impiego Cerasola, convocato con urgenza dalla GM: il Green chiude il primo tempo sul 34-46. Particolarmente brillante il primo tempo di Giancarli, undici punti e percorso netto (5/5) a metà gara, cui va aggiunto un gran lavoro su ogni rimbalzo lungo.

Nel terzo quarto il Green ritrova un Peppe Lombardo decisivo dal punto di vista realizzativo, sette dei suoi diciotto finali propiziano un primo tentativo di fuga del Green. Negli ultimi 2’ però viene tutto un po’ vanificato dai falli e da qualche fischio che fa balzare dalla sedia: coach Verderosa, all’arrivo del terzo tecnico alla panchina, è costretto ad abbandonare il campo. Anche se la situazione viene lasciata nelle sapienti mani del vice Roberto Muratore, è certamente una bella tegola per un Green costretto ad affrontare l’ultimo periodo senza la grinta e la fame agonistica del suo coach. Ma il vantaggio di 54-66 a dieci dalla fine incoraggia un cauto ottimismo.

E infatti il Green fa il suo compito anche nel quarto periodo: i Lombardo tornano a spiegarla, la difesa concede qualcosa ad Abramo, in giornata di grazia, e Gottini, ma poi fa il suo. La pressione sulla palla è asfissiante e Trevisano recupera palloni su palloni (ben sei alla fine). L’immagine di fine match è proprio il suo tuffo su palla vagante per lanciare il contropiede di Tagliareni: e non a caso è anche il canestro che chiude ogni discorso, il punteggio finale è 73-87 e le immagini di tensione e agonismo si trasformano in  quelle di una festa colorita. Catania si tinge di verde e ora, dopo un meritato riposo di dieci giorni, i guerrieri Green puntano verso una nuova battaglia: il 2 aprile alle 18 al PalaMangano sarà tempo di finali Playoff.

Ufficio Stampa Green Basket

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