Il CSI etneo è rinato ad Acireale

San Luigi e Piano d’Api vanno alle finali regionale, c’è anche l’Acireale vecchie glorie… Brischetto: «Da diminuire il gap con Trapani»…

Il Basket Acireale (foto CSI Acireale)

Quest’anno è stato organizzato il campionato cestistico del Centro Sportivo Italiano nella provincia di Catania, dopo quasi vent’anni d’assenza. L’ente, che reggeva la pallacanestro a Catania nel primo dopoguerra (e da cui mosse i primi passi il Gad Etna storico), ha organizzato un torneo a cinque squadre attraverso il Comitato di Acireale del presidente Salvo Raffa. L’attività locale si è chiusa con le premiazioni del 5 luglio e quella nazionale cestistica con la vittoria di Verona, ma le etnee hanno chiuso il loro campionato con le finali regionali del 28 maggio.

Nel girone locale ha strabiliato la presenza del Basket Acireale: non i ragazzini che fanno la Serie D, ma le vecchie glorie e lo staff della squadra federale, Gumina, Panebianco, Foti e Fichera, solo per fare alcuni nomi. Il maxibasket granata avrebbe avuto diritto alle finali regionali, avendo perso solo due partite, ma è arrivata una rinuncia: l’obiettivo era solo divertirsi e per buona parte del campionato queste vecchie volpi ci sono riuscite.

Lo Junior Piano d’Api (foto CSI Acireale)

Si è qualificato invece per Piazza Armerina il Circolo delle Aci Humana San Luigi, che si è classificato primo, con una sola sconfitta, e contava su alcuni elementi del campionato di Promozione. Insieme agli acesi ecco lo Junior Piano d’Api, vincitore della classifica fair play, organizzato da Federico Brischetto. Gli scogli per Piano d’Api e San Luigi sono stati rispettivamente la Drepanum Basket e i Trapanesi Granata. Troppo forti i sicani, che hanno vinto rispettivamente 91-67 e 66-48. La campionessa regionale Drepanum (77-53 sui cugini Granata) ha poi partecipato alle finali interregionali di Paestum e ha chiuso sesta alle finali nazionali.

«Il CSI di Acireale voleva rilanciare la pallacanestro – spiega Federico Brischetto, responsabile del Piano d’Api – e, seppur con un numero esiguo di squadre, credo sia andato tutto bene. Sicuramente c’è molto da lavorare perché il Comitato di Trapani presenta dieci squadre di alto livello tecnico, da far invidia alla D o alla Promozione FIP. Bisogna aumentare innanzitutto il numero di squadre, portandolo magari a 10 già dalla prossima stagione per poi crescere sempre più, per diminuire il gap con la Sicilia occidentale».

Il Roma Nord Riposto (foto CSI Acireale)

Proprio la squadra di Piano d’Api ha comunque disputato un buon campionato, chiudendo davanti a Roma Nord Riposto e Kalkis Giardini Naxos. «Nonostante la costruzione del roster sia avvenuta in fretta e furia – prosegue Brischetto –, siamo riusciti a dire la nostra, arrivando terzi e giocando sempre in trasferta. Inoltre la rinuncia del Basket Acireale ci ha permesso di andare alla fase regionale. A meno di cataclismi parteciperemo al campionato Open 2017-2018 cercando di far conoscere lo JPD in ambito nazionale e regionale, dov’è già conosciuto e stimato grazie al calcio».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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