Campi: Adrano e Giarre verso l’ok, Gravina in stallo

Il presidente Caruso: «Improbabile la concessione di deroghe»… Natale De Fino: «Ci iscriviamo, ma senza campo ne vale la pena?»

«È estremamente improbabile che vengano concesse deroghe, a meno che non ci siano casi di provato impegno di adeguamento degli impianti: solo in questo caso qualche margine potrebbe aprirsi». Il presidente regionale della Fip, Riccardo Caruso, conferma le sue parole di qualche settimana fa sulle difficoltà nel concedere deroghe alle regole sugli impianti della Serie C Silver e della B femminile siciliane.

Le regole già in vigore da tempo impongono ai campi della massima serie regionale una grandezza di 28 metri per 15, quest’anno le disposizioni organizzative non prevedono più l’obbligo del parquet ma gli standard rimangono alti. E le società devono adeguarsi.

GRAVINA. La situazione più difficile nella Serie C siciliana al momento ce l’ha lo Sport Club Gravina del presidente Natale De Fino. In tanti hanno esultato a novembre quando il Comune ha comunicato di aver ricevuto un finanziamento da 1,8 milioni di euro della Protezione civile per edificare un nuovo impianto in luogo di quello in via Don Bosco. Da allora qualcosa è cambiato: l’idea di demolire il palazzetto è stata al momento accantonata e il luogo dei lavori sarà più a Nord Ovest, in zona contrada Milanese. Ma ancora di via ai lavori non se ne parla.

«Ho chiesto alla Federazione di giocare ancora là e penso che non mi daranno l’autorizzazione – afferma De Fino, fondatore della società nel 1988 –. Certo, una volta che il finanziamento è stato riconosciuto, ci vogliono i tempi tecnici, ma il problema è che ancora non c’è il progetto esecutivo e ci vorranno ancora tre-quattro mesi. Poi si dovrà indire la gara d’appalto. Non ci arriveremo per settembre 2018, ma spero che almeno per settembre ’19 i lavori siano in corso!»

È complicato fare attività di vertice quando non si sa dove giocare. «Ci iscriveremo, ma potremmo anche rinunciare – annuncia il presidente –. Se rimarremo in C, dovrò andare ad elemosinare un campo e non so se ne valga la pena. È chiaro che gli allenamenti si potranno comunque fare al palazzetto, ma spero che qualcuno ci dia una mano o che la federazione ci dia un altro anno. Se avessimo potuto allargare il campo, lo avremmo già fatto, ma purtroppo ci sono i pilastri portanti attorno».

Un pensiero di De Fino va al “collega” Nico Torrisi, che con la prima squadra dovrà lasciare il Leonardo da Vinci perché in Serie B gli standard sono molto più alti. «In questi anni ho visto di tutto, ora mi auguro che il presidente Torrisi faccia bene in Serie B».

GIARRE. «Il Comune sta facendo tutti gli sforzi possibili e immaginabili». Il segretario del Basket Giarre, Andrea Grasso, conferma che dopo un po’ di preoccupazione per il ritardo ai lavori di allargamento del parquet del PalaCannavò, tutto andrà per il meglio grazie alla sinergia con l’assessore allo Sport Patrizia Lionti. «Tanto l’Amministrazione, quanto la ditta e quanto la società stanno dando il massimo per l’inizio e la riuscita dell’opera» ha confermato in settimana la Lionti. Al momento, il problema sono le ridotte dimensioni del campo di gioco.

ADRANO. I lavori sono già partiti ad Adrano: si potrà giocare al Sangiorgio Gualtieri, l’impianto appartenente a una fondazione che proprio in questi giorni si sta provvedendo a rendere a norma per l’agibilità. Nella tensostruttura nella Villa Comunale, invece, la società del presidente Giorgio Sampieri adeguerà l’accesso dal campo agli spogliatoi. Dunque l’attività nella città normanna potrà avere una spinta incredibile avendo la disponibilità di due diversi campi, permettendo al settore giovanile guidato da coach Enrico Famà di aumentare numeri e anche qualità.

ALTRI CAMPI. Le altre squadre sono tutte in regola, con campi omologati per le serie superiori (PalaFantozzi di Capo d’Orlando, PalaMoncada di Agrigento e PalaAlberti di Barcellona, per esempio).

Roberto Quartarone

 da “La Sicilia” del 25/06/2018

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