Adrano, potenza e forza di volontà: battuto il Cus

Ottimo inizio, poi gli ospiti provano a rientrare… Alescio, il tornado silenzioso… Bonanno: Poz o vita normale?… La strada per la salvezza…

ADRANO-CUS CATANIA 100–88
PARZIALI: 27-18; 44-41 (17-23); 70-58 (26-17); 100-87 (30-29).
23. giornata – 10 marzo 2019

SPORTING CLUB ADRANO: Alescio A. 25, Bascetta V. 21, Leanza G. 18, Pennisi M. 14, Russo D. (K) 12, Ricceri G. 5, Guzman A. 5, Amoroso F., Russo A. ne, La Manna G. ne, Sangiorgio A. ne, All.re:Bonanno, Vice All.re: Castiglione
CUS CATANIA: Mazzoleni N. 25, Cuccia E. (K) 18, Lo Faro F. 17, Arena D. 9, Elia R. 8, Corselli L. 4, Vasta G. 4, Dinicola P. 2, Cuius L., Tracinà S. ne, Fichera D. ne, Monastra G. ne, All.re:Guadalupi, Vice All.re: Barbagallo
ARBITRI: Miragliotta e Micalizzi.

A un certo punto, Giorgio Bonanno aveva una scelta davanti: finire sui giornali nazionali come il Poz, strappandosi la camicia mentre urlava contro i suoi giocatori, o continuare la sua vita normale tornando in sé. È tornato in sé, i bianconeri in campo hanno temuto ulteriori reazioni e hanno deciso di concentrarsi per l’ultima parte della gara e portare a casa la vittoria sul Cus CataniaAdrano mantiene lo scontro diretto a sfavore (i cussini sono sei punti avanti, frutto della vittoria d’andataad alta tensione“), ma si mette in scia di Gravina e Giarre e conquista un altro mattone verso la salvezza.

Il quintetto di casa inizia alla grande: Dario Bascetta sotto canestro e Marco Pennisi da fuori sono imprendibili per una squadra ospite che è frastornata dalle iniziative dei padroni di casa. Daniel Arena prova a dare qualche spunto ai compagni, ma il più delle volte si finisce a dar palla ad Elia e Mazzoleni e sperare che s’inventino qualcosa: il primo non è in giornata, il secondo colpisce con la consueta flemma e precisione dall’arco. È solo grazie a lui e alle motivazioni dell’ex Lo Faro (“Rispetto solo per Lo Faro”, cantano dall’Armata Bianconera) che i cussini rientrano nel secondo quarto.

Quando le forze dei padroni di casa sembrano un po’ affievolirsi e Cuccia e compagni accarezzano l’idea di rimontare, tornano la volontà e il furore dei padroni di casa, spinti questa volta da capitan Damiano Russo, tornato mattatore dai 6,75, e soprattutto Aronne Alescio, il tornado silenzioso che aumenta di ritmo con lo scorrere dei secondi. Nel finale c’è spazio per il nervosismo degli ospiti, con coach Giuseppe Guadalupi espulso e sostituito dal vice Enrico Barbagallo. Adrano dovrà ora gestire al meglio le ultime tre partite, la salvezza non è ancora certa; il Cus ormai invece è risucchiato dai play-out e dovrà trovare quella tranquillità necessaria per affrontarli con la certezza di uscirne indenne.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

Colpo grosso di Adrano che batte il Cus Catania nella gara più importante dell’anno a fa un passo importante verso la permanenza in serie C Silver. Adrano è nono in classifica con un vantaggio di 2 punti sul San Filippo del Mela e un ritardo di 2 punti sulla zona playoff che vede Giarre e Gravina occupare le ultime due piazze disponibili. Importante, importantissimo, il vantaggio su San Filippo del Mela che, calendario alla mano, dovrà fare un’impresona visto che nelle prossime due gare affronterà in trasferta Orsa Barcellona e Ragusa. Insomma col Cus cacciato a -4 e Peppino Cocuzza con un calendario al limite dell’impossibile, il successo di ieri vale una buona fetta di salvezza anche se bisogna portare a casa almeno un’altra vittoria per chiudere la pratica, due per tentare l’aggancio al treno playoff che però, attualmente, poco o nulla interessa. Prima l’obiettivo per cui la squadra lavora da un anno, la salvezza, poi se verrà qualcosa in più sarà tutto di guadagnato. Col Cus Catania, Adrano ha giocato un bel match rifilando un centello ai cussini, il secondo nel giro di un mese in casa dopo quello stampato ad Amatori. Adrano ha capito l’importanza cruciale del match, interpretandola nel migliore dei modi sin da subito. Eppure la settimana che aveva preceduto il derby con i catanesi era stata complicata come poche tra influenze varie e acciacchi fisici di alcuni cestisti. Bonanno è riuscito a preparare la gara più nella testa dei suoi ragazzi che sul campo. E alla fine la prestazione è stata ottima da parte di tutti. Alescio, 25 punti, non fa più notizia ma la palma del migliore in campo se la prende Dario Bascetta che a mezzo servizio per un guaio muscolare a metà del secondo quarto, stringe i denti, si muove da pivot, e mette a referto 21 punti. Leanza chiude a 18 punti, il redivivo Pennisi a 14, Damiano Russo, tre triple per lui, a 12 mentre Ricceri e Guzman portano alla causa 10 punti equamente divisi. Adrano, trascinato dal tifo della “Tensostruttura”, parte a bomba con un break iniziale di 9-0 (due canestri di Dario Bascetta di 5 punti di Pennisi) costringendo Guadalupi, coach degli ospiti, a chiamare subito time out. Il Cus ci capisce poco o nulla ad inizio gara. Il ritmo e l’intensità degli adraniti è insostenibile. Lo Faro (17 punti per lui), ex applauditissimo del match, viene spesso ingabbiato e l’unico a tenere botta è Mazzoleni, 25 punti finali, abilissimo sui tiri pesanti. Presa la scoppola iniziale, il Cus inizia a entrare dentro la gara ma al primo suono della sirena è sotto di 9 punti (27-18). Nel secondo quarto la prestazione dei cussini lievita, Adrano trova punti su punti con Leanza, il Cus resta in scia con Mazzoleni e Cuccia arrivando persino ad impattare sul 35-35. È l’unico squillo di tromba dei cussini, sempre sotto nel punteggio, che dura poco perché Giorgione con un 2+1 ridà il vantaggio ad Adrano. Leanza, sempre lui, mette dentro altri cinque punti prima della pausa lunga col tabellone che dirà 44-41. Dopo la pausa lunga, Adrano parte a razzo come ad inizio gara, Russo mette dentro tre triple pesanti, Alescio, Dario Bascetta e Pennisi contribuiscono pure mentre il Cus si aggrappa al solito Mazzoleni e a Lo Faro per non veder scappare via Adrano. Gli ospiti si innervosiscono, Elia spreca più energie a protestare con i due arbitri che a giocare, non è da meno coach Guadalupi che si becca, sempre per proteste, il tecnico. La fuga degli adraniti prende forma con un break personale di Dario Bascetta di 6 punti e un canestro di Alescio che scrivono il 70-58 al terzo suono. Ultimo quarto, dove si segnerà molto da ambo le parti, (30-29 il parziale) e i Cussini tentano di gravare di falli Adrano riuscendoci già al 35’. Il Cus si affida ai liberi di Lo Faro e ai canestri di Cuccia, Mazzoleni con un tripla scrive il -8, che, però, non bastano per accorciare il gap. Adrano va a segno regolarmente con Alescio, Pennisi e Leanza, le tre guardie di Bonanno, Guadalupi, invece, continua, imperterrito, nelle sue proteste rivolte ai due arbitri (impeccabile la loro direzione) che stufi decidono di cacciarlo via. Una tripla di Ricceri e un break di 5 punti di Alescio tramortiscono definitivamente i cussini. Adrano avrebbe anche l’opportunità di capovolgere la differenza canestri ma la lucidità, in alcune giocate nel finale, viene a mancare. Il centello finale lo scrive l’ex Alescio con una bomba quasi sul gong. Vince Adrano 100 a 87, un + 13 che è figlio di una gara ben interpretata e giocata. Adesso per gli adraniti il trittico finale di gare con Basket School e Milazzo in trasferta, nel mezzo il match casalingo con Alcamo. Manca poco per la meritata salvezza, un ultimo sforzo e poi si potrà coronare una stagione positiva.

ADDETTO STAMPA ADRANO BASKET
DAVIDE D’AMICO

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