#OneLastShotCatania, Cuccia: «Evento toccante»

Chi ha voluto tributare un pensiero a Kobe e Gigi si è radunato all’Ovale… «Bryant esempio per tutti con la sua Mamba Mentality»…

Ne avevamo parlato, vi avevamo invitato ed esortato a partecipare, domenica in tutti i campetti d’Italia si è tenuto #OneLastShot, una manifestazione, anzi, una campettata, in onore di Kobe Bean Bryant e della figlia Gigi. Anche Catania ha risposto presente, con numerosi appassionati che si sono recati in tutti i campetti della provincia per fare due tiri a canestro, ricordando quel 24 in canotta gialloviola, che tanto ci ha fatto saltare sul divano (o dal vivo, chi ha potuto…) fino a pochi anni fa. In particolare, quando si parla di spazi dedicati alla pallacanestro nell’etneo, non si può non pensare all’Ovale, ed è proprio lì che si è radunato il più sostanzioso nucleo del nostro #OneLastShotCatania. Quale miglior ritrovo del campetto che potrebbe essere dedicato ai due campioni recentemente scomparsi?

Ce ne parla Eugenio Cuccia, capitano del CUS Catania e reduce da 13 punti in un’importante vittoria dei suoi nello scontro delicato contro Giarre, tuttavia, la cronaca dai campi passa in secondo piano di fronte ad eventi del genere.

“#OneLastShot, nella sua semplicità, è stato un evento molto bello e toccante. Mi preme sottolineare l’aspetto della semplicità, poiché, questa campettata non è stata diversa dalle altre, ma ha assunto un valore totalmente diverso e assolutamente più di spessore, perché fatta in ricordo di Kobe, di sua figlia e di tutte le altre vittime dell’incidente. In un pomeriggio del genere abbiamo potuto apprezzare cosa significhi andare al campetto, Bryant è morto mentre andava ad allenare la figlia… Adesso non può più allenarsi, lo faceva anche dopo essersi ritirato, noi possiamo ancora farlo, dobbiamo apprezzare la possibilità di prendere quel pallone e fare due tiri al campetto. Si è dato grande valore allo sport, divertendoci e pensando comunque alla grande perdita che la pallacanestro ha subito.”

Cuccia, inoltre, ricorda con sentimento il suo legame con il Black Mamba, profondo come quello di ciascun appassionato:

” Kobe è stato un esempio per tutti noi, con le sue giocate e la sua Mamba Mentality, che è stata d’ispirazione per tutti noi, sia come giocatori, che come persone nella vita di tutti giorni, siamo tutti grandi appassionati. Lui è stato una leggenda del basket e dello sport in generale. Sono molto emozionato nel parlarne: è stata una brutta botta per tutti.”

Concludendo, il cussino ha espresso la sua approvazione verso l’intitolazione dell’Ovale a Kobe e Gigi Bryant, portata avanti da Alessandro Pisa e sposata dal sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando:

“Mi auguro che presto venga intitolato il campetto a Kobe e a sua figlia, per il grande rapporto che aveva con il nostro paese, ha detto tante volte che la sua formazione italiana è stata fondamentale nella sua carriera. Credo sia il minimo che questa città possa fare per ricordare un grande campione.”

Gaetano Gorgone

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