Carlo Di Giusto: «A Catania per un segnale forte»

Ogni volta che coach Carlo Di Giusto torna a Catania, è sempre una festa per i giocatori di basket in carrozzina del Cus Cus. Lo scorso weekend, il responsabile della Nazionale Fipic è rimasto per tre giorni, guidando delle intense sedute di allenamento al fianco delle coach Gabriella Di Piazza e Ilenia Bulla. La coppia è stata infatti confermata sulla panchina della squadra che disputerà per l’ottava stagione di fila la Serie B.

Fonte e Messina si contendono un pallone durante uno degli allenamenti (foto Roberto Quartarone)

«Sono sempre felice di venire qui – afferma Di Giusto –. Ancora di più oggi, quando bisogna dare un segnale forte dell’importanza dello sport. Con le dovute cautele e il rispetto dei protocolli, si può continuare a farlo, anche perché togliere ai ragazzi la possibilità di socializzare potrebbe essere devastante soprattutto dal punto di vista psicologico-sociale».

La squadra prosegue sul solco della continuità, ma il coach ha avuto modo di vedere qualche volto nuovo: «Mi hanno colpito in due, molto diversi fra loro – prosegue il coach –. Gaetano, un ragazzo del 2003 ed ex portiere di calcio. Spero che quest’esperienza sia per lui stimolante, per dargli un obiettivo di vita. L’altro è Maurizio, ex giocatore di pallacanestro in piedi, che si sta impegnando molto e può dare delle indicazioni tecniche e sui fondamentali». Maurizio altri non è che Grasso, che già ha fatto parte del roster due stagioni fa e ora torna a tempo pieno. 

I coach Gabriella Di Piazza e Carlo Di Giusto con la fotografa Aurelia Lombardo (foto Roberto Quartarone)

«È ottimo il numero dei ragazzi – loda Di Giusto –, perché si possono fare sempre allenamenti al completo, e che il Cus stia dando anche una mano per le carrozzine. Ho visto dei ragazzi vogliosi, anche perché in questa fase di preparazione tre giorni di allenamenti sono stati molto impegnativi. Però hanno partecipato bene, hanno tante vesciche sulle mani ora! Sono situazioni che vivo volentieri e il mio compito non è solo gestire la nazionale, ma anche portare alle basi del movimento il know-how e l’esperienza dei miei 40 anni nel basket in carrozzina. È un segnale forte: loro non sono giocatori di Serie B, perché non sono di secondo piano!»

Con il Dpcm del 25 ottobre, sembra ormai che Ivan Messina e compagni saranno gli unici a poter proseguire con gli allenamenti nella provincia di Catania, in quanto gli unici a partecipare a un campionato d’interesse nazionale. «Mi auguro che si prosegua, ma speriamo che non ci siano blocchi regionali. Nel girone del Cus Cus di Serie B ci sono Sicilia, Puglia e Molise. Se il 13-14 novembre sarà confermata la Final Four a Grottaglie, sapremo se si inizieranno i campionati. Ma ho grossi timori».

 Roberto Quartarone

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