Promozione, passerella dello Scordia

I calatini virtualmente in D due mesi prima della fine… Le incertezze sulle squadre fuori classifica… Valverde ed Elephant le deluse… Fides e Fiumefreddo le sorprese…

Promozione – il campionato.
L’imbuto per salire in Serie D è strettissimo, tanto stretto che la vittoria dello Sport Club Scordia è arrivata virtualmente quasi due mesi prima della fine del torneo, rendendo l’ultima parte scontata e ben poco interessante. La promozione è un traguardo meritato per una squadra dalla grande freschezza atletica, veloce e soprattutto cinica, capace di colpire e dominare nel momento migliore degli avversari. Un traguardo storico per la cittadina del calatino, ma per il futuro tutto dipenderà da cosa faranno le istituzioni locali per sostenere la piccola società.

Qualche incertezza ha caratterizzato l’avvio del campionato: l’inserimento in extremis delle squadre che non hanno potuto partecipare all’Under-21 ha fatto sorgere il dubbio sul loro ruolo. I risultati ottenuti possono condizionare la classifica delle squadre che ambiscono alla Serie D, quindi è lecito considerarli validi ai fini della classifica? La risposta è stata no e, tirando le somme, l’unica che ha tratto beneficio dalla decisione è stata la Fides, che ha scavalcato il Valverde al secondo posto. Se funzionasse come in Spagna, dove le squadre riserve possono giungere anche in terza serie (come il Real Madrid B, in LEB Plata), il problema non si porrebbe. Ne nascerebbe però un altro: se la Futura U21, vincitrice ufficiale del girone, fosse stata effettivamente promossa in Serie D, la dirigenza avrebbe rinunciato ben prima di ottenere il salto di categoria sul campo. Dove si trovano le somme di denaro per iscrivere due squadre allo stesso campionato?

Sport Club Scordia: *****
A quasi due anni dalla ripresa dell’attività con la Fip, la società calatina ha conquistato una meritata promozione nel secondo campionato regionale. Ha vinto tutte le partite il cui risultato contava qualcosa, in casa ha perso solo con la Futura U21, ha espresso un gioco interessante, anche se per affrontare la Serie D ci vorranno almeno quattro elementi nuovi per rinforzare un roster ristretto. Augurandoci che la squadra si riesca ad iscrivere…

PGS Fides Catania: ****
È un giusto mix di giocatori in là con l’età abituati alle serie superiori e giovanissimi interessanti. Il progetto è nato quest’anno ma pare destinato a continuare, anche perché alle spalle ha un giocatore esperto come Gino Dinicola. I risultati sono arrivati dopo un periodo di rodaggio.

Basket Club Valverde: ***
La squadra etnea, grande protagonista dello scorso finale di stagione, s’è persa nell’incertezza tecnica. Due sconfitte nelle prime tre partite l’hanno tagliata fuori dalla lotta per la vetta, malgrado uno sconfinato roster di qualità per la categoria e le sole due sconfitte nelle ultime 11 gare utili.

MD Immobiliare Catania: **
È stata una grande delusione: puntava a completare un ciclo con la promozione, ma ha subito una serie di infortuni che hanno messo fuori gioco i migliori. Sono state troppe le sconfitte evitabili e alla fine la squadra ha evidentemente mollato.

Libertas Fiumefreddo: **
Con mezzi tecnici limitati, non ha sfigurato. Come ripartenza dopo anni di stop è un buon inizio; si dovrà lavorare per inserire un numero maggiore di giovani.

Siciliamo Ragalna: **
È andata meglio dello scorso anno, sicuramente. Si è trovata una formula per ottenere qualche buon risultato con i giocatori più esperti che non giocano con il Paternò.

L’Elefantino Catania e Vizzini NAPD: *
Due squadre arrangiate alla meno peggio, hanno collezionato molte brutte figure e spesso non si sono nemmeno presentate in campo, costringendo le avversarie a giocare fino a giugno inoltrato. Se si creasse per loro e per le squadre fuori classifica la Prima Divisione, come proponeva lo scorso anno Finocchiaro?

Futura U21, Gad U21, Paternò B, Cus B: n.g.
Nessuna valutazione per le quattro squadre fuori classifica. Le Under-21 hanno onorato un campionato senza stimoli giungendo 1° e 3° nella classifica ufficiale, pur presentandosi spesso ai minimi termini. Le riserve del Cus hanno chiuso al quarto posto schierando bandiere e giovanissimi. Quelle del Paternò si sono risollevate con l’arrivo di Famà in panchina, ma hanno chiuso ottave senza brillare.

Libertas Caltagirone: ?
L’unica società che nelle tre stagioni di “Basket Catanese” non siamo riusciti ad avvicinare, malgrado sia stata cercata più volte. Terza su sei nel girone ragusano, evidente il gap con le prime.

Roberto Quartarone