Ma il basket in Scozia esiste?

Super partita del britannico Achara: stavolta Barcellona al supplementare ce la fa. Priolo è ancora viva, tracce catanesi nel campionato di B

CIROV (Priolo, A femminile) – E’ quella che segna di più in tutta la A1 femminile; e i suoi 23 punti, più di un terzo dei 63 complessivi di Priolo, comprendono tre triple fondamentali nel secondo quarto e i liberi decisivi nel finale. Tutto confermato, dunque: le avversarie avvicinabili, per le ragazze di Coppa, sono quelle come Pozzuoli; superarle a casa loro, dopo 4 papagni in altrettante giornate, è il segnale che la stagione è ancora viva.

ACHARA (Barcellona, Legadue) – La ben nota tradizione cestistica scozzese si manifesta al momento giusto. Così stavolta il supplementare se lo pappa Barcellona: contro Forlì il canestro del 92-90 è di Hicks, ma 19 punti con 11 rimbalzi (6 offensivi, più 5 recuperi, 7 su 8 dalla lunetta e 28 di valutazione) ce li mette il nativo di Stirling, paesino maggiormente dotato di castelli che di playground.

GUARINO (Trapani, A dilettanti) – Potenza non è niente senza panchina. In una classica partita da punteggio basso, se hai un playmaker da 18 punti (più 6 assist) e gli avversari ne producono solo uno al di fuori del quintetto di partenza, le probabilità di spuntarla sono vertiginose. Per Trapani mai un momento di paura, anche con un Evangelisti sonnecchiante.

SQUARCINA (Agrigento, A dilettanti) – Ad aspettare che Agrigento vinca per poter citare uno dei suoi c’è il rischio che si faccia tardi. Eppure i ragazzi di Enzino Esposito, ultimi in classifica, ci vanno sempre vicini. Sul campo di Sant’Antimo, oltre alla bella doppia doppia dell’ala torinese (17 punti + 11 rimbalzi), magari sarebbe bastata una percentuale appena più decente del 34% da due punti.

GRASSO (Reggio Calabria, B dilettanti) – Non è che combini molto, ma è pur sempre un catanese e a vederlo ancora in campo nella sua Viola con quel satanasso di Degregori, ex della defunta banda Borzì, viene giù la lacrimuccia. Se proprio Capo d’Orlando deve perdere il primo posto (a Reggio finisce 57-54), che sia per colpa di questi due.

Emanuele Grosso