Scusa se mi intrometto, Mou

Basket: l’ex ct Messina in imbarazzo al grande tavolo natalizio del Real Madrid. Ancora un’ecatombe dalla Legadue in giù, si salva solo Trapani

I migliori del basket siciliano.

MESSINA (Real Madrid, Acb spagnola) – Periodicamente bisogna ricordarsi dell’ex ct (non a caso) nella sua catanesità. Ma stavolta non tanto per il successo al quadrato (vittoria a Vitoria) che consolida il primo posto davanti al Barcellona, quanto per la sua faccia spaesata alla cena natalizia del Real Madrid. Composizione del tavolo: Mourinho, Florentino Perez, Valdano e Messina, stritolato in mezzo alle tensioni calcistiche di questi giorni tra l’allenatore portoghese e il direttore sportivo. Stoico Ettore.

SANTAROSSA (Trapani, A dilettanti) – Una siciliana vincente nel basket sta cominciando a diventare rara come un gol del Catania. Nell’ecatombe settimanale (“Ghiaccio” batte Ghiacci e la nostra Barcellona si ferma a Scafati sotto i 24 punti del vecchione Chiacig), Trapani si distingue con uno striminzito +4 casalingo contro Sant’Antimo. La squadra di coach Benedetto va sotto di brutto a rimbalzo (35 a 23) e si becca in faccia 23 punti di Dante Calabria, ex North Carolina e Olimpia Milano, ma il 20+8 di Walter salva la baracca.

MOSSI (Agrigento, A dilettanti) – Da qui in poi, dunque, è tutta gente che perde. Non è che Agrigento in tal senso faccia notizia, ma nella desolazione interna di un -22 contro Anagni (e buscarle da un Santolamazza ci sta), almeno c’è un flebile segno di vita della guardia piemontese (17 punti e 5 assist). Lui e Pennisi le ultime le stanno giocando decorosamente, il resto lasciamo stare.

MORI (Patti, A dilettanti) – Sarebbe l’mvp della settimana non foss’altro perché uno che ne mette 29 nel deserto offensivo di Patti è un eroe. Ma anche qui il disastro è talmente profondo (-27 a Bisceglie, con 36-27 a rimbalzo e 22-6 negli assist) che lo sforzo di Filippo rimpicciolisce la prestazione di un intero quintetto base che segna solo un punto più di lui.

DI DIO (Capo d’Orlando, B dilettanti) – Qui la faccenda è un po’ diversa, perché l’Orlandina non è tipa da farsi massacrare. A Francavilla la resistenza si allunga a due tempi supplementari ma negli ultimi 5 minuti gli 8 punti di Sarli rendono inutili i 17 del giovane Tomas, compreso il libero del 90-90 alla fine dei regolamentari. Addio primo posto.

Emanuele Grosso