Trapani, non c’è Potenza che tenga

Basket: di nuovo prima in solitudine la squadra di Benedetto, favoloso Guarino. Patti allontana il pericolo Ciociaria, l’Orlandina come Kevin Costner

I migliori del basket siciliano.

GUARINO (Trapani, A dilettanti) – Massafrata la settimana scorsa in Puglia, Trapani si riprende il primo posto solitario con l’inaspettato ruzzolone casalingo di Ruvo. Non c’è Potenza che tenga quando in trasferta il vostro playmaker di 182 centimetri riempie lo scout con 19 punti, 8 rimbalzi, 6 falli subiti, 6 palle recuperate e 6 assist.

FABI (Patti, A dilettanti) – Il pericolo Ciociaria, quello con la faccia della rimonta di Anagni fino al -2 in un palazzetto paralizzato da 5 sconfitte consecutive, viene allontanato dagli ultimi fuochi di Augustin (che non è quello del Catania, benché sia argentino). I suoi 22 punti e il 6-0 finale danno un senso al dominio di Patti negli assist (13-1) e nel rapporto perse-recuperate (+11). E forse anche all’intero campionato della banda Sidoti, a due punti dalle quartultime.

CARUSO (Capo d’Orlando, B dilettanti) – Juan Martino campanaro fa din don dan a casa della Bernalda, poco reattiva e poco calda nel terzo quarto quando si becca un 23-9 dal quale non si riprenderà più. Reggio Calabria tiene, ma la guardia del corpo Orlandina la scorta a due centimetri come fosse Whitney Houston.

SPIZZICHINI (Ragusa, B dilettanti) – E’ un gran peccato se imbrocchi strepitosamente l’acquisto di riparazione assoldando un ventunenne di questo calibro ma perdi in casa di un punto, dopo un +12 nel primo quarto, un +4 a due minuti dalla conclusione e un tiro del sorpasso fallito da Sorrentino sulla sirena davanti a 1.200 assatanati. Nel prato dei rimpianti contro Campobasso, crescono solo i fiori di Spizzichini con i suoi 24 punti.

FAVENTO (Priolo, A femminile) – Non proprio la partita ideale per tirarsela, quella in cui la tua avversaria si arrabatta per una metà e poi viene sotterrata sul suo parquet da un ventiquattrello. Ma è bella la sicurezza di Priolo, trainata dai 19 di Silvia: quando c’è da vincere contro una squadra alla sua portata, e Napoli lo era eccome, vince.

Emanuele Grosso