U15 Eccellenza. Il Cus Catania batte la Nova Virtus Ragusa

Ritmi sostenuti, concentrazione e gara intensa, il Cus Catania batte la Nova Virtus Ragusa… Merito agli iblei d’esser rimasti in partita e d’aver creduto nella vittoria per quaranta minuti…

Cus Catania: Arena 8, Ferrara 5, Pennisi 3, Signorello 9, Comis 14, Sigillo 4, Leonardi 3, Puleio (cap.), Cannizzo ne, Gambino 9, Persano 4 e Ronza ne.
All. Laudani – Malagò
Nova Virtus Ragusa: Lena 9, Vacirca, Cutrera 9, Marinelli 7, Occhipinti, Pace 20, Schininà 5, Terranova 3, Di Martino 3, Giunta (cap.) e Scalone 2.
All. Ceccato

Parziali: 27-23; 11-10; 8-8; 13-17.

Con una prova di grande carattere il Cus Catania, al termine di una gara non bellissima ma certamente intensa, prevale sulla Nova Virtus di Ragusa per un solo punto.
Un match sicuramente equilibrato al Palacus ma che ha visto gli etnei sempre avanti nel punteggio, salvo che per brevissimi tratti in avvio di gara e nei secondi finali. Formazione ostica e mai doma quella di coach Ceccato, che ha avuto il merito di non demordere mai ed approfittare puntualmente dei cali di tensione dei padroni di casa per restare sempre saldamente in partita. Tra etnei e ragusani una gara impostata su ritmi piacevolmente sostenuti, complici le difese piuttosto allegre, fino a metà del secondo quarto. Da qui in poi, con le difese di entrambe le squadre schierate a zona, gli spazi in attacco si chiudono e si assiste di frequente a soluzioni anche forzate al limite dei 24 secondi. Sta forse in questo la chiave della vittoria catanese. Aver attuato per prima il cambio di difesa, raggiungendo il massimo vantaggio di 10 punti di lì a poco, costringendo gli ospiti ad inseguire per il resto del match.
Cronaca della gara che in avvio vede un buon Cus in avanti ma altrettanto distratto in copertura, con i ragusani che beneficiano di scarichi facili su Lena, spesso in agguato sotto canestro al limite dei 3”. A metà del tempo il risultato danza attorno alla parità, ma dopo 8’ di gioco il Cus concretizza una leggera supremazia allungando a +5. Iblei sugli scudi in chiusura di quarto, quando riacciuffano la parità, per poi tuffarsi nella polvere con un fallo ed una palla persa, all’origine dei due liberi e del canestro conclusivo che permettono ai catanesi di aggiudicarsi il primo parziale. Nei minuti iniziali del secondo quarto, le squadre disordinate in campo si equivalgono nella mediocrità. E’ comunque la formazione locale ad avvantaggiarsi in questa fase e tentare la fuga, grazie anche al contemporaneo passaggio a zona che imbavaglia l’attacco ragusano. Dopo 3’ di gioco, con gli etnei avanti di 10 lunghezze, la zona viene prontamente ripresa anche dalla Virtus e la gara d’un tratto si fa avara di canestri. Sono ora gli ospiti ad avere buon gioco, approfittando di riuscite soluzioni dalla distanza e del contemporaneo silenzio degli avanti catanesi. La rincorsa premia la Virtus con la parità a 2’ dall’intervallo lungo, prima del quale un Cus di nuovo efficace scardina la zona avversaria ed al termine dei primi 20’ di gioco è ancora in vantaggio di 5 punti.
Dopo la pausa è sempre zona per entrambe le squadre. Grande equilibrio ma piccolo spettacolo e distacchi immutati, con i quintetti in affanno a trovare soluzioni offensive valide. Niente da aggiungere sulla terza frazione che resta, con appena 16 punti totali (di cui 3 dalla lunetta), quella più povera di centri. Nell’ultimo quarto le squadre rompono gli indugi e, nonostante il perdurare della zona difensiva, si assiste ad un match vivo ed ancora dominato dall’equilibrio. Ragusani più efficaci dalla media e lunga distanza con Pace e Marinelli e Cus corsaro nel pitturato avversario grazie ad Arena e Signorello. Negli ultimi 60” di gioco la Virtus raccoglie il premio per i suoi sforzi portandosi addirittura avanti di un punto grazie ad una bomba di Marinelli. Pronta la replica del catanese Arena che semina il panico nella difesa ospite per l’ultimo e fortemente voluto canestro della gara. Avanti di un punto infatti, i locali falliscono l’allungo dalla lunetta nei secondi finali dopo aver rubato palla ma si aggiudicano il match col minimo scarto e con palla ancora in mano alla sirena finale.
Con quella odierna il Cus ottiene la settima vittoria stagionale (quarta tra le mura amiche), grazie e soprattutto alla capacità di saper tenere alta la concentrazione per quasi tutta la gara. Con Persano e Sigillo in ombra e quasi sempre lontani dal canestro, è stata una vittoria della squadra, capace di incidere con tutti gli effettivi, tra i quali Comis (4/5 da sotto, 4/4 dalla lunetta e 5 recuperi) merita oggi la menzione. Ben altre avrebbero potuto essere le aspirazioni di stagione dei catanesi se avessero avuto un minimo di costanza quanto a concentrazione e rendimento. E’ tutta qui probabilmente la differenza con Ragusa (ancora avanti in classifica). Gli iblei, infatti, hanno dimostrato anche oggi di credere fino in fondo alla vittoria, restando in partita per 40 minuti. Perdere di un punto nelle battute finali fa parte del gioco esattamente come vincere. Ciò che conta è arrivare fino in fondo restando a contatto con l’avversario, quasi una costante per la Virtus e un obiettivo mai completamente raggiunto per il Cus.
Sabato prossimo a Messina si chiude la regular season degli etnei. I peloritani, secondi in classifica incalzati da Gravina, non sono invincibili ma si sono mostrati certamente più regolari dei catanesi ai quali non faranno regali. Per i cusini l’imperativo obbligatorio sarà dare il massimo e continuare a sperare nell’aggancio della settima piazza.

G. Ronza