La pagina della C2. Ventiquattresima settimana

Il Gad non fatica a Gela… Lo Sporting Club Gravina espugna il Pala Melilli… Mens Sana sconfitta a Santa Croce dopo due supplementari… Paternò vittoria sfiorata contro la Mia… Adrano fatica contro un orgoglioso Basket Giarre… Il Cus Catania raggiunge la salvezza battendo la Virtus Augusta… Gran prova del cussino Arcidiacono…

Con il campionato regolare agli sgoccioli, sfoderano tutte prove di un certo spessore le catanesi della C regionale.
Peccato che gli sforzi profusi abbiano portato a bottino pieno solo ad alcune delle formazioni della nostra provincia, ma quest’ultime rimangono, anche questa settimana, protagoniste.

Non si complica la vita, ma mantiene fermamente il proprio primato in classifica ed in campo, il Gad Etna di Giuseppe Marchesano.
La capolista non ha segnato moltissimo a Gela, molto contenuta dalla difesa ospite e forse colpevole di aver lasciato troppo spazio ai gocatori locali piu offensivi come Gentile e soprattutto La Rosa.
Primo quarto comunque subito a favore degli ospiti, con un parziale di 9-22 insindacabile.
Stesso motivo per i restanti quarti, con un Gad vittorioso grazie ad un contributo corale di tutto il gruppo guidato da capitan Di Masi.

Dopo una partita bella e combattuta, il Gravina di Minnella si aggiudica il derby di alta classifica con l’Aretusa di Gino Coppa.
Top scorer dell’incontro per gli ospiti Verzì, autore di 21 punti, seguito poi da Prudente e Vetrano.
Lo Sport Club perde il primo quarto, chiudendo a -2 di dagli avversari. Nella seconda e nella quarta frazione la partita viaggia invece sulla perfetta parità, con i locali trascinati da Mazzerbo, Coppa e dall’ispirato Francesco Messina.
Sarà l’ultimo quarto a regalare la definitiva vittoria ai gravinesi, che chiuderanno l’incontro sul punteggio di 61-67.

È stata una vera maratona l’incontro disputato dalla Mens Sana in casa della Vigor Santa Croce Camerina.
Sono serviti ben due supplementari per saper chi, tra le due squadre dirette avversarie anche in classifica, avrebbe portato a casa i due punti.
Dopo un primo quarto equilibrato tra le due formazioni, saranno i padroni di casa a provare l’allungo nella seconda frazione. Mascalucia non demorde, ritrova il pareggio e rimanda il verdetto alla lotteria dei supplementari.
Godendo del calore del pubblico casalingo, sarà infine Santa Croce e far suoi due punti importanti per il piazzamento play off.

Sfiora la vittoria, dopo una prestazione che rende ancor più chiaro quanto sia stata sfortunata la stagione in corso, il Basket Club Paternò.
Ad opporsi alla buona prova corale dei padroni di casa trascinati da Grasso, Duscio e Fiorito, una gran prova di forza della Mia capace di chiudere avanti ogni singolo quarto di gioco, sorretta dai canestri di Galletta e Ioppolo.
Un’occasione sfumata per Paternò, squadra che pare comunque essersi ritrovata.

Va all’ Adrano, dopo una partita intensa, la vittoria contro il Basket Giarre.
Giarre non ha ceduto un centimetro in campo: si giocava in concomitanza con Cus Catania-Augusta e la speranza della salvezza era nell’aria. Gli ospiti guidati da Guadalupi, però, hanno sudato e vinto, spedendo in Serie D gli avversari.
Virzì, De Dasi e Chiaramonete i mattatori per Adrano. Privi di Casiraghi, i padroni di casa si sono invece affidati agli intramontabili Antronaco e Quattropani.
75-80 il punteggio finale del PalaJungo.

Aveva bisogno di una vittoria, e vittoria è stata per il Cus Catania.
Dopo aver battutto la Virtus Augusta sul punteggio di 80-70, i cussini hanno compiuto il balzo che li ha matermaticamente salvati.
Partita intensa quella vissuta al Pala Cus e che ha visto la squadra di casa sfoderare una prestazione di spessore concretizzata con una rimonta insperata.
Ha brillato anche in questo incontro la stella del promettente Arcidiacono, top scorer dell’incontro e punto di riferimento offensivo del Cus.
Nonostante i canestri incessanti di Brozzu, i catanesi sono stati capaci dal terzo quarto in poi, di spogliarsi da ogni remore verso gli avversari e costruire una vittoria dal valore doppio grazie alla bella e coraggiosa prestazione messa in campo.

Chiara Borzì