Ennesimo miracolo del Basket Paternò
Gravina battuto in gara 2

La formazione di De Luca, trascinata da un pubblico sesto uomo in campo, si aggiudica gara 2… Lo Sport Club Gravina domina, ma paga il black out dell’ultima frazione… L’esito dell’intera stagione rimandato all’incontro che si disputerà domenica 21 al Pala Arcidiacono…

Come per gara-1, la seconda partita tra Sport Club Gravina e Basket Club Paternò si è decisa nei minuti finali.
Sostenuti dalla partecipazione di un pubblico casalingo che di sicuro ha sposato in pieno, al di là della “confidenza” con il mondo cestitico, la favola della società del presidente Santonocito, Paternò è riuscito a battere Gravina approfittando dell’incedibile black out che ha copito gli ospiti nei momenti finali dell’incontro.

La squadra di Carmelo Minnella, anch’essa sostenuta da un gruppo di tifosi provenienti dall’altra sponda della provincia catanese, aveva sino a quel momento condotto con fermezza il match creando un divario di ben 15 lunghezze dagli avversari, ma neanche questo è bastato per chiudere l’incontro a proprio favore.

Nonostante la vittoria ha molto da recriminare il coach del Paternò Rocco De Luca, esterefatto dai provvedimenti disciplinari inflitti dopo le due gare della finale. Dopo gara-1, il giudice sportivo ha infatti inflitto 400€ di multa alla società (offese agli arbitri e invasione di campo, mentre il Gravina ne ha ricevuta una di 100€ per le offese), squalificato De Luca per gara-2 e Giovanni Rao fino al 23 maggio; dopo gara-2 sono arrivate altre due giornate per De Luca e Rao, due a Salvo Duscio, una a Luigi Emanuele e altri 100€ di multa (minacce del pubblico agli arbitri). Il tecnico plaude comunque al suo gruppo ed al grandissimo sostegno dato dalla città alla squadra, senza far sconti nel considerare dubbio l’atteggiamento assunto dalle coppie arbitrali in entrambe le gare che hanno animato la serie finale.

«Per quello che si è visto nelle due partite – spiega –, senza certi “errori” non si starebbe qui a parlare di gara 3, ma questo non lo dico io, figura probabilmente di parte, ma lo dicono i video delle due partiteSe considerassimo la partita di mercoledì sera, nell’ultimo quarto il primo fallo ai nostri avversari è stato fischiato a 30 secondi circa dalla fine dell’incontro, ma solo perché il Gravina è dovuto ricorrere al fallo sistematico per recuperare lo svantaggio e farci andare in lunetta. Mi chiedo inoltre, quale sia il confine in cui lo stesso fallo sistematico scada in quello antisportivo, se fatto non per cercare la palla, ma per bloccare il tempo “placcando” al corpo il tuo avversario?»

Difende la sportività del suo atteggiamento, soprattutto dopo la squalifica a lui comminata per due giornate proprio dopo gara 2, accusando ancora la coppia arbitrale di «non aver visto i falli dei nostri avversari nella bolgia di un palazzetto stracolmo ed inondato dal  suono di trombette costanti per 40 minuti,  ma  hanno trovato il modo di sentirsi  “offesi” dal mio comportamento o da qualcosa che avro’ detto, pur essendo impossibile sentir nulla per il frastuono mentre io stesso ero in tribuna circondato dai correttissimi, ad onor del vero, tifosi ospiti».

Coach De Luca apre e conclude in breve la sua disamina affermando amaramente  con fermezza: «Probabilmente non sono o non siamo simpatici ai nostri “amici” arbitri della Sicilia orientale. Guarda caso le partite di quarti e semifinale, arbitrate dai colleghi della Sicilia occidentale sono filate tutte lisce e senza alcun problema».

Al di la delle prevedibili polemiche che scoppiano in una fase stagionale delicata come i play off, De Luca non dimentica di esaltare la prova dei suoi ragazzi: «Moralmente ci sentiamo promossi nella serie superiore! Posso dirti che i nostri obiettivi nel match erano contenere Verzì e non dare troppo spazio a Cavazza, Gulinello e Sortino. Nell’ultimo quarto, frazione che ha deciso l’intero incontro, la squadra ha dato una grande prova di carattere difendendo meglio e creando delle ripartenze veloci che non hanno permesso la riorganizzazione della difesa avversaria».

È anch’egli pronto a rimettersi in gioco in gara 3 il coach dello Sport Club, Carmelo Minnella. Poche riflessioni se non quelle per esprimere il gran dispiacere d’aver fallito un incontro che la squadra aveva preparato con grande attenzione.
I parziali dei quarti in cui Gravina ha condotto l’incontro hanno reso chiaro quanto l’impresa di chiudere la serie sul 2-0 non fosse un’utopia per Cavazza e compagni.
Con il solo Vetrano in giornata, mvp dell’incontro con 27 punti, Gravina ha pagato le prestazioni sottotono dello stesso capitano Cavazza, di Verzì e Gulinello, aggrappandosi alla doppia cifra di Barbera per crollare poi letteralmente sotto il parziale di 24-7 costruito da un Paternò sorretto invece da Grasso, Castiglione ed il giovane Fiorito, sorpresa assoluta dell’incontro e personaggio a cui la storia paternese dovrà far riferimento per raccontare l’ulteriore “miracolo” di questa stagione 2010/2011.

Chiara Borzì