Stelle rosso-azzurre. Hristina Hristova

Quinta stagione italiana per la pivot bulgara della Lazur Catania… “In Bulgaria la pallacanestro è uno stile di vita”… Per la Lazur spera il salto di categoria….

Per il quinto anno in Italia, arriva la seconda intervista per Hristina Hristova, pivot originaria di Veliko Tarnovo , quest’anno confermata nella Lazur Catania all’interno del progetto che prevede la rinascita in B della società catanese.
L’avevamo lasciata anni fa fresca partecipante dell’All Stare Game di Giardini Naxos, addesso è forse tempo di conoscerla meglio e di scoprire e capire passato e obiettivi per la stagione attuale.

Quando hai iniziato a giocare e perché?

Per la prima volta ho messo il piede in palestra quando avevo 4-5anni, perche mia sorella maggiore mi portava spesso ai suoi allenamenti. Lei, 8anni in più di me, già giocava.

Hristina Hristova in azione contro Planet Basket
Hristina Hristova in azione contro Planet Messina

Il primo allenamento l’ho fatto quando avevo 6anni. Mi sono allenata un annetto e poi ho smesso per un’altro perche mia madre voleva che mi concentrassi sulla scuola, ma l’amore per lo sport mi ha riportato in palestra di nuovo e dai miei 8 anni non ho mai lasciato la palla.
Poi il mio primo allenatore, era uno dei migliori amici della mia famiglia e spesso era a casa mia,  mi prometteva che mi avrebbe insegnato a tirare, che avremmo vinto delle medaglie d’oro!!

Con che spirito la pallacanestro è vissuta in Bulgaria?

La pallacanestro non e’ molto famosa in Bulgaria. Il paese e’ piccolo per ciò non c’e tanta gente che gioca a basket. Nelle città grandi ci sono delle squadre ma in quelle piccole quasi mai.
Nonostante questo la pallacanestro diventa modo di vita, raramente e’ passatempo, anzi, quasi mai. Quelli che lo fanno per passatempo entro ai 14-15anni smettono di giocare.

Durante gli anni in cui hai giocato nella tua città, hai avuto delle tue esperienze in nazionale e che ricordi hai delle squadre di cui facevi parte?

In nazionale non ci sono mai stata.
Quando ero nelle giovanili c’era un camp dove mi avevano convocata, ma il mio allenatore non mi aveva informata perché avevamo litigato.
La stagione 2004/2005 e 2005/2006 abbiamo giocato in A2 in Bulgaria e nel 2006/2007 in A1. Eravamo sesti o una cosa del genere. Ero piccola avevo 17-18anni e giocavo con delle donne di 34 anni con tanta esperienza, alcune hanno giocato qui in A1 in Italia, altre in Grecia, in Serbia, Portogallo. Era bello giocare con loro. Certe volte erano molto dure e ci massacravano in allenamento ma per me e’ stata un’esperienza bellissima. La mia squadra non si poteva paragonare con le squadre che giocavano nella Lega Adriatica, come CSKA, dove giocava Tania Cirov, e le ragazze di colore come etc, che hanno giocato anche in WNBA, ma li ho imparato tanto.
Da noi non ci si aspettava niente, eravamo piccole. Per quello che riguarda me in una fase del campionato ero numero 2 in TOP 5 dei rimbalzisti di A1, con 8 o 9 rimbalzi circa a partita. Sono stata anche nella classifiche delle palle recuperate ma solo una settimana!! Al di la di questo però non importa, è stata una bella esperienza che e’ finita con il mio infortuno della caviglia.

Che obiettivi hai per quest’anno con Lazur?

Che obbiettivi ho secondo te? vincere, come sempre!
Abbiamo una squadra bellissima e non ci meritiamo di meno. Dobbiamo lavorare molto perche ancora abbiamo dei problemi, ma credo che tutti ce li abbiano. Voglio salire in serie B, non voglio sembrare poco modesta ma la nostra squadra non e’ per serie C. Vorrei divertirmi vincendo. Non penso di stare molto tempo in serie C, con tutto il rispetto delle squadre di Serie C. Vorrei andare avanti,questo e’ l obbiettivo mio e credo anche a tutti quelli che portano la maglietta della Lazur. Lo spero per il nuovo anno.

Redazione Basket Catanese