Passo falso dell’Olympia a Viterbo

 Non ce l’ha fatta l’Olympia Catania a continuare la sua serie positiva sul parquet dell’ Ants Viterbo…

Ants Viterbo-Olympia Catania 67/66

Arbitri: Picchi di Frosinone e Posti di Perugia

Parziali: 17/16 – 29/37 – 54/52 – 67/66

Ants Viterbo: Boi,  Riccobono, La Scala 12, Romagnoli 10, Bernardini 21, Reichova 8, Serafini,  Ndiaye, Spirito 16. Coach Scaramuccia

Olympia 68: Guerri 5, La Manna, Anechoum 2, Antonelli, Buzzanca 11, Melissari 3, Pavia 17, Brezinova 13, Ferlito n.e., Seino 15. Coach Porchi

 

Giorgia Guerri durante la partita di andata (foto Fabiana Amodeo)
Giorgia Guerri durante la partita di andata (foto Fabiana Amodeo)

Non ce l’ha fatta l’Olympia Catania a continuare la sua serie positiva sul parquet dell’ Ants Viterbo e a portarsi sul 2/0 nello scontro diretto con le laziali. Stop forzato in classifica quindi, dopo un match giocato comunque alla pari, ma che Catania, con qualche espediente negativo in meno, avrebbe potuto certamente far suo. Dopo un primo quarto, in cui la squadra di casa, parte subito con il piede sull’acceleratore, nel secondo parziale l’Olympia ha “stordito” Viterbo, trovando la trazione giusta, con ben cinque bombe, firmate Guerri, Pavia,  Brezinova, Seino e Buzzanca. E’ proprio Buzzanca a  suonare la carica e a trascinare le compagne nella momentanea reazione, seguita da Guerri, incoraggiante prova la sua, dall’ ottima Seino, fondamentale per tecnica, grinta e giocate personali; da Pavia, sempre gladiatrice, costretta a ricoprire il ruolo di play, vista l’ assenza di Servillo, ma positivo in campo comunque il suo rendimento, nonostante la stanchezza; da Brezinova, che fino ad un certo punto, ha retto il confronto con Reichova. Secondo quarto in cui l’Olympia raggiunge il massimo distacco dell’incontro dalle avversarie e il migliore momento di rendimento, chiudendo sul più 8 prima della lunga pausa. Ma non è bastato. Catania si distrae: troppe palle perse, troppe penetrazioni subite, rimbalzi mancati, difesa poco compatta, mentre in fase offensiva fa fatica a penetrare il muro perimetrale dell’Ants, a mettere pressione sufficiente e ad essere incisiva. Oltre agli errori al tiro e alla bassa percentuale di squadra nella realizzazione. Il basket è fatto di attimi e nulla è scontato fino all’ultima sirena. Catania comunque fa la sua partita, gioca palla su palla, ma non con il solito atteggiamento che la contraddistingue e senza la solita determinazione. Non molla e si avvicina al Viterbo più volte, in un’altalena di canestri. Ma non basta ancora. Rush finale. Sullo scadere del decimo minuto dell’ultimo quarto, dopo un’entusiasmante canestro del pareggio di Seino, che riporta il punteggio sul 66\66, a pochi secondi dalla fine, la beffa. Quattro gli episodi decisivi: canestro del sorpasso dato non buono di Seino; rimessa costruita a puntino per Buzzanca, che subisce un probabile fallo, non fischiato dalla coppia arbitrale; fallo discutibile di Pavia su La Scala e il conseguente suo tiro libero realizzato, hanno fatto la differenza sul punteggio finale. Quattro per l’Olympia le giocatrici che hanno concluso l’incontro in doppia cifra, contrastando le scatenate Bernardini e Spirito: Pavia, top scorer con 17 punti, Brezinova con 13, Seino con 15, e Buzzanca con 11. Tanto il dispiacere per la sconfitta rimediata,  ma da questo episodio, si riparte con la voglia da parte di tutta la squadra, di rimediare agli errori,  sin da sabato prossimo,  in casa,  alle 18.00, contro la Saces Napoli.

Addetto stampa  Maria Luisa  Lanzerotti, Olympia Catania 68.

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