L’Olympia soffre ma vince su Ancona

Inizio al rallentatore… Ancona trascinata da Sordi, Rebane e Madonna… Seino imprime la svolta… Melissari e Březinová decisive… Sabato di nuovo in campo contro le biancorosse…

2014-030_olympiaancona

Olympia – Vesta Droptek 67-62
Parziali: 14-22, 36-29 (22-7); 57-50 (21-21), 67-62 (10-12).
PalaCatania di Catania, 1º marzo, 18:30

Olympia 68 Catania: Guerri ne, Buzzanca 15, Ferlito, Servillo, Pavia 11, Seino 6, Anechoum, La Manna ne, Melissari 15, Březinová 20. All.: Porchi.
Vesta Droptek Ancona: Di Sario ne, Redolf 5, Moroni 10, Sordi 19, Cadoni 1, Rebane 14, Formiconi, Mataloni, Madonna 13, Dell’Olio. All.: Gaspari.
Arbitri: Scarfò e Giacalone. Udc: Orlando, Cardullo e Intelisano.
Spettatori: 70 circa.

Seino e Brezinova
Teino Seino e Renata Březinová (foto Roberto Quartarone)

Regna tanta confusione tra Catania e Ancona, ma il maggior tasso tecnico delle siciliane salta fuori per conquistare i due punti, nel momento in cui poteva arrivare il ribaltone delle marchigiane. Non è stata quindi la miglior partita dell’anno, anche se è servita alla squadra di Enzo Porchi a chiudere il girone d’andata al quinto posto in solitaria, a soli due punti da Napoli e, quindi, dai play-off.

La Vesta Droptek è sì ultima, sempre sconfitta nella seconda fase, ma dimostra di non meritare così poco. L’ottima difesa studiata da coach Cristiano Gaspari, reattiva al rimbalzo e che chiude bene l’area, impedisce alle etnee di segnare dal campo per i primi 6′. Tutto a beneficio dell’esperta tiratrice Carola Sordi e delle compagne, che arrivano prima al 4-10, poi all’8-15. L’ingresso di Tania Seino sveglia le rossazzurre: primi due punti, poi palla recuperata, assist per Buzzanca e 2+1 per iniziare la rimonta.

Quando anche Enrica Pavia, fresca di convocazione allo streetball di Rimini, decide di giocare (prima un fallo, canestro… and one, poi una tripla), arriva il sorpasso: 24-22 al 5’30”. Ancora è stordita, ma dal 10-0 riprende a giocare spinta dall’estone Viive-Kay Rebane e cerca di riprendersi. Mentre Buzzanca padre, dalla tribuna, sbraita: «Dobbiamo passare avanti!», Giulia Melissari ascolta e risponde a tono con due triple. Sul +7, anche il primo tifoso Bicchierai si tranquillizza.

Melissari
Giulia Melissari (foto Roberto Quartarone)

«La risposta non è ingiuria», commenta invece qualcun altro quando il controparziale di 0-7 rimette il punteggio in pareggio. L’ex azzurra U20 d’origine brasiliana Tayara Madonna diventa indispensabile per le compagne, ma a questo punto Porchi ritrova Březinová, che fa la differenza. Si gioca punto a punto, Buzzanca tenta un altro strappo, ma nell’ultimo periodo Ancona ricuce. Sul 63-62, il tempo scorre ma il punteggio si ferma. Ed è ancora la guardia milazzese a trovare il jolly dalla lunga distanza: si conclude lì partita.

Sabato l’Olympia sarà di nuovo impegnata contro la squadra biancorossa (la cui vice allenatrice è quella Diāna Skrastiņa che per anni ha fatto le fortune di Priolo, Alcamo e Ribera), questa volta in trasferta. E la sconfitta di Napoli a Vigarano apre scenari più interessanti, che a questo punto dovrebbero attirare qualcuno in più al palazzetto, ancora una volta poco popolato.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

Gioca per i due punti l’Olympia Catania e per raggiungere quota 10 in classifica, a soli due dal gruppo di testa e dalla quarta, la Saces Napoli Dike. Obiettivo centrato, seppur con qualche difficoltà mostrata durante il corso d’opera, nel recupero della prima d’andata della Poule Promozione. Ma l’imporatante è arrivare al traguardo per prime, e le ragazze di Porchi, al suono dell’ultima sirena, hanno potuto alzare le braccia e lasciare il campo in positivo. Top scorer del match la ceca Brezinova, con 20 punti nel suo bottino personale e un’ importante prestazione, seguita in doppia cifra da Buzzanca con 15, da Pavia con 11 e da Melissari ancora con 15, dando conferma sempre più spesso di avere buon fiuto per la retina, partita dopo partita.

Dopo un primo quarto iniziato in sordina, durante il quale è stata Ancona a prendere maggiormente in mano la gestione del match con più determinazione, chiudendo sul più 8 il primo parziale, dal secondo quarto in poi l’Olympia si ritrova. Torna in campo con il giusto atteggiamento e maggiore precisione, nonostante i suoi alti e bassi, siano stati presenti nel corso di tutto l’incontro. L’Ancona a sprazzi sembrava avere un guizzo in più, fino alla metà del secondo quarto, durante il quale Catania ritrova grinta e determinazione, e ristabilisce un contatto con le avversarie sul tabellone nello score. Fondamentali i recuperi di Seino in difesa, ribaltati in avanti e trasformati in centri; assist di Brezinova per Melissari, che da il via alla sua serie di canestri, mentre Servillo gira la palla distribuendo caramelle in avanti e, in difesa, molto attenta e tempestiva.

Le cinque dell'Olympia (foto Bmax)
Le cinque dell’Olympia (foto Bmax)

Coach Porchi prova vari cambi, fino al sorpasso dalla distanza di Pavia, che accende gli animi sia sul parquet, sia sugli spalti, con la sua tripla. I ritmi di gioco si alzano, mentre sotto le plance a fare da protagonista è Breziniova, con doppi rimbalzi e doppi centri consecutivi, operativa anche in difesa. Ma all’Olympia vengono fischiati una serie di falli, tra i quali quello su Sordi, che dalla lunetta firma il primo sorpasso marchigiano. Melissari non ci sta e mette una prima tripla e la freccia del sorpasso per Catania; poi Brezinova su azione personale, e di nuovo seconda tripla della cecchina reggina.

Pausa lunga e Catania torna in campo sul 36\29 e tanta fiducia in più. Sordi risponde a Melissari dalla distanza in apertura terzo quarto, seguita da Rebane, che sfutta qualche errore di troppo delle padrone di casa. Ping pong Moroni-Brezinova, con tripla dell’ennesimo sorpasso della lunga rossoblu. Il gioco si fa più fisico e duro, la difesa di Catania ben piazzata, ma Ancona fa un gioco veloce e fa male più volte alle siciliane in contropiede, mettendo in difficoltà la retroguardia. E’ il momento di Buzzanca, che si mette in evidenza, prendendo in mano la situazione con grinta, proprio nel momento in cui nonostante il punteggio fosse a favore, la sua squadra stava subendo, trovando la retina prima da sotto poi dalla distanza: 48\41 Olympia e tandem chirurgico Brezinova Buzzanca in avanti, mentre dall’altro lato le giocate sono quasi tutte in contropiede. L’Olympia si gioca la carta Pavia-Seino, fino alla bomba entusiasmane della marsalese numero 8,  che chiude il terzo parziale sul 57\50, appena convocata allo stretball Nazionale di Rimini.

Rush finale. Le ragazze di Gaspari sembrano voler a tutti i costi recuperare il gap con le catanesi e inseguono con carattere. Redolf e Rebane accorciano la distanza sul tabellone, ma Seino è attenta sotto le plance e non concede nulla. A metà ultimo quarto Catania si disorienta un pò, e perde il ritmo partita. Ancona ristabilisce l’equilibrio in campo e sarà un’ altalena di canestri: entrambe le squadre provano a superare le difese opposte cercando la retina dal perimetro. A trovare la tripla della svolta è Buzzanca, mentre Melissari chiude il match a favore della sua squadra dalla lunetta. Prima di ritorno per Catania sabato 8 marzo in casa della Droptek Ancona, per un incontro scontro che si preannuncia molto interessante.

Addetto stampa
Maria Luisa Lanzerotti
Olympia 68 Catania

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*