Gravina, l’ammazzagrandi colpisce ancora

Dopo Milazzo, cade anche Cefalù… Solita prestazione sontuosa di Gianluca Barbera… Si arriva ai 25 punti di scarto, poi gli ospiti mettono paura agli etnei… 

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Ruggero Magrì sfugge a Raselli (foto R. Quartarone)
Ruggero Magrì sfugge a Raselli (foto R. Quartarone)

Gravina – Cefalù 86-73
Parziali: 14-16, 41-32 (27-16); 69-46 (28-14), 86-73 (17-27).
Palazzetto di Gravina, 13 aprile, 18:00

Sport Club Gravina: Magrì 4, La Mantia 9, Barbera © 26, G. Puglisi 2, Crisafi 6, Paglia, Spina 15, Verzì 6, Florio 11, Alb. Genovesi 7. All.: Minnella.
Zannella Cefalù Basket: Pirrone 3, Sidoti 4, González 16, Mezzapelle ne, Ettaro 4, Marsala © 4, Rosponi, Caddell 23, Fiduccia ne, Raselli 19. All.: Fiasconaro.
Arbitri: Filesi e Giunta. Udc: Parisi e D. Viola.

Ah, che bel Gravina! In questa Poule Promozione conquistata e costruita con i propri elementi (più Verzì), mette sotto un’altra grande squadra che punta alla promozione in DNC, dopo l’impresa contro Milazzo. Questa volta, tuttavia, il successo dell’ammazzagrandi è maturato già al secondo quarto, con una serie di giocate difensive intelligenti e puntuali (ottimo l’assetto disegnato da Minnella e Spina) e una prestazione offensiva perfetta dei giocatori sul perimetro.

In tutto ciò, si erge sopra tutti gli altri Gianluca Barbera, fresco di convocazione per l’All-Star Game e autore dell’ennesima prova sontuosa e da trascinatore dei compagni. Le tre triple (e l’8/10 da due), i 9 rimbalzi e le 4 palle recuperate spiegano il perché il capitano sia l’mvp della gara, decisa però anche da Spina, da cui partono tutte le azioni, da La Mantia e  Florio, che creano gli spazi e concludono loro stessi, da Crisafi che va a muso duro contro l’imponente González e lo spegne nel finale, da Magrì, poco in campo ma pronto, e da Genovesi che, malgrado non brilli, recupera la palla decisiva che a pochi secondi dal termine spegne le velleità di rimonta cefaludesi. Meno incisivi Paglia e Verzì, che subiscono i lunghi avversari e sbagliano qualcosa di troppo.

Carmelo Ettaro salta di fronte a Barbera (foto R. Quartarone)
Carmelo Ettaro salta di fronte a Barbera (foto R. Quartarone)

La squadra di Massimiliano Fiasconaro inizia da subito con il piede sbagliato (7-3): Akeem Caddell non rende al massimo, Giulio Raselli segna ma perde troppi palloni, l’armadio Gabriel González suona la carica e da solo recupera lo svantaggio (7-7) e propizia il sorpasso. Ma nell’aria c’è nervosismo tra i biancazzurri: Nino Sidoti si becca un tecnico proprio mentre Gravina rientra in partita, trascinato dai suoi esterni. In velocità, sfruttando la trazione difensiva, i bianchi di casa costruiscono il +10, il +12, il +15.

E dopo la pausa ancora Barbera colpisce in contropiede e dall’arco (55-37), La Mantia lo segue (60-40), addirittura un’azione corale partita da una palla recuperata miracolosamente da Crisafi e conclusa da Spina sancisce un +25 altrettanto miracoloso (67-42). Cefalù si scuote, mette più agonismo e tenta la rimonta. González e Crisafi si pizzicano (doppio antisportivo), Caddell e Raselli si ricordano il loro blasone, si arriva al -9, ma Genovesi chiude la contesa e fa tirare a tutti un sospiro di sollievo. E il presidente De Fino è portato in trionfo stile rockstar durante un concerto.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

1 commento

  1. Grazie ragazzi bella vittoria ieri,un applauso per la bella stagione fatta… a gravina non si passeggia!!!

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