Arcidiacono, un altro anno nella memoria

Domenica s’è disputato il 5° memorial dedicato al cestista scomparso nel 2009… Vincono gli Under-19 del Cus Catania… Il ricordo del giovane «affettuoso e coraggioso»…

 

Gli Under-19 di Gravina, Cus Catania e Polisportiva Alfa (foto R. Quartarone)
Gli Under-19 di Gravina, Cus Catania e Polisportiva Alfa (foto R. Quartarone)

«L’importante è continuamente… sempre» recitano gli striscioni realizzati cinque anni fa in ricordo di Francesco Arcidiacono, il cestista che se n’è andato a 31 anni per un male incurabile e che rimane nei cuori dei familiari, degli amici e degli addetti ai lavori del basket etneo. Ogni anno, alcune formazioni con i nati nel ’96 si sfidano in un minitrofeo: quest’anno è toccato agli Under-19 di Gravina, Alfa e Cus Catania. E dopo di loro, come sempre, gli ex compagni di squadra, avversari e soprattutto amici di Francesco hanno disputato il big match tra vecchie glorie, il modo migliore per ricordare uno sportivo vero.

«Francesco ha donato la sua gioia di vivere – hanno recitato gli amici, in un momento di preghiera – e oggi qui, al Leonardo, davanti al te, Signore, lo vogliamo ricordare. Nei tuoi piani misteriosi hai deciso di riprenderlo, nel pieno della giovinezza, per portarlo nel tuo Regno di pace e di felicità infinite. Ma il suo ricordo resta però nei nostri cuori e la sua figura di giovane affettuoso e coraggioso e di giocatore generoso e leale resta come esempio per i giovani e per tutti noi».

A portare a casa il primo premio è stato il Cus Catania di Luca Reitano, vincendo per 29-28 sul Gravina e per 27-23 sull’Alfa; la squadra del Leonardo da Vinci, allenata da Fulvio Gambino, ha invece superato i gravinesi di Pino Projetto per 35-23. Due targhe sono andate anche a Daniele Carbonaro dell’Alfa, che ha ritirato il premio “Arsenio Lupin” perché ha impersonato meglio lo spirito di Francesco (noto per le sue doti difensive al servizio della squadra leonardiana e del B.C. Catania), e Agata Zuppardo, una delle organizzatrici.

A fine mattinata, è stato il turno di Marchesano, Esposito, Mangano, Marino, Angirello, Vetrano, Cutugno… ovvero tutti gli amici, ormai tutti ultratrentenni, i veri protagonisti che portano avanti il ricordo. E il memorial andrà così avanti per molti anni…

Roberto Quartarone
da La Sicilia, p. 15

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