Il Gravina fatica ma torna al secondo posto

L’Agatirno si presenta in 7 ma lotta alla pari… Attorno a Galipò con armonia… Guadalupi trova risposte da Barbera e Consoli… La panchina lunga fa la differenza…

2015-049_gravinaagatirnoGravina-Agatirno 83-68
Parziali: 23-22, 41-42 (18-20); 63-59 (22-17), 83-68 (20-9).
Palazzetto di Gravina, 3 febbraio 2015, 20:30

Sport Club Gravina: R. La Mantia, Minardi ne, G. La Mantia 10, Crisafi 5, Barbera © 25, Genovesi 2, Nicolosi, Verzì, Paglia, S. Spina 8, Burgio 13, Consoli 20. All.: Guadalupi. Vice: G. Spina.
Nuova Agatirno C. d’Orlando: M. Galipò 12, Motta 11, Cordaro 4, Munafò 4, G. Galipò 26, Spampinato 6, Pappalardo 5. All.: Silva Suárez.
Arbitri: Calandra e Fava. Udc: Calcagno e Russo.

M. Galipò e Barbera (foto R. Quartarone)
M. Galipò e Barbera (foto R. Quartarone)

Qual miglior bocconcino poteva esser divorato dal Gravina per tornare secondo, se non un Agatirno che si presenta in sette e senza Strati e Karavdic? La missione è stata compiuta, ma per tre periodi i giovanissimi paladini rispondono sempre a tono e spesso conducono la partita, rendendo pesante e difficile da digerire quella che doveva essere una cena leggera. I gravinesi sono comunque costanti per 40′ e la differenza la fa la panchina lunga, oltre ai tiri pesanti di Barbera e alle responsabilità prese da Consoli.

Ci pensa Giorgio Galipò a dettare i ritmi all’incontro. Duetta in cabina di regia con Matteo Galipò e dialoga con armonia con gli ex Belpasso Pappalardo, Motta (ammirati da coach Liguori, in tribuna) e Spampinato (ex dell’incontro). Il quintetto di Silva Suárez è alto, così Guadalupi prova a forzarlo chiedendo ai suoi i tiri dai 6,75.

Il salto a due tra Paglia e Cordaro (foto R. Quartarone)
Il salto a due tra Paglia e Cordaro (foto R. Quartarone)

Dopo il 2/2 di Consoli dalla lunetta, La Mantia e Barbera aprono le danze (8-0). I due Galipò però riorganizzano in fretta i neri nebroidei, senza paura segnano e giocano fino a rimontare (13-14). Cinque tiri pesanti dei padroni di casa nei primi 10′ servono solo a uno striminzito +1. Va ancor peggio dopo il primo intervallo: da segnalare il 2+0 di Pappalardo (31-33), la stoppata di Motta su Barbera e la sua tripla (40-42) che tengono la partita apertissima.

L’inerzia però sta cambiando. Barbera accelera, La Mantia conclude un contropiede e il Gravina torna avanti (48-46). Il 2+1 del capitano gravinese e la precisione del mobile Burgio valgono un certo vantaggio (61-52) ma Munafò e un’altra tripla di Motta urlano che non c’è nulla di scontato (61-59). Nell’ultimo periodo l’asse Barbera-Consoli funziona ancora, Motta schiaccia ma gli ospiti non riescono più a contenere un vantaggio che si allarga fino al +15 finale. E il Gravina si riprende la seconda piazza, nuovamente al fianco di Santa Croce e Licata.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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