Adrano trionfa in casa e spera ancora nei play-off
prendendo le armi del Cus: gruppo e velocità

Partita emozionante, punto a punto… Ricceri superstar, Gigi Russo totem… Lo Faro e Selmi ovunque… Primo tempo da serie superiore, ultimo periodo al cardiopalma… L’invasione di campo [VIDEO]…

2015-061_adranocuscataniaAdrano-Cus Catania 70-69
Parziali:
22-14; 39-35 (17-21); 57-51 (18-16); 70-69 (13-18).
PalaTenda di Adrano, 15 marzo, 18:00

Sporting Club Adrano: Sortino 13, Riganati ne, D. Russo, Ricceri 6, D. Bascetta 3, De Masi © 11, L. Russo 14, Leanza 17, Di Stefano ne, Amoroso, La Mela 6, Pignato ne. All.: Castiglione. Vice: Bua.
Cus Catania Basket: Lo Faro 20, Dinicola ne, Strano, Santonocito  © 12, Selmi 24, Porto, Cuccia ne, Giarrusso, Sgroi ne, Fichera, Elia 2, Grasso 11. All.: Malagò.
Arbitri: Tartamella e Russo. Udc: Maccarrone e Gigliuto.

Enzo Santonocito conquista il salto a due (foto V. Parisi)
Enzo Santonocito conquista il salto a due (foto V. Parisi)

Adrano, fedele alla sua maglia con una fantasia militare biancogrigia, gioca alla morte contro il Cus Catania e rilancia nella corsa ai play-off. La battaglia sul campo è emozionante, dal primo all’ultimo secondo, con i cussini che inseguono a lungo gli adraniti ma si affidano troppo alle due stelle, Lo Faro e Selmi. Al contrario, il segreto della squadra di Castiglione è aver preso le armi degli avversari: strappano lo spirito di squadra, in cui tutti sono utili e nessuno indispensabile, e i ritmi elevatissimi, soprattutto nel primo tempo e negli ultimi minuti.

È Giuseppe Ricceri la superstar in avvio: fa impazzire la difesa cussina e non fa rimpiangere Sortino in regia. Sono suoi il 2+1 e l’assist per Leanza (5-0). La difesa a uomo adranita non lascia spazio, ma ci pensa l’ex Grasso (“Maurizio uno di noi“, canta dalla tribuna l’Armata bianconera) a riaprire la gara con un 3+1, poi Lo Faro lancia la bomba del pari (11-11). Con Ricceri ancora sugli scudi e Gigi Russo che fa il totem e occupa tutta l’area, si arriva al +8. Malagò scuote la squadra: and one di Lo Faro e secondo tiro d’Elia e il divario è dimezzato. Poi spezza il fiato capitan De Masi, con la prima di tre triple pesanti (27-20). Gli arbitri affibiano un tecnico a Sortino e uno alla panchina e la tripla e il contropiede di Selmi riaprono le danze (27-28). La partita si fa spettacolare e, dopo un tecnico a Elia, De Masi e Leanza ribaltano il punteggio (38-32).

Gigi Russo marcato da Diego Fichera (foto V. Parisi)
Gigi Russo marcato da Diego Fichera (foto V. Parisi)

Nulla è scontato, il risultato è aperto, le difese si chiudono a testuggine e si battaglia si sposta sul perimetro. A Selmi rispondono De Masi e Sortino (45-40), un’altra tripla fortuita di Santonocito (47-43) e Leanza sono al centro di un botta e risposta. I ritmi però si abbassano finché Adrano non raggiunge il massimo vantaggio. Tra Sortino, la stoppata di De Masi su Grasso e Bascetta si arriva al 63-53. Allora si riscuote il Cus, che si affida ancora all’incontenibile Selmi: prima da due, poi da tre in faccia al difensore, ispira anche Grasso e spalleggia Lo Faro (68-67). Poi quest’ultimo esce per cinque falli, Leanza fa 2/2 e Grasso risponde da due (70-69). L’ultima azione degli ospiti è giocata sul filo dei 24″ ma sprecata malamente.

Al fischio finale, inizia il parapiglia: Lo Faro si fionda in campo verso gli arbitri, placcato da un compagno, poi un individuo dal pubblico si lancia verso di lui e iniziano a litigare. È il via per un’invasione di campo in cui i giocatori del Cus Catania vengono accerchiati e spintonati e devono ripiegare verso gli spogliatoi. I giocatori di casa proteggono gli avversari, allontanano i tifosi e i cussini possono andar via. È un peccato perché proprio il tifo ha scandito i ritmi del PalaTenda e un’invasione del genere non s’era verificata mai in questi termini.

«L’invasione di campo è stata ingiustificata – dice il dirigente adranita Antonio Bulla, mi dispiace che alcuni giocatori ospiti siano venuti a contatto con il pubblico. Però c’è da dire che la maggior parte dei tifosi è entrata per acclamare i nostri ragazzi, la partita è stata una festa di sport all’insegna del fair play. Parleremo con i ragazzi, molti fanno parte del settore giovanile, affinché si capisca che gli avversari devono essere sempre rispettati».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

L’Adrano Basket batte il Cus Catania in un match teso ed equilibrato. Ottimo girone di ritorno per l’Adrano Basket: 7 vittorie su 9 e Palatenda inviolato.

Dopo aver vinto due partite importanti, in casa col Licata e in trasferta con il Trapani, la squadra di coach Castiglione trova la vittoria col Cus Catania, una delle squadre più in forma del campionato con 5 vittorie consecutive alle spalle.
Si inizia con un ottimo primo quarto per gli adraniti, periodo decisivo per il risultato dell’incontro. Luigi Russo si rivela per l’ennesima volta l’uomo fondamentale per la difesa adranita. Per i bianconeri tanti i rimbalzi conquistati e le palle rubate nel primo quarto. In fase offensiva bene Ricceri: i primi 5 punti dell’Adrano hanno la sua “impronta” (gioco da tre e assist per Giorgio Leanza).

Due protagonisti: Gianluca Selmi affronta Dino De Masi (foto V. Parisi)
Due protagonisti: Gianluca Selmi affronta Dino De Masi (foto V. Parisi)

Nel secondo quarto l’Adrano ricorre spesso al fallo, tuttavia la squadra ospite non ne approfitta sbagliando tanto dalla lunetta. Fra i catanesi si nota soprattutto Federico Lo Faro, vero leader dei cussini, creatore di gioco e ottimo realizzatore. Gli adraniti perdono nel secondo quarto la lucidità iniziale: con un contropiede di Selmi il Cus si porta in vantaggio, anche se l’Adrano, con una tripla di capitan De Masi, ribalta subito la situazione. Si chiude il secondo quarto sul +4 per la squadra di casa (39-35), risultato che nei prossimi quarti l’Adrano proverà a difendere a denti stretti.

All’inizio del terzo periodo si fa vedere fra i catanesi il capitano Enzo Santonocito, ala versatile che si muove molto bene sotto canestro. I molti rimbalzi conquistati e una buona vena realizzativa permettono agli adraniti di alimentare il vantaggio e portarsi alla fine del quarto sul +6.

Nel quarto periodo il Cus parte molto male e nei minuti iniziali non trova il canestro. Solo dopo il + 10, portato a segno da una doppia di La Mela, il Cus si sveglia e trova una rimonta che porterà la squadra di mister Malagò ad un minuto dalla fine ad un solo punto di distacco dagli adraniti. La sagacia di un intero team e la precisione dalla lunetta di Giorgio Leanza permettono alla squadra adranita di portarsi sul 70-69 e trovare, a solo 1 secondo e 3 decimi dalla fine dell’incontro, un possesso palla ben gestito che si rivelerà decisivo per gli esiti della partita.

Una vittoria di misura maturata contro una squadra forte, determinata, ma che a tratti gioca solo con tre giocatori, ovvero il capitano Santonocito, Lo Faro e il “cecchino” Gianluca Selmi. Il lungo Maurizio Grasso, classe ’73 ed ex dell’Adrano Basket, è risultato efficace, ma a tratti.

Nella squadra di Castiglione, invece, ha prevalso il gioco di squadra: i top player hanno giocato bene, ma anche le riserve, se vogliamo chiamarle così, hanno dato il loro decisivo contributo.

L’Adrano rimane con questa vittoria a due punti dalla zona play-off, posizione ora occupata dal Licata e dallo stesso Cus squadre che dovranno affrontarsi la prossima settimana.

Già si attende il pienone per il match casalingo contro il Giarre che l’Adrano disputerà il prossimo 22 marzo. Sarà un incontro decisivo per le sorti di un campionato che forse a gennaio, visti i risultati del girone di andata, nessun tifoso dell’Adrano avrebbe potuto immaginare.

Dario Milazzo
http://www.adranobasket.com

La photogallery di Claudio Cosentino Valentina Parisi (su Facebook)

La photogallery dell’Adrano Basket (su Facebook)

7 commenti

  1. Non sono nè tifoso dell’adrano nè del cus…….ma vedendo le immagini e sentito le persone presenti…..l’Adrano si merita il campo squalificato….e non solo….aspetteremo il giudice sportivo….

  2. FACILE FAR APPARIRE LE FOTO E SPEZZONI DI VIDEO MONTATI APPOSITAMENTE PER FARCI PASSARE COLPEVOLI, PECCATO PER VOI CHE ABBIAMO IL VIDEO CHE INIZIA DALLA RIMESSA LATERALE PRIMA DEL FISCHIO FINALE CHE CI SCAGIONA !!! 😉

  3. E’ scandaloso dover leggere delle notizie così di parte, perlomeno non da seri professionisti. Non me l’aspettavo…
    Nulla da dire sul comportamento volutamente provocatorio del “signor Grasso” durante tutto il corso della partita (lo conosciamo bene…), nulla da dire sul comportamento minaccioso dell’atleta cussino Lo Faro che, per quello che è stato detto in commento (e quindi non da me), andava cacciato negli spogliatoi (io da allenatore lo avrei mandato a farsi una bella doccia fredda visto il temperamento dimostrato che quasi costava la spaccatura del vetro della porta di accesso agli spogliatoi, causa violento pugno). Tutto da dire invece sulla “invasione del pubblico”: commenti da ignoranti (nel senso che ignorano) dato che di invasioni in campo ci sono tutte le volte che l’Adrano gioca (e vince) in casa ma solo con l’intenzione di acclamare la squadra locale per la vittoria. Se si deve fare notizie si deve conoscere le cose altrimenti finiremmo per credere anche che gli asini volano in cielo!

  4. Onestamente non mi stupisco!! Ho giocato parecchi volte ed e’ sempre stata la stessa storia con i “tifosi di casa” ( se cosi possono definirsi) a insultare x tutta la partita provocando gli avversari! E sempre con la scusa ke sono tutti ragazzi facenti parte del settore giovanile!! Dunque mi pongo due domande: 1 siete cattivi educatori/allenatori? 2 meglio vincere provocando anche a limite della rissa o provare a non far diventare il basket come il calcio?

  5. Anonimo non hai capito allora! Del tifo fatto di insulti mi sono espresso più volte, criticandolo io stesso. E’ riguardo la “presunta rissa” che ho puntato il dito perché quanto scritto dal signor Quartarone non corrisponde alla giusta cronaca dei fatti, come se si volesse “etichettare” il tifo adranita (forse l’unica vera tifoseria della provincia a seguito della squadra non legata da vincoli parentali) come un tifo violento (cosa non vera) e non invece caldo (cosa vera). Soprattutto, per dover di cronaca, si dovrebbe criticare pesantemente il cestista Lo Faro per un comportamento che da sportivo (tu lo sei hai detto e ne dovresti sapere qualcosa) è inammissibile e di cui spero vengano presi seri provvedimenti. Ma ahimè, nessun cenno: perché mi chiedo? Ai posteri l’ardua sentenza…

  6. @ Viking ed etico: mi volete far passare per mitomane, per tifoso del Cus o cosa? Il video non è stato montato ad arte, è stato montato con il materiale che avevo. Il commento è fin troppo blando rispetto a quanto successo. Di Lo Faro se ne parla. Le decisioni del giudice sportivo le trovate qui. C’è poco altro da aggiungere.

  7. L’articolo pubblicato “a posteriori” sulle decisioni del giudice sportivo rendono finalmente giustizia sull’accaduto («comportamento minaccioso o intimidatorio nei confronti degli arbitri e per comportamenti non regolamentari espressi platealmente e/o in modo violento, posti in essere da tesserati durante lo svolgimento di una gara») ! Averlo fatto prima avrebbe sicuramente evitato molti di questi post…

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