1º giugno 2005: l’impresa di Acireale contro l’Amatori

I granata di Guadalupi fermarono in gara-2 di finale play-off di Serie C2 gli arancionero reduci da 33 vittorie consecutive…

© Gazzetta del Sud
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Undici anni fa, la casa dei granata del Basket Acireale era la piccola palestra del Liceo Archimede (incredibile pensando all’attesa odierna per la riapertura del PalaVolcan, chiuso dal temporale del novembre 2014) e la squadra lottava per la promozione in Serie C1. I granata conclusero la stagione regolare al secondo posto, davanti al San Luigi, ma dietro l’invincibile quintetto arancionero dell’Amatori Messina.

In panchina c’era Giuseppe Guadalupi, in campo alcuni giocatori ancora in giro come Renato Catalano e Giacomo Prudente (Aci Bonaccorsi), Giacomo Antronaco (Licata), Dino Panicola (Marsala) e Salvo Raciti (San Luigi), altri che hanno chiuso più o meno recentemente (Gumina, Dell’Albani, Costanzo, Cafiso e Trombatore). Quella stagione straordinaria si concluse solo alla finale play-off. I peloritani erano impossibili da superare, con il miglior Giuseppe Centorrino in campo e gli argentini Paulig e Fucek a dar spettacolo; venivano infatti da 32 vittorie consecutive e vinsero anche gara-1.

Ma arrivò la sorpresa all’Archimede, il 1º giugno 2005. Dopo un grande vantaggio preso dagli acesi, la partita tornò in equilibrio sul 65-65. Poi, come si legge sul blog de ilpres77, uscirono per cinque falli i due argentini, più Panicola e Antronaco: «In queste condizioni e grazie ad uno stoico Trombatore (infortunato alla caviglia ma pronto a piazzare una tripla decisiva..) e ad un importante Cafiso, Aci Basket portava a termine l’impresa».

«Sono venuti moltissimi tifosi a sostenerci – ricorda Giacomo Prudente -, e tantissimi da Messina con le bottiglie per brindare alla C1 convinti di una vittoria, ma (temporaneamente) le hanno posate. Abbiamo sfoderato una prestazione super, nessuno credeva a quello che stava succedendo, essere avanti di 30 punti a metà tempo contro una squadra che aveva perso zero gare era surreale. Gara-3 è andata male ma resta un ricordo incredibile di una grande stagione»

L’articolo della Gazzetta del Sud (che riproponiamo parzialmente qui a fianco) era firmato da Gaetano Rizzo e riportava anche delle «scaramucce» tra i 400 (!) spettatori. Il secondo arbitro era un ventenne priolese, tale Manuel Attard: oggi è tra i fischietti più promettenti della Serie A. In gara-3 vinse ovviamente l’Amatori, troppo forte per essere sconfitto in casa, ma entrambe le squadre furono poi ammesse in Serie C1. Sarebbe così iniziato un ciclo per gli arancionero, si sarebbe concluso invece quello dei granata, presto di ritorno in C2.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

4 commenti

  1. Un’impresa? L’Amatori terminò in 4 in campo con un arbitraggio a senso unico per i padroni di casa, dopo aver recuperato quasi 30 punti in un primo tempo giocato sotto i consueti livelli. Basta guardare gli scarti di gara 1 e gara 3, senza un deciso contributo delle giacchette Acireale avrebbe perso.

  2. E dimenticavo le condizioni della palestra di Acireale con gente seduta su scale a pioli di legno, mentre per gara 3 si giocò a porte chiuse perchè la palestra Juvara non era adatta ad ospitare i tifosi ospiti (grazie a fax spedito alla questura di Messina da qualcuno dell’entourage acese). Insomma dopo aver fatto il colpo in gara 2, si cercò il colpaccio in gara 3, ma acireale ne prese solo 34

  3. Spiace sentire a distanza di tempo questi commenti su un a serie finale che sembrava scontata,è stata riaperta ed è finita con la giusta vittoria della squadra più forte che dopo un campionato esaltante rischiava di non essere promossa.Tralascio,pertanto, la risposta al contributo dato dagli arbitri per vincere dato che nei play off tutto può succedere e i trenta punti accumulati dal Messina nei primi due quarti ne sono dimostrazione.
    Per quanto riguarda le porte chiuse a Messina la palestra Juvara era inagibile per le allora attuali norme di sicurezza che non permettevano ospitare gare con il pubblico ed il fax inviato da Acireale chiedeva la presenza di forza pubblica (come da regolamento) che ha attestato l’impossibilità di giocare con gli spettatori.

    Paolo Panebianco
    Presidente Basket Acireale

  4. Mi dispiace che le dispiaccia presidente, ma per amor di verità non si possono tacere dettagli fondamentali. Fra 50 anni forse Juventus – Inter col fallo di Ronaldo verrà ricordato per essere stata una vittoria della Juventus come tante altre, ma ora non è così.
    Questa è la palestra dove si è giocato gara 2: http://imgur.com/xUpwdH1 e la forza pubblica non c’era se non a gara conclusa, dubito che si sarebbe potuto giocare in queste condizioni se fosse stata presente.

    P.S. Ho sbagliato nel mio intervento iniziale, Messina finì in 3, magari si potrebbe riportare anche il numero totale dei falli fischiati contro l’Amatori o ricercare quante partite hanno mai visto una squadra finire in 3 senza una rissa che svuoti le panchine.

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