Il Gravina perde ma festeggia la salvezza

Vittoria senza sconti della big Patti… Bolletta e Saintilus decisivi sotto canestro, nove bombe di Custis… La conquista di una tranquilla e anticipata permanenza…

2016-083_GravinaPatti

Sport Club Gravina-Sport E’ Cultura Patti 57-96
Parziali:
 15-26, 29-59 (14-33); 43-78 (14-19), 57-96 (14-18).
Palazzetto di Gravina di Catania, 10 aprile, ore 19:00

Sport Club Gravina: La Mantia 7, Barbera 3, Verzì 13, Crisafi, Paglia, Spina 8, Ilic 12, Genovesi, Livera 8, Consoli 6. All.: Marchesano.
Sport E’ Cultura Patti:  Saintilus 17, Custis 41, Ettaro 2, Sidoti A. 9, Lumia, Costantino 2, Busco 10, Bolletta 7, Marabello, Mazzullo, Busco 8. All.: Sidoti G.
Arbitri: Castiglione e Di Giorgi di Palermo.

Marco Consoli (foto G. Lazzara)
Marco Consoli (foto G. Lazzara)

Che per gli uomini di Marchesano si trattasse di una partita quasi proibitiva era ampiamente previsto, forse il numeroso pubblico presente si attendeva una gara più gagliarda che potesse concludere con soddisfazione il cammino casalingo del Gravina.

Troppo forte il Patti, che conquista la matematica qualificazione ai play-off, coach Pippo Sidoti non fa sconti, schiera per almeno metà della contesa gli uomini migliori con la chiara intenzione di tirarsi fuori dagli impicci nel più breve tempo possibile.

Gli ospiti partono con una difesa molto aggressiva contro la quale si infrangono le azioni offensive di Gravina che non riesce a portare il pallone dentro l’area avversaria e attacca con avventurose penetrazioni e deludenti percentuali al tiro dal perimetro.

Di contro Patti fa valere maggior peso sotto i tabelloni con Bolletta e Saintilus, mentre Custis inizia il suo personale show mitragliando dalla lunga distanza; alla fine il giocatore di colore avrà collezionato 41 punti con ben 9 conclusioni da tre, alcune da distanza siderale. Si va all’intervallo lungo sul 59 a 29 per Patti immediatamente dopo una schiacciata di Saintilus che salta sopra la testa di tre avversari.

Giuliano La Mantia (foto G. Lazzara)
Giuliano La Mantia (foto G. Lazzara)

Dal terzo quarto Sidoti ordina ai suoi la zona, che per quanto aggressiva lascia maggiori spazi all’attacco di Gravina, ed inizia una girandola di cambi attorno all’uomo faro Custis che continua a segnare con impressionante regolarità e precisione prima di lasciare il campo per raccogliere il cinque di tutta la panchina di Patti in piedi.

I padroni di casa reggono l’urto, presidiano meglio l’area, si vede qualche buona conclusione e alla fine saranno soltanto nove le lunghezze di ritardo accumulate nei due ultimi parziali.

Detto della gara, rimane da sottolineare il lungo e caloroso applauso riservato dal pubblico ai giocatori di Marchesano alla fine della partita. La sconfitta, arrivata contro una big del torneo, non mette in ombra la straordinaria stagione del Gravina che, in barba ai detrattori, ha trasformato un deludente inizio di stagione in una quasi trionfale galoppata fino alla conquista di una tranquilla ed anticipata salvezza.

Enrico Maugeri

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