Intervista al nuovo coach della Polisportiva Alfa, in vista del primo campionato di Serie C Silver… «Mix tra catanesi ed esperti»… «Una o due sorprese in arrivo»… «Bastone fra le ruote a tutti»…
Andrea Bianca rappresenta il nuovo corso della Polisportiva Alfa Catania, giunta in Serie C Silver e intenzionata a crescere ancora sotto tutti i punti di vista. L’allenatore siracusano, già passato da Catania come assistente di Giacomo Genovese alla Virtus e da head coach alla Rainbow, ha una grande occasione per dimostrare le sue capacità e anche la solidità del progetto alfista, senza aver pressioni di classifica.
«È mia intenzione dare un segnale di continuità – afferma l’allenatore –. Vogliamo costruire la squadra con un mix tra giovani catanesi, già valorizzati dall’Alfa negli anni passati (Pennisi, Arena, Saccà, Licciardello) o che meritano una possibilità (Arcidiacono), ed elementi esperti che abbiano un impatto sulla prima squadra (Gottini e uno o due stranieri)».
Dopo l’arrivo di Riccardo Arcidiacono da Giarre, il mercato della società etnea è rimasto fermo, in attesa dell’ufficialità di Trevor Commissaris e di almeno altri due innesti. «L’Alfa è molto vigile, Carmelo Carbone potrebbe regalarci una o due sorprese. Non si può prevedere come andrà quest’anno, né avere grandi aspettative, è la prima volta che ci si misura con la Serie C. Sembrerebbe che Costa d’Orlando, Aretusa e Green siano orientate a fare squadre importanti, ma della caratura degli stranieri e il loro impatto dipenderà molto».
Bianca dà un’idea anche della filosofia dell’Alfa. «Iniziamo un percorso per lottare e portare in alto l’immagine di Catania e dell’Alfa – dice –. L’idea di Torrisi e Carbone è far diventare l’Alfa un marchio di qualità. Zucchero non guasta bevanda se dovessimo ottenere anche i risultati. La società è solida, ma mi affascina l’idea del coinvolgimento di altre società. Nella mia esperienza, ho visto che puntare sui giovani tramite una rete di collaborazioni, condividendo le risorse, è la strada giusta».
Questi sono i traguardi che si pone Bianca: «Metteremo i bastoni fra le ruote a tutti – riprende –. Trasmetterò la fame quotidiana, di impegnarsi in ogni azione, ogni volta che c’è l’occasione. È l’unico modo per migliorare e crescere a lungo termine. Per le giovanili, so già che Davide Di Masi farà un gran lavoro, mi piace la sua voglia e mi sono complimentato per il suo lavoro e le sue idee».
Rimarrà comunque fermo l’impegno del coach aretuseo con la sua società. «Con il Siracusa Basket voglio portare avanti la stessa filosofia dell’Alfa, puntando sulla qualità. Già è attivo un accordo con alcune società della provincia siracusana per crescere insieme. Sull’attività federale, infine, non si è ancora parlato di questa stagione, ma resta un lavoro di rilievo fatto sugli Under-13, con molti raduni provinciali. Il Trofeo delle Province itinerante è un buono spunto su cui si può lavorare; altrove è normale lavorare sui ragazzi che potrebbero fare il Trofeo delle Regioni un anno prima del torneo».
Roberto Quartarone
da La Sicilia, p. 41
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