FIP Sicilia, una poltrona per due

I due candidati alla presidenza della FIP Sicilia, Michelangelo Sangiorgio e Riccardo Caruso, si presentano su “La Sicilia”: programmi, squadra, idee in vista del voto del 16 ottobre…

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La Trinacria del basket torna alle urne per eleggere il “governo” regionale: il rinnovo del comitato della FIP Sicilia avverrà il 16 ottobre, quando le circa 140 società cestistiche ammesse al voto si riuniranno all’Istituto Salesiano Villaurea di Palermo. Dovranno essere scelti il presidente e sei consiglieri, che formeranno il consiglio direttivo, e due delegati per partecipare all’assemblea generale della FIP a Roma. Sono due i candidati al vertice siciliano: il trapanese di Castellammare Riccardo Caruso, vicepresidente uscente del comitato regionale, e il catanese Michelangelo Sangiorgio, presidente del comitato provinciale di Catania. Antonio Rescifina, che regge il comitato dal 2009, non si è ricandidato.

Come nasce la sua candidatura?

Michelangelo Sangiorgio: «Nasce dalla volontà di cambiare un sistema dal quale in tanti oggi si sentono lontani. Tre anni fa ho preso, mio malgrado, la decisione di dimettermi dal consiglio direttivo regionale perché mi ero reso conto che, dopo appena sette mesi dalle elezioni, l’atteggiamento delle persone con le quali avevo sposato il progetto era mutato. Alla frase: “Se non ti piace te ne vai” ho deciso con rispetto di me stesso di andarmene. Mi sostengono tutte quelle persone che credono fortemente nel valore della condivisione e della programmazione. E coerentemente con tale credo abbiamo stilato un programma fatto pervenire con grande anticipo a tutte le società e realizzato il sito internet www.accendiamolafipsicilia.it nel quale tutti possono interagire e portare il proprio contributo».

Riccardo Caruso: «La candidatura nasce dalla volontà di proseguire un grande lavoro svolto in questi anni difficili, di profonda trasformazione delle procedure e delle normative federali dalla dirigenza uscente del comitato regionale FIP che mi ha voluto indicare come candidato alla presidenza; alcuni componenti non si ricandidano, a loro va il mio personale ringraziamento per l’impegno profuso nella certezza che resteranno a lavorare per il basket siciliano. Il conforto necessario ad andare avanti ci viene dalle circa 40 società che venerdì hanno voluto proporre la mia candidatura e quella dei consiglieri che ad essa hanno voluto collegarsi; altro motivo di soddisfazione ci viene dagli incontri con le società, svolti in un clima di amicizia e condivisione di obiettivi. Le società ci conoscono, sanno che abbiamo operato con serietà e correttezza, ponendo in essere iniziative di sviluppo del movimento e che siamo aperti a portare avanti un programma di lavoro che sul solco segnato potrà portare a nuovi traguardi nell’interesse dal basket».

 

Com’è composta la sua squadra?

MS: «Ormai tutti gli addetti ai lavori ne sono a conoscenza, perché sul nostro sito abbiamo pubblicato da tempo i loro curriculum: Cristina Correnti, già consigliere federale e atleta azzurra; Vincenzo Garraffa, già vice presidente di lega nazionale e presidente della prima società siciliana che ha militato nella massima serie maschile; Fausto Chirizzi, già commissario straordinario del gruppo arbitri siciliano; Alberto Cuccia, figura storica del basket palermitano; Giuseppe Padua, esempio e riferimento sportivo nella provincia di Siracusa; Dario Provenzani, da sempre nel basket con grande tradizione famigliare cestistica».

RC: «La squadra mi rende particolarmente lieto poiché ritengo che riassume in sé l’esperienza coniugata con l’entusiasmo e la competenza dei nuovi. Accanto ai consiglieri uscenti Salvo Curella e Giuseppe Terrasi sono presenti Pippo Munafò, apprezzato dirigente dell’Orlandina, Pino Caudo, oggi delegato FIP di Messina, Antonio Spadaro, dirigente del Basket Giarre, ma permettetemi, senza nulla togliere agli altri, di esprimere un particolare ringraziamento a Susanna Bonfiglio, ex atleta della Nazionale italiana, e che, anche se in dolce attesa, ha voluto accettare di giocare questa partita al nostro fianco e che certamente darà impulso a quello che noi riteniamo un settore su cui dovremo spenderci tanto ovvero quello del femminile».

 

Qual è il cuore del vostro programma?

MS: «La centralità delle società e dei tesserati, la programmazione, la chiarezza e la condivisione delle scelte assunte, ma soprattutto la previsione di una kermesse annuale regionale d’incontro e confronto tra tutte le società».

RC: «Il nostro ambiente ha la necessità di fare squadra, lasciare fuori dalla porta chi lavora nell’ombra per creare dissidi, coinvolgere tutte quelle energie positive che esistono nella regione, intensificando la partecipazione e la condivisione di obiettivi. Ci dedicheremo a intensificare i rapporti col mondo della scuola».

 

Cosa manterreste della passata gestione?

MS: «Certamente l’esperienza di Tolga Sahin al servizio del mondo arbitrale che si è interrotta tre anni fa; l’entusiasmo e la solarità di Valeria Puglisi nel minibasket; il lavoro di Ninni Gebbia e del suo staff. Tutto il resto lo valuteremo nel corso della stagione appena iniziata».

RC: «È stata una gestione amministrativa e finanziaria accorta. Abbiamo ridotto al minimo le tasse gara e abbiamo le risorse da investire nelle iniziative promozionali e nel sostegno alle società; la cura e il miglioramento delle nostre rappresentative; l’apertura del settore giovanile alle piccole società con pochi atleti; l’attenzione per la crescita del settore arbitrale. Oggi la Sicilia viene additata come una realtà in crescita».

 

In cosa, a suo avviso, ritiene si debba dare discontinuità?

MS: «L’organizzazione dei campionati da parte dell’ufficio gare regionale (formule di svolgimento gironi, organizzazione dei corsi), il settore arbitrale, la formazione ma soprattutto la mancanza di condivisione delle scelte adottate che hanno portato all’impoverimento o alla migrazione verso gli enti di promozione di svariate società».

RC: «Viviamo sulla nostra pelle le difficoltà che si incontrano, dall’impiantistica sportiva, alla ricerca di risorse, alla difficoltà delle trasferte; su questi temi vogliamo essere accanto alle società. Nella comunicazione dovremo investire di più, ricercando il massimo risalto a ciò che di bello di importante il nostro ambiente del basket sa realizzare».

 

Roberto Quartarone
da La Sicilia del 03/10/2016, p. 46

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