Gravina stana le aquile e vince a Bagheria

Dopo l’intervallo lungo, break decisivo degli ospiti… Tornano decisivi Casiraghi, Ilic e Santonocito… Marchesano: «Abbiamo tanta energia che non vedevamo»…

2017-033_eaglesgravina

Eagles-Gravina 67-72
Parziali
: 13-14, 31-30 (18-16); 48-57 (17-27); 67-72 (19-15).
PalaDallaChiesa di Bagheria, 5 novembre, 18:00

Eagles Palermo: Giardina, Henderson Ross 20, Biasich 9, Taylor 24, Marisi 4, Bruno 2, Gogua 4, Mustacchio 5, D’Amico, V. Modaro, Testa, D. Modaro. All.: Priulla.
Sport Club Gravina: G. La Mantia, Duscio 2, Casiraghi 16, Barbera 2, Verzì 2, Paglia, Spina 4, Ilic 24, Santonocito 20, Livera 2. All.: Marchesano.
Arbitri: Cappello e Abate. Udc: Noto, Di Gaudio e Parisi.

Gravina si esalta a Bagheria vincendo bene sull’Eagles, che per due periodi tiene botta sostenuto dai due statunitensi, ma dopo l’intervallo lungo si perde e viene trafitto dal gioco di squadra ospite, che ha in Casiraghi, Ilic e Santonocito i tre interpreti migliori e terminali offensivi per scassinare la difesa ordita da coach Priulla.

«Siamo stati bravi – afferma il coach gravinese Giuseppe Marchesano . La partita contro Licata e tutti gli infortuni della settimana ci hanno messo davanti a tante difficoltà ma nello stesso tempo ci ha fatto capire che possiamo e abbiamo nel nostro gruppo tanta forza ed energia che non vedevamo. Abbiamo giocato una partita di cuore e sacrificio tutti insieme, ognuno ha fatto il suo con attenzione e capacità sopperendo alle assenze e andando oltre il dolore. Continuiamo a crescere!»

R.B.C.

L’Eagles Basket cade ancora, e per la prima volta tra le mura amiche del PalaDallaChiesa. A Bagheria passa lo Sport Club Gravina 67-72, dopo una gara dai due volti, contraddistinta da un grande equilibrio nella prima metà e un secondo tempo che ha finito per sorridere agli ospiti.

La ricerca di una maggiore intensità difensiva, chiesta a più riprese dal coach dei palermitani Flavio Priulla, è sembrata essere stata raggiunta dai biancorossi specie in avvio. Chiusura delle maglie e transizioni fulminee che spesso però non portano ai risultati sperati. Entrambe le squadre tirano tanto e male, così da concludere il primo periodo sul 14-13. Gravina non si disunisce davanti alle sortite dei adroni di casa, trovando molti fischi arbitrali e mantenendo un’invidiabile media dalla lunetta. Pochi strappi, mai decisivi, con Eagles che avanti di 10 poco prima dell’intervallo lungo, rimette colpevolmente in gara i catanesi con un fallo tecnico, fischiato contro Mustacchio, dal quale nasce la rimonta del 31-30 di metà gara.

Il rientro in campo per i biancorossi è di quelli che buttano giù, con gli ospiti trascinati dai tiri da fuori di Santonocito e Ilic e il contestuale innalzamento delle barriere in difesa per gli ospiti. Fattori che producono un terzo periodo complessivo da 17-27 di parziale. Gli ultimi 10’ di gioco vedono l’ennesima rimonta di cuore dei biancorossi che riescono a raggiungere non solo il pari, ma addirittura il vantaggio con la tripla di Taylor sulla sirena dei 24’’ (67-64) a 30 secondi dalla fine. Ilic risponde con la bomba, mentre Santonocito con grande esperienza tramuta un giooc in post nel vantaggio. L’ultimo possesso per ben tre volte non entra e Gravina può consolidare il successo dalla lunetta.

Si chiude 67-72 la prima di due gare interne consecutive per l’Eagles Basket, adesso fortemente attardata in classifica rispetto alla zona playoff. Domenica prossima sarà ancora PalaDallaChiesa e il cliente sarà la capolista Costa d’Orlando.

“Non è stata una bella partita – ha commentato il tecnico dei palermitani Flavio Priulla -. Abbiamo affrontato un’altra formazione esperta, siamo stati molto bravi nella prima fase a contenere le loro caratteristiche, commettendo invece troppi errori nel secondo tempo e mollando difensivamente”.

Dopo i tre overtime di Spadafora, questa volta la gestione degli ultimi possessi non hanno sorriso ai biancorossi: “Negli ultimi due minuti ci è mancata la capacita di vincerla – ha concluso coach Priulla -, ci sono mancate le scelte giuste e, una volta sbagliate quelle dovevamo lottare il doppio in difesa. Ci sono alcuni ragazzi che in questo momento non riescono a dare quello che possono in determinati frangenti del loro gioco. Mi aspetto che ne diano in altri. L’obiettivo nostro era crescere mettendo delle basi, e questi momenti lungo il processo capitano. In molti sono alle prime responsabilità come giocatori, abbiamo il dovere di continuare a lavorarci su”.

Lorenzo Anfuso
Addetto Stampa Eagles Basket

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