Orlandina a Catania, come «allargarsi» in Sicilia

Diener: «Rappresentiamo tutta la Sicilia»… Archie: «La squadra gioca estremamente bene insieme»… Nicevic: «Cerchiamo di diventare il punto di riferimento»…

Sabato scorso la prima squadra dell’Orlandina Basket è stata a Catania, da DreamTeam, per incontrare i tifosi e scambiare due chiacchiere con tutti. È la seconda volta che il negozio di abbigliamento ospita una squadra di livello nazionale, dopo Agrigento a ottobre, ed è stata un’esperienza molto più coinvolgente, a cui sono state presenti tanti ragazzi dei settori giovanili di varie società.

Sandro Nicevic

È un modo per chiedersi anche se la società più importante della Sicilia possa anche aprirsi al resto dell’Isola: ha il proprio fortino al PalaFantozzi, ma l’incontro è stato anche un modo per farsi conoscere meglio e far arrivare la sua presenza sul territorio. Non sono pochi i catanesi che intraprendono le quattro ore di trasferta per poter andare a vedere le partite e un modo per dimostrare la propria vicinanza è proprio incontrarli fuori Capo d’Orlando.

«Capo d’Orlando è una città piccola – ammette Drake Diener, che abbiamo intervistato a parte -, siamo in Serie A e a un livello importante, vogliamo rappresentare tutta la Sicilia. Ho giocato a Sassari per tre anni ed è uguale là, giocavamo per la Sardegna. Qua giochiamo per Capo e per il resto della Sicilia. È un paese con tanto orgoglio e questo è ottimo».

Dominique Archie

«Sappiamo di avere un buona squadra – riprende Dominique Archie -, potremmo anche migliorare. La squadra in cui ho giocato in precedenza, due anni fa, individualmente aveva più talento, ma non poteva giocare insieme. Noi ora giochiamo estremamente bene insieme, ma le squadre sono entrambe forti. Onestamente io non conosco molto la Sicilia fuori da Capo d’Orlando, non esco molto di casa, ma adoro l’ambiente durante le partite».

Dà qualche indicazione in più, in questo senso, Sandro Nicevic: «Certamente si riconosce che Capo è una squadra importante che gioca la Serie A, è importante per la gente e per la regione. Non siamo abbastanza esposti, ma si sta cercando di diventare un punto di riferimento per il basket siciliano: vogliamo allargare e sviluppare il progetto. Per quanto riguarda la squadra, si è vista continuità: malgrado gli infortuni abbiamo mantenuto la qualità e ci ha permesso di arrivare alle Final 8 e speriamo di continuare così. Sarà un’opportunità bellissima di coronare il lavoro che abbiamo svolto nei primi quattro mesi, ma potremo paragonarci con le migliori squadre d’Italia».

L’incontro da DreamTeam potrebbe essere la prima pietra, per continuare su questa strada: un modo per rendere sempre più popolare il basket e avvicinare i professionisti della Serie A ai giovani cestisti.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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