La cerimonia della consegna della carrozzina… Bonfiglio: «Mi dedico a fare la mamma, penserò al ritorno in campo»… Nuti: «Cresce il movimento in Sicilia»…
È la donna più corteggiata del basket in carrozzina, sin dal 2012. Santino Coppa e la piccola Claudia non sono gelosi: Susanna Bonfiglio stamattina ha ricevuto una carrozzina in regalo dalla FIPIC e sta riflettendo se tornare in campo e iniziare una nuova avventura, sia in campionato che in Nazionale. La squadra ce l’ha già, la aspetta da tempo: è il Cus Cus Catania di Serie B, che è allenato dalla vecchia amica Gabriella Di Piazza e beneficerebbe dell’apporto di una delle cestiste migliori del basket italiano di tutti i tempi.
Savonese, Bonfiglio vive in Sicilia dal 1990, quando aveva 16 anni e la Trogylos Priolo decise di puntare su di lei. Iniziò da senior con la Cstl Catania, poi fino al 2014 ha giocato in Serie A, vincendo tantissimo in ambito nazionale e internazionale. Ha appeso le scarpette al chiodo nel 2015, dopo sei partite in Serie C nella Rainbow, società che le ha anche dato spazio come allenatrice giovanile. Stamattina, al PalaArcidiacono, la protagonista era lei, a bordo campo, mentre il Cus Cus si allenava con il supporto della psicologa federale Elisa Militello.
«Ora mi dedico a fare la mamma – spiega lei poco prima della cerimonia della consegna della carrozzina –, il tempo è poco e ho anche smesso di allenare per questo. Per fortuna c’è mia sorella Valentina ad aiutarmi, perché Santino ora vive fuori. Sto però pensando seriamente di giocare a basket in carrozzina, dovrei imparare tutto da zero, ma chissà. Ho già fatto un raduno con la Nazionale, dovrò riuscire a conciliare la mia vita con lo sport».
Elide La Scala, la dirigente del Cus Cus, le propone il tesseramento in favor di telecamere: sarà l’ex guardia-ala piccola della Nazionale a decidere. Il riconoscimento della disabilità, a causa di una protesi al ginocchio impiantata dopo vari infortuni, aiuta di certo il processo, ma tutto dipenderà appunto dalla sua volontà di rimettersi in gioco e dal tempo che potrà dedicare alla nuova attività. È fiducioso Ivano Nuti, consigliere federale FIPIC, intervenuto proprio per la consegna della carrozzina donata dalla famiglia Lemme.
«La Bonfiglio ha corso e saltato dovunque – ci spiega –, rimettersi in gioco da un punto di vista diverso è tanto per la società e per il movimento federale. Il basket in carrozzina è pallacanestro a tutti gli effetti, con un attrezzo tecnico che ora le doniamo. La presenza di Bonfiglio può apportare molto in termini d’esperienza e anche d’immagine. Quanto al Cus Cus, la loro richiesta diretta alla FIPIC permette di far crescere il movimento: il presidente Zappile si è organizzato per dare un sostegno teorico, di esperienza, attraverso il lavoro fatto con la Nazionale. È una cosa bella per entrambe le parti e così il movimento siciliano cresce, è una nota positiva».
Carlo Di Giusto, venuto in Sicilia a novembre, aveva parlato della possibilità di ospitare degli eventi nell’isola, anche la Nazionale maggiore, ma Nuti non si sbilancia: «Se il direttore tecnico lo ha detto, potrebbe essere così, ma non ne sono informato». La foto di gruppo chiude quest’ennesimo incontro istituzionale, che contribuisce ancora a consolidare la presenza della società biancazzurra nel panorama cestistico.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86
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